La Striscia

Titoli di coda per il Catanzaro

Venerdì dal notaio l’assemblea dei soci deciderà le sorti dell’Effeccì

Domani 19 gennaio scade il termine ultimo per la ricapitalizzazione dell’Effeccì Catanzaro. Un’operazione deliberata nell’ultima assemblea dei soci svoltasi nel dicembre dello scorso anno.

Pur avendo “stranamente” abbattuto il passivo che la società presentava a giugno e che ha precluso qualsiasi trattativa d’acquisto, nessuno è accorso al capezzale della società di Via Barlam da Seminara.

A questo punto i soci, presso la sede del notaio Crispino, luogo dove venerdì prossimo è stata fissata l’assemblea, dovranno scegliere quale strada perseguire: la messa in liquidazione, con la nomina di un liquidatore che dovrà gestire la società, oppure direttamente la richiesta di fallimento con la consegna dei libri sociali in tribunale.

Nel primo caso il liquidatore avrà il compito di gestire lo stato patrimoniale della società (attualmente irrisorio, ma occhio al premio per il minutaggio dei giovani che potrebbe fare gola a qualche volpone), con il rischio della radiazione e la conseguente perdita del titolo sportivo.

Nella seconda ipotesi, tenendo conto dei tempi tecnici (massimo entro giugno visto che c’è da iscriversi a un campionato per dare continuità sportiva), se ci fosse qualcuno interessato potrebbe rilevare la società formulando al Tribunale un’offerta per rilevare il titolo sportivo, garantendo alcuni debiti prioritari, quali quelli verso i tesserati, i dipendenti e l’erario. 

Anche i calciatori rimasti, soprattutto quelli che hanno mercato, sono in attesa di sapere cosa accadrà venerdì e a quel punto dovranno prendere una decisione.

Una considerazione su questa paradossale vicenda è necessario farla. Il passivo societario oggi è notevolmente diminuito ed è quasi spontaneo chiedersi come mai adesso e non durante le trattative d’acquisto estive. Dopo i consistenti oboli ricevuti dalle istituzioni, non c’erano state altre entrate rilevanti. Pertanto sono state fatte semplici scritture contabili che hanno assestato il bilancio. Perché adesso sì e allora no? Misteri catanzaresi.

Com’è normale chiedersi perché solo adesso ci si rende conto che la migliore soluzione è il fallimento, dopo la frittata combinata con l’iscrizione al campionato senza alcuna garanzia di continuità dei soci. 

Tanti tifosi e questa testata avevano chiesto a gran voce di valutare la strada del cosiddetto “fallimento pilotato”.

Magari non sarebbe accaduto nulla e nessuno si sarebbe presentato, ma di certo avremmo avuto più tempo. Adesso bisogna solo sperare in un miracolo oppure che qualcuno mantenga le promesse pubbliche rilasciate: “in caso di fallimento ci siamo”.

SF

Autore

Salvatore Ferragina

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