Rassegna stampa

La Calabria all’assalto della vetta

L’Acireale finisce k.o., la Viterbese si blocca in casa: irrompono Catanzaro e Crotone

All’ultima manciata di secondi, Giorgio Corona ha punito il Foggia e regalato al Catanzaro 3 punti e tante speranze di promozione. La palla gli era stata offerta da Briano che, invece di aprire sulle fasce, aveva scodellato una cucchiaiata centrale da ultima giocata. Ingannato da un’ennesima raffica di vento, Pennacchietti colpiva male, la sfera s’impennava, Corona la seguiva cercando la coordinazione e trovando una perfetta volée, che s’insaccava alla sinistra di Rossi.
Esplodeva in campo e sugli spalti la festa. E’ stato il quattordicesimo gol del cannoniere giallorosso. Una rete che ha gelato Marino, che, appagato del risultato di parità e per perdere qualche manciata di secondi, aveva immesso un minuto prima Mengo, Da Silva al 45′, Imbriani al 39′. Da notare che, al 17′ s. t., il capocannoniere, con una perfetta chiusura su La Rosa, risolveva alla propria difesa un grosso problema.
La vittoria del Catanzaro è meritata, anche se il predominio dei padroni di casa non è stato netto come in altre circostanze e bisogna ricostruirlo dal maggior numero delle occasioni e dalla pressione esercitata. Le palle gol non sono state tante, ma tutte a disposizione dei calabresi: al 17′ p. t. Rossi salvava di piede su Ferrigno, mentre varie volte avevano tentato Toledo (3′ s. t.), Corona (12′ e 35′ s. t.), Dei (15′ s. t.), Alfieri (18′ s. t.). Al 42′ s. t., l’arbitro Pantana giudicava involontario un braccio, in piena area, di Sapienza. A parte la ricordata situazione offensiva di La Rosa, il Foggia ha avuto il principale demerito di non aver fatto, nel primo tempo un solo tiro in porta.
Nella ripresa, Marino s’affidava alle ripartenze di Enyinnaya e di Del Core, frenati dal fuorigioco e dalla buona vena di Ascoli, Pastore e Zappella.
Per il resto, lo scontro di vertice della giornata, è stato sensibilmente compromesso dalla tramontana. A centrocampo, i più attivi erano Briano da una parte e Catalano dall’altra, mentre sulle corsie esterne, viaggiava meglio il Catanzaro, prima con Caterino poi, con Dei. Brutto e Assennato, dalla parte opposta, si preoccupavano più di contenere che di proporre. E’ stato anche l’esordio di Luiso che nei 28 minuti in cui è stato in campo non ha potuto fare molto. Idem per Morello, un altro elemento fresco di serie A, a cui la difesa pugliese negava ogni varco. Il Catanzaro, che domenica ospiterà la Viterbese, s’è avvicinato di tre punti pieni alla vetta, mentre continua la marcia altalenante del Foggia, che non è riuscito a procedere sulla strada della vittoria dopo il successo con la Fermana.

Fabio Blasco

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Redazione

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