Rassegna stampa

Poggi e il sogno inglese

L’amministratore delegato del Catanzaro vuole uno stadio modello anglosassone

da Il Quotidiano

«CONTINUO a sognare uno stadio all’inglese e se la tifoseria continuerà a distinguersi, per il suo comportamento sugli spalti, questo sogno potrebbe presto realizzarsi». Massimo Poggi, amministratore delegato dell’Us Catanzaro, non pone limite al futuro della sua squadra e medita, in cuor suo, uno stadio alternativo al progetto proposto dal Comune del capoluogo: «So che sembra assurdo pensare di realizzare uno stadio senza barriere, in Calabria così come nelle altre città italiane, ma io vorrei che la nostra tifoseria si distinguesse e fosse messa nelle condizioni di godere a pieno dello spettacolo sul campo. Il Comune ha compreso le nostre ragioni e si è reso disponibile a lavorare su questo progetto. La fiducia che ci stanno dimostrando è la cosa che ci gratifica di più». L’Ad giallorosso motiva le sue aspirazioni: «La nostra volontà è quella di accendere i riflettori sulla nostra città e sulla nostra regione. I riflettori che ho visto accendersi lunedì sera sono stati in grado di ridare lustro ed immagine alla nostra società. è stato bellissimo vedere la squadra giocare in quel modo e la tifoseria sostenerla a gran voce, per tutti e novanta i minuti. Continuano a seguirci in massa ovunque andiamo ed in qualunque giorno della settimana. Anche lunedì sono stati perfetti, non fosse per quel fumogeno, “strategico”, lanciato nel finale. Gli espedienti per perdere un pò di tempo é bene che li utilizzino i calciatori, non i tifosi. Io non smetterò mai di ringraziare i tifosi veri, quelli che pagano il biglietto, per il loro apporto alla società. Ognuno di loro ci fornisce un doppio aiuto: uno per la squadra ed uno per le nostre casse. La nostra non può dirsi una società sana, inutile prendersi in giro. Siamo una società che sta risanando e lo sta facendo grazie ad alcune componenti come l’associazione “1000 X 1000”. Un associazione rivolta alle persone che possono permettersi di aiutarci, non certamente a chi vive di uno stipendio. Devo dire che i risultati sono stati ottimi fin ora, se si considerano le adesioni di persone che non erano mai state chiamate in causa e che ringrazio vivamente». Oltre ai progetti a lungo termine, vanno analizzati quelli dell’immediato futuro. Primo fra tutti l’obiettivo stagionale: «Indubbiamente i risultati sono stupefacenti, ma dobbiamo rimanere con i piedi per terra. In ogni campionato ci sono degli alti e dei bassi, bisogna prepararsi anche a quando le cose non andranno così bene. Per ora abbiamo un gruppo eccezionale, che sta facendo del collettivo la sua arma vincente. Si guardi all’episodio di Corona, ad esempio, che ha concesso senza pensarci la battuta del calcio di rigore a Biancone. Qualcuno a detto che abbiamo perso mezzo miliardo in quell’occasione, io ripondo che l’abbiamo guadagnato. Comunque sia, il nostro obiettivo rimane la salvezza, non lo dimentichiamo. Certo se dovessimo ritrovarci a lottare per la serie B non ci faremmo trovare impreparati. Il mercato? Stiamo guardando anche a quello, abbiamo gente come Andrisani e Ciardiello che non tornerà prima di febbraio e dobbiamo pensare a come sostituirli. Tuttavia sono sereno se penso a gente come Ascoli che quando é stato chiamato a sostituire Zappella non lo ha fatto per nulla rimpiangere».

Domenico Concolino

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Redazione

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