Partiamo dall’episodio arbitrale più controverso, che vedete nella nostra copertina: è il 35° è c’è un angolo dalla destra per il Palermo. Palumbo crossa in mezzo, Petriccione respinge di testa davanti all’area piccola, il pallone s’impenna e viaggia verso il limite dell’area: contrasto aereo tra Pierozzi e lo stesso Petriccione, con il friuliano che viene colpito duramente in testa da una gomitata dell’avversario. Per Pierozzi sarebbe il secondo giallo, ma Pairetto non la pensa così, tra la proteste di tutti i giallorossi, Iemmello in primis.
Petriccione rimane stordito a terra e quando riprenderà il gioco, e gli sarà consentito di rientrare, avrà ancora dei capogiri, tant’è che in via precauzionale sarà sostituito dopo la fine del primo tempo da Buglio, esordiente in giallorosso. Sorte analoga per Pierozzi, con Inzaghi che preferisce evitare altri falli pericolosi e lo avvicenda con Bereszyński.
Abbiamo sottolineato varie volte che con il regolamento attuale il VAR non può intervenire in questi casi, visto che non si tratta di un fallo da rosso diretto, ma continuiamo a evidenziare come questi episodi condizionino l’andamento delle gare (e in questo campionato è già accaduto a svantaggio delle Aquile: Catanzaro-Carrarese: il nostro VAR sulla gara).
Questo fatto fa il paio con l’atteggiamento di Pairetto nei confronti di alcuni giocatori del Palermo (tra cui lo stesso Pierozzi): alla fine della gara si contano 25 falli commessi dai rosanero (e fischiati dall’arbitro) contro gli 8 per il Catanzaro, ma l’esito finale delle sanzioni è quello di 3 gialli per parte, con l’inusitato caso di Diakité che, soprattutto nel primo tempo, ha compiuto più di una dura entrata nei confronti di Cisse.
Riavvolgiamo il nastro
Al 5° mentre i giallorossi stanno per battere una punizione pericolosa dalla destra, intorno ai 28 metri dalla porta avversaria, la partita è interrotta a causa dei fumogeni accesi nella Capraro, che il poco vento fa stazionare in campo per oltre due minuti: possibile rischio multa per la società della famiglia Noto, che per fortuna non si è verificato, in base al referto presentato da Pairetto.
Passa poco più di un minuto e Pierozzi, davanti alla panchina di Aquilani, entra in scivolata su Cisse: l’esterno rosanero tocca per primo il pallone, ma l’arbitro lo ammonisce giustamente per gioco pericoloso, nonostante le forti proteste del giocatore e del capitano Segre.
Al 15° batti e ribatti a centrocampo con Petriccione che tenta di anticipare al volo Le Douaron, ma lo colpisce e prende il giallo dal direttore di gara.
Poco dopo la ripresa del gioco dopo la gomitata a Petriccione, allo scoccare del minuto 38, quasi all’angolo di sinistra, Cisse si libera di Diakité e mentre si sta per involare in area è fermato da Pairetto per una presunta manata in faccia all’esterno franco-maliano: Pontisso protesta vivacemente con l’arbitro, che lo ammonisce.
Il brivido dopo il gol
Al secondo minuto di recupero, fallo laterale per i giallorossi sotto i Distinti, poco più avanti del limite dell’area: batte lungo Brighenti, Ceccaroni anticipa di testa Pontisso, Petriccione dal limite rimette palla bassa in area verso Iemmello, che lotta con Peda e riesce a prolungare il pallone (toccato anche dal polacco) per Cisse che insacca.
Mentre l’urlo del Ceravolo è ancora alto, il VAR si mette al lavoro per verificare la posizione di Cisse: passa un minuto e mezzo è il gol è convalidato. Al momento del tocco di Petriccione il goleador giallorosso sarebbe in fuorigioco, ma il pallone è indirizzato verso Iemmello che è chiaramente in gioco: nell’attimo dell’assist, Cisse è tenuto in posizione regolare da Diakité.
Ripresa senza contestazioni
Al 50° nella trequarti offensiva giallorossa, Iemmello perde palla per un contrasto di Palumbo, che serve Diakité in ripartenza: il capitano del Catanzaro trattiene da dietro il franco-maliano e Pairetto, a due passi, lo ammonisce.
Al 64°, dopo un fallo laterale nei pressi della linea centrale sotto i Distinti, Cisse trova un filtrante per Iemmello, che s’invola in solitaria, entra in area, supera Joronen e deposita in rete. Subito dopo la fine dell’azione il guardalinee alza la bandierina: veloce controllo al VAR e il gol non è convalidato, per il visibile fuorigioco di un paio di metri del capitano giallorosso.
Nove minuti dopo: bel recupero di Antonini ai danni di Pohjanpalo, doppio sombrero del brasiliano, Iemmello tenta di chiudere il triangolo, ma la sfera s’impenna e nel contrasto aereo tra Peda e Re Pietro, il polacco allarga troppo il braccio colpendo in testa l’avversario. Pairetto è lì vicino ed estrae subito il giallo, benché si siano visti altri falli (non sanzionati) ben più gravi da parte dei rosanero.
Nel secondo dei sei minuti di recupero, Cassandro sulla sinistra vince un doppio contrasto, prima con Diakité e poi con Palumbo, involandosi nella metà campo avversaria. Il jolly giallorosso traccheggia, attendendo l’arrivo di Rispoli e Pittarello, facendosi rimontare da Palumbo, che lo prende per la maglia e lo butta a terra: l’ammonizione per il talento rosanero è la normale sanzione per questo tipo di fallo.

