Nonostante l’avvento della nuova società purtroppo la deprecabile
e detestabile abitudine delle tessere, più o meno omaggio, per l’ingresso
a “sbafo†al Ceravolo continua imperterrita. Infatti, mentre i “veriâ€
tifosi (i “portoghesi†secondo me non lo sono) pagano regolarmente
il tagliando, per contribuire così alla crescita della società ,
altri continuano a vivacchiare (e magari a criticare quando il caso lo permette
ed anche quando no) alle spalle dell’US Catanzaro.
Proprio ieri infatti, aspettando il mio turno per accedere al settore della
curva Ovest-Capraro dello stadio, ho assistito ad una scena a dir poco umiliante.
Due persone prima di me, infatti hanno esibito la “famigerata†tessera.
Ad un primo diniego di uno dei due controllori il primo “portogheseâ€
ha insistito per entrare (bisbigliando qualcosa sottovoce ad uno dei due) l’altro
controllore dopo un po’ di tentennamenti ha “sentenziatoâ€
con tono solenne …â€va bò pe mò trasitiâ€. Mi
sono chiesto in quanti altri settori dello stadio oggi è successa la
medesima scena. (Tra l’altro ho saputo che di tali tessere usufruiscono
familiari di ex tesserati del Catanzaro i quali non giocano più da anni
con la maglia giallorossa, insomma una rendita vitalizia post mortem.) Era bella
e fatta l’ingresso gratis era servito su di un piatto
d’argento, in barba a tutti gli onesti e sinceri tifosi, tra i quali il
sottoscritto, i quali, ben volentieri, avevano pagato il biglietto.
Vi confesso mi sono sentito umiliato ed avvilito, anche per quei tifosi che
si sobbarcano Km dalla provincia e da fuori provincia per gioire e soffrire
per i “Magici colori giallorossiâ€.
A chi vorrà prendere drastici provvedimenti (capito Dr. Poggi?) per estirpare,
una volta per tutte, questa deprecabile abitudine e questo
arbitrario uso delle “tessere a gogòâ€, andrà la mia
sincera stima e la mia incondizionata solidarietà .
Un saluto fraterno a tutti i “veri tifosi†che pagano il biglietto
allo stadio, Nunez vi saluta.
Società nuova, portoghesi vecchi
E’ duro a morire il fenomeno degli scrocconi che entrano allo stadio senza pagare il biglietto.
Pubblichiamo un contributo dell’amico Nunez