25 APRILE: La condanna dell’aggressione

“E’ un fatto di una gravità inaudita, ancor più perchè si è verificato in occasione della Festa della Liberazione. L’aggressione contro alcuni componenti del “Comitato 25 Aprile” è l’ennesima dimostrazione della violenza cieca che ispira gli pseudo movimenti politici di estrema destra”. Lo affermano, in una nota congiunta, le forze politiche del centrosinistra della Provincia di Catanzaro, le quali affermano che “non si può tollerare che episodi del genere possano verificarsi e turbare un clima sociale complessivamente ispirato al rispetto politico ed alla tolleranza”. “A nulla sono valse, evidentemente, le sottovalutazioni – commentano – che si sono ascoltate, in più occasioni, all’apparire di scritte o manifesti inneggianti al fascismo o peggio al verificarsi di minacce contro coloro che svolgono attività politica sul fronte opposto o che sono impegnati nel mondo dell’informazione”. E per la coalizione di centro sinistra della Provincia anche se “le forze dell’ordine hanno già fornito prova di rapidità nell’individuazione di alcuni dei responsabili della vile aggressione”, molto resta ancora “da fare per mantenere alta l’attenzione verso questi ambienti di estrema destra che a Catanzaro, malgrado la palese e generale avversione della cittadinanza, hanno deciso di alzare il tiro contro chi, con la forza dei propri valori e delle proprie idee, si contrappone ai loro scellerati piani”.

Ed annunciano che “come centrosinistra attiveremo i nostri più alti livelli istituzionali affinchè su questo grave episodio non cali il silenzio e per non capitolare davanti a chi fa della violenza e della sopraffazione motivo di orgoglio e distinzione politica. La giornata del 25 Aprile, dunque, non rappresenta – aggiungono – solo il doveroso omaggio a quanti sacrificando la propria vita hanno contribuito a liberare il nostro Paese, ma una nuova e più reale occasione per dimostrare che, ancora oggi, c’è bisogno di opporsi al fascismo ed a coloro i quali ne intendono mettere in pratica i tragici intendimenti”. “Per queste ragioni – concludono – ci riconosciamo pienamente nelle parole del Presidente della Repubblica che efficacemente ha sintetizzato il senso della Festa della Liberazione quando ha affermato che “i popoli che non hanno memoria del loro passato non sono padroni del loro futuro”. (CNN 26.04.2004)

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Redazione

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