Scalzo con Di Pietro: «Catanzaro rialzi la testa»
“Catanzaro deve alzare la testa e scommettere sul suo futuro per sperare e far sperare l’intera regione: vincere a Catanzaro significa aprire una nuova stagione della Calabria a partire dal suo capoluogo”. E’ quanto ha affermato il candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo, questa mattina in piazza Prefettura, in occasione della tappa catanzarese del tour del leader nazionale dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Un appuntamento elettorale che si svolge in un’occasione speciale come la celebrazione dell’anniversario della liberazione del Paese dal nazifascismo che fornisce a Scalzo lo spunto per riflettere sull’importanza del concetto di “liberazione” nelle sue più intense declinazioni. Prima di tutto economica. “Questa città non è riuscita a sfruttare le sue potenzialità – ha affermato Scalzo – valorizzare le sue vocazioni nel territorio, per troppo tempo è rimasta imprigionata in un’economia governata da piccole lobbies e interessi particolari. La nostra è una città dove la precarietà salariale e contrattuale, la crisi economica, stanno creando momenti di ricatto e vessazione: Catanzaro ha l’occasione di rompere questo sistema alzando la testa”. Scalzo si è soffermato sull’importanza di tenere alta la mobilitazione “intorno al progetto di rinnovamento che deve garantire alla città una classe dirigente trasparente e senza ombre. Per questo – ha aggiunto – è importante recuperare voti casa per casa, puntando su quanti scoraggiati e delusi da quanto accaduto nell’ultimo anno, hanno deciso di non andare a votare. Ogni voto è importante per recuperare quei pochi punti percentuale che ci separano da una vittoria al primo turno, convincendo gli incerti a scegliere anche solo il nome del candidato sindaco”. Garantire un voto libero diventa, quindi, fondamentale. Per questo Scalzo, completando il quadro “per la battaglia di legalità e trasparenza impostata dopo la grande vittoria ottenuta con il sorteggio degli scrutatori e permettere che il voto sia completamente libero”, solleciterà le autorità competenti ad allertare gli uffici comunali affinchè la consegna dei certificati elettorali avvenga singolarmente alle persone interessante, e a vigilare in modo che nei seggi elettorali non ci sia un abuso della pratica della conoscenza diretta. “L’implosione del centrodestra e del modello ripiegato sugli interessi particolari che lo ha caratterizzato negli anni è quello che abbiamo visto scoppiare in Regione negli ultimi giorni – ha detto ancora Scalzo -. Attendiamo che la magistratura faccia il proprio corso, ma non possiamo riflettere su quello che è accaduto in questi giorni, sulle che ombre si stendono su una certa parte di centrodestra: in cinque giorni abbiamo assistito alla richiesta di rinvio a giudizio per Scopelliti sul caso Fallara, poi al coinvolgimento di due noti imprenditori della sanità privata che hanno tenuto le redini della nostra amata squadra di calcio, infine due giorni fa la condanna di due anni e dieci mesi di una candidata delle liste del sindaco Abramo, suo assessore all’epoca della seconda Giunta, e quindi l’interdizione di Alberto Sarra dai pubblici uffici. Davanti a questo scenario – ha concluso Scalzo – questa città ha il dovere di rialzare la testa, di permettersi una classe dirigente che stia fuori da queste ombre perchè è una cosa che ci umilia. E’ il momento di alzare la testa e risvegliare l’orgoglio non solo di Catanzaro, ma dell’intera regione”.
Celi: «Risorse per la sicurezza nelle scuole, fondamentali per garantire diritto allo studio»
Individuare le risorse per completare gli edifici scolastici del Sesto e del Decimo circolo. Per il candidato sindaco dell’Area di Centro, Pino Celi, si tratta di una priorità che la nuova amministrazione comunale dovrà realizzare immediatamente dopo all’insediamento perchè “con la razionalizzazione della macchina amministrativa e il controllo sugli appalti la ristrutturazione dei manufatti esistenti e l’individuazione, eventualmente, di alternative valide e sicure, può essere ottenuta in tempi utili per garantire ai bambini il diritto allo studio in scuole adeguate già a partire dal nuovo anno scolatico”. E’ quanto affermato da Celi nel corso di un incontro con una delegazione di genitori dei piccoli alunni delle scuole di Casciolino, Porto e Fortuna chiusi a causa di mancanza di sicurezza e un standard di tenuta sismica che si è tenuto nei locali della ex Quarta circoscrizione. Ad introdurre l’incontro Anna Maria Corrado, capolista della lista che fa capo al candidato sindaco Celi, “La Città di tutti”. “Abbiamo iniziato a combattere insieme per avere una palestra, uno spazio per fare le recite, una sala mensa e invece ci troviamo con scuole chiuse, a combattere ancora per garantire un minimo di sicurezza e di igiene nei cortili esterni, sempre pieni di erbacce e quant’altro – ha affermato Anna Maria Corrado -. Il problema è serio e va risolto. La risorsa “scuola” deve essere messa al primo posto della futura amministrazione perchè l’istituzione scolastica è alla bse del vivere civile, è alla base della vivibilità dei quartieri e in alcuni quartieri è anche fondamentale per recuperare determinate forme di legalità e soprattutto è servizio ai cittadini, servizio sociale alla persona. La scuola – ha affermato ancora – è la radice della democrazia, dell’uguaglianza, della giustizia sociale. La scuola è un bene comune, è il futuro delle nuove generazioni e il senso della nostra civiltà. Una istituzione che è stata già penalizzata, umiliata e offesa da una politica di tagli e riduzioni di costi iniziata quattro anni fa e ancora non finita”. Anna Maria Corrado spiega di aver trovato nel candidato sindaco Celi la condivisione nella sensibilità alle problematiche che “sta portando avanti con la condivisione, sapendo che partendo da questa condivisione, le risorse economiche necessarie si trovano, perchè anche se le amministrazioni stanno passando un periodo difficile, si sa, comunque, un bilancio ben fatto e una politica corretta di utilizzazione delle risorse, europeee non solo, potrà intervenire portando avanti un patto forte e condiviso con la comunità scolastica”. In impegno, quello a intervenire sulla riqualificazione delle scuole chiuse in tempi brevi in caso di vittoria, arriva pubblicamente dal candidato sindaco Pino Celi che torna sull’importanza del “perseguimento del bene comune” che è alla base “dell’azione politica di questa nuova aggregazione di centro. La città paga il costo altissimo determinato dalle dimissioni del sindaco Traversa – ha affermato Celi – un costo che potrebbe essere rappresentato anche dalla perdita di finanziamenti relativi ai progetti integrati di sviluppo urbano, per esempio. Da un lato, quindi, c’è un candidato sindaco espressione del centrodestra che ha già governato senza portare Catanzaro ai vertici delle graduatorie della vivibilità e dell’occupazione, e ha abbandonato la città anche da consigliere regionale di opposizione – ha adetto ancora -. Dal lato del centrosinistra, invece, c’è un giovane e quindi inesperto, che alle spalle ha una coalizione che ha governato per cinque anni lasciando cadere la città nell’immobilismo. La nostra aggregazione si incunea tra i due poli con una forte progettualità che ripone al centro dell’azione politica l’uomo e i suoi bisogni, la persona e quindi la famiglia e quindi la comunità che fa la società. Il nostro obiettivo – afferma ancora Celi – è quello di riavvicinare i cittadini al Municipio dando risposte concrete a problemi che interessano l’edilizia scolastica, la sicurezza, l’ambiente, i rifiuti, la depurazione”. Celi cita don Mimmo Battaglia che ha avuto modo di incontrare nei giorni scorsi: “Ho scoperto che se il tuo problema è uguale al mio uscirne insieme è fare politica”. “Noi apriamo una squadra nuova anche per il ritorno alla concezione della politica come servizio – ha concluso -. Non possiamo pensare che le scuole restino chiuse e insicure: le risorse devono e possono essere individuate. Pensiamo un futuro nuovo e diverso, e lo pensiamo insieme: in questo modo faremo tutto il possibile, ma insieme”.
Sergio Abramo: «Massimo mpegno per prevenire il dissesto idrogeologico dei quartieri»
E’ stata una giornata senza un attimo di pausa per il candidato a sindaco Sergio Abramo che ieri ha incontrato centinaia di cittadini nel suo lungo tour elettorale tra i quartieri di Catanzaro. La prima tappa ha toccato la località di Cava dove Abramo, in compagnia dell’assessore regionale Piero Aiello, ha voluto vedere di persona le condizioni del nucleo abitato dopo gli ingenti danni subiti nei mesi scorsi a causa delle pesanti alluvioni. In particolare i residenti hanno manifestato la loro preoccupazione per lo stato di precarietà del sistema di regimentazione delle acque piovane e della rete idrico e fognaria nei pressi delle abitazioni, richiedendo un urgente intervento di riqualificazione. Sergio Abramo, che per l’occasione ha incontrato tanti giovani e anziani del quartiere, ha garantito il massimo sostegno sia per quanto riguarda i lavori di competenza comunale che per l’eventuale raccordo con Provincia e Regione al fine di risolvere in tempi brevi ogni disagio. Abramo ha proseguito il suo viaggio nel quartiere Pontegrande in occasione di un incontro con i cittadini voluto dal candidato al Consiglio comunale, Fabio Talarico. «La priorità della futura amministrazione comunale – ha detto Abramo – deve essere quella di restituire a tutti i quartieri quella vitalità che li ha sempre caratterizzati durante gli anni della mia sindacatura. Oggi, invece, bisogna ripartire da zero per riparare i danni che il centrosinistra ha lasciato dopo aver affossato il Comune con una scellerata gestione delle società partecipate. Tutte le strade sono invase da rifiuti e gli spazi d’aggregazione da me inaugurati versano nel totale degrado. Il massimo impegno sarà quindi profuso per ripristinare la vivibilità nei quartieri che sono stati lasciati nel più completo abbandono per quanto concerne i servizi e i collegamenti con la grande viabilità». Abramo, durante il suo lungo pomeriggio, ha raggiunto anche il quartiere Santa Maria in occasione di un incontro presso la locale sala parrocchiale, davanti ad una nutrita platea, presieduto da Agostino Procopio e dal candidato al Consiglio comunale Salvatore Gallo. Proprio in uno dei quartieri più difficili della città, Sergio Abramo ha ribadito la centralità del tema sicurezza nel suo programma: «Nella nostra città – ha detto – la criminalità organizzata è sempre più intrecciata con la questione dei rom. Già in passato mi ero impegnato a rimuovere gli accampamenti abusivi nella zona in cui poi è sorta l’Area Magna Graecia. Oggi non consentirò alcun via libera a nuove residenze per i nomadi, a meno che non dimostrino di avere un regolare contratto di lavoro nella nostra città. E’ necessario lavorare, al contempo, nell’ambito dei servizi sociali per favorirne la piena integrazione nella nostra comunità». Sergio Abramo, nella serata di ieri, ha parlato anche difronte a tantissimi sostenitori in occasione di un aperitivo nel cuore del quartiere marinaro ed è stato ospite, presso una nota scuola di ballo nel quartiere Siano, di un incontro con i cittadini alla presenza della giovane candidata al Consiglio comunale, Alessandra Lobello. La lunga notte si è conclusa con la festa in discoteca organizzata da Felice Saladini, un altro candidato per l’ingresso nell’aula rossa di Palazzo de Nobili, giovane imprenditore di successo e presidente della Planet Basket Catanzaro. All’incontro hanno preso parte anche la coordinatrice del Pdl Wanda Ferro ed il vicepresidente del Consiglio provinciale, Emilio Verrengia.


«Bisogna ripartire da dove la programmazione della città si è interrotta. Siamo riusciti a realizzare tutte le incompiute in soli quattro anni, mentre contemporaneamente progettavamo il futuro della città attraverso una gestione virtuosa delle risorse comunitarie. Oggi, considerate le condizioni economiche del Comune, è possibile migliorare le cose solo attraverso le linee di intervento previste dalla programmazione nazionale ed europea. E lo faremo in continuità con quanto progettato dalla squadra del centrodestra costruita in tanti anni di buona amministrazione». Con queste parole Sergio Abramo ha aperto oggi, presso il Complesso monumentale San Giovanni, la presentazione del suo programma elettorale davanti ad una folta platea di giornalisti, sostenitori e simpatizzanti.
Il candidato Sindaco del Centrosinistra Salvatore Scalzo ha incontrato i commercianti del centro storico. Molti gli spunti di discussione emersi dal confronto ed una chiara linea d’azione per il rilancio di ciò che dovrà tornare ad essere il salotto della città, cuore pulsante dell’economia cittadina.





La pioggia non ha fermato i dipendenti della fondazione “Campanella”, in protesta sotto la sede dell’Assessorato Regionale alla Sanità, in via Buccarelli a Catanzaro. E non ha fermato neanche Salvatore Scalzo, candidato a Sindaco per la città Capoluogo di Regione, che già nei giorni scorsi aveva incontrato i dipendenti della Fondazione per discutere con loro della gravissima situazione in cui vera il Polo Oncologico di Catanzaro, giunto ormai al collasso finanziario e da qualche giorno non eroga più prestazioni sanitarie.
«Non si fa buona amministrazione sbandierando fondi a disposizione per bandi ancora a venire. L’ultimo annuncio di venti milioni di euro per idee e progetti di giovani imprenditori da parte dell’assessorato regionale alle Attività produttive fa il paio con il proclama a sensazione del Presidente Scopelliti dei cinque milioni di euro destinati allo stadio di calcio. Sono strumenti di una politica vecchia che crea illusioni e non interviene sui nodi stringenti della crisi in atto». È quanto sostiene Pino Celi, candidato sindaco di Catanzaro per l’Area di centro, che così continua:
Sergio Abramo ha partecipato questa mattina al sit-in di protesta dei dipendenti di Fondazione Campanella che, nonostante il maltempo, hanno fatto sentire la propria voce difronte alla sede del Dipartimento regionale per la tutela della salute. Sergio Abramo ha voluto esprimere la propria personale vicinanza in un momento difficile per il Polo Oncologico come già dimostrato nelle scorse settimane. «Davanti alla grave situazione che da più tempo interessa la sanità calabrese – ha detto Sergio Abramo – la politica ha il dovere di individuare al più presto le soluzioni necessarie dal punto di vista giuridico rispetto alla salvaguardia di tutto il personale dipendente. Questa struttura è nata con l’obiettivo di ridare dignità ai pazienti oncopatici calabresi ed alle loro famiglie rispetto a cui non esistono colori politici». Abramo ha sottolineato come sia necessario tutelare il futuro di un Polo d’eccellenza, unico nel suo genere in tutto il Meridione, che si è distinto per un nuovo modello di gestione reso possibile grazie alla grande professionalità di tutti gli operatori, il cui successo è stato comprovato dalla qualità dei progetti di ricerca presentati, alcuni dei quali oggetto di riconoscimenti nazionali ed europei. L’impegno speso da tutti gli operatori ha permesso di fronteggiare lo stato di crisi economica della Fondazione, determinato dalla riduzione graduale delle risorse economiche, garantendo livelli di attività assistenziale il cui trend è sempre stato in crescita dal 2006 al 2011. «Sono sicuro – ha detto Abramo – che insieme al Presidente Scopelliti, il quale già in tempi non sospetti ha dimostrato grandissima attenzione verso la Fondazione, troveremo le soluzioni utili per preservare la copertura finanziaria necessaria affinchè la struttura possa continuare a garantire prestazioni di alta qualità e a soddisfare i bisogni dei nostri concittadini arginando il fenomeno dell’emigrazione sanitaria. E’ necessario, a tal punto, contemperare le esigenze imposte dal Piano di rientro con l’imprescindibile bisogno di creare una rete oncologica di livello regionale».
Si è tenuto questa mattina un incontro tra Sergio Abramo e l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, mons. Vincenzo Bertolone, il quale ha ricevuto il candidato a sindaco del centrodestra per discutere del particolare momento che la politica sta attraversando con particolare riferimento al territorio catanzarese. Al termine del cordiale colloquio, l’arcivescovo ha voluto lanciare un messaggio, rivolto all’intera comunità istituzionale, che assume particolare significato a poche settimane dall’appuntamento delle elezioni amministrative: «In un momento così difficile, segnato da una crisi economica di dimensioni globali – ha detto mons. Bertolone – la politica deve autorigenerarsi, rispondendo alla generale disaffezione dei cittadini con programmi limpidi ed intepreti competenti e al di sopra di ogni sospetto che devono saper promuovere il bene comune dando esempio di coerenza e trasparenza». In occasione dell’incontro Sergio Abramo ha, da parte sua, sottolineato il ruolo fondamentale ricoperto dalla Chiesa e dalla comunità ecclesiastica per affrontare le emergenze sociali che interessano anche la città di Catanzaro: «In un momento storico così delicato – ha detto Abramo – è necessario portare avanti, oggi più che mai, il dialogo con il mondo cattolico che rappresenta, senza alcun dubbio, un punto di riferimento costante per superare la crisi dei valori della nostra società e riscoprire il significato autentico della politica, ovvero amministrare la cosa pubblica e le istituzioni con spirito di servizio». Il candidato sindaco e l’arcivescovo Bertolone hanno quindi evidenziato la comune volontà di continuare a partecipare al percorso di rilancio della città, nel rispetto dei rispettivi compiti, sottolineando il ruolo strategico dei servizi sociali e del volontariato per promuovere la cultura della prevenzione e della legalità, soprattutto nelle scuole e nelle fasce sociali più a rischio, attraverso strumenti concreti di sostegno alle famiglie.
“La scelta di Michele Traversa di dimettersi, dopo solo sette mesi di amministrazione, dalla carica di sindaco è legata allo scoppio di un modello politico che a livello regionale si è caratterizzato per l’incapacità a governare”. Lo ha detto il candidato sindaco del centrosinistra Salvatore Scalzo intervenendo, a Roma nella sede del Partito Democratico di Sant’Andrea delle Fratte, all’iniziativa “Italia Bene Comune”
Il candidato dell’area di centro Pino Celi ha presentato oggi pomeriggio alla Casa delle Culture il suo programma elettorale (che presto sarà disponibile sul suo sito internet). Ecco uno stralcio delle linee-guida e delle priorità che ispirerebbero Celi se dovesse essere eletto alla guida della città:
Dopo aver incontrato un folto gruppo di i residenti del quartiere Corvo alle prime ore del mattino, Salvatore Scalzo si è recato a Catanzaro Lido dove, in via Tommaso Gullì, 19 ha inaugurato il punto d’ascolto dedicato al quartiere marinaro.
“Vogliamo che i prossimi cinque anni siano quelli della democrazia partecipativa, una scommessa positiva sulla volontà e capacità di cambiamento, un atto di fiducia nei confronti dei cittadini. La partecipazione deve essere uno strumento reale per decidere e governare, dal bilancio partecipato alle scelte urbanistiche per insediamenti, infrastrutture, che tenga conto della centralità della persona, per una nuova cultura della solidarietà e della sussidiarietà, un concetto di città come area comune di cui nessuno si senta proprietario, ma tutti partecipi dei diritti della esistenza”. Il programma del candidato sindaco dell’area di centro, Pino Celi, inizia da qui per mettere insieme principi, valori e il percorso che porta Catanzaro ad essere “La città di tutti”. Valorizzazione del ruolo di Capoluogo di regione, rilancio del centro storico, attenzione al quartiere marinaro e alle periferie, perchè “la politica dei quartieri passa sicuramente all’interno di una procedura di garanzia di vivibilità e di coerenza di sviluppo territoriale”; ma anche un “intervento coordinato per la raccolta e il conferimento dei rifiuti solidi urbani che prevede l’affidamento alla “Unica” S.p.A. della gestione diretta della struttura di proprietà dell’Ufficio del Commissario per l’emergenza ambientale: sono questi alcuni degli argomenti del programma che domani pomeriggio sarà al centro del confronto tra il candidato sindaco Pino Celi e i cittadini nell’incontro fissato alle 18 alla Casa delle Culture. 
«Dopo cinque anni di abbandono i quartieri della città sono allo stremo. Dovremo ricominciare da capo e aggredire un degrado che ormai ha passato ogni limite. Mi sono bastati i sopralluoghi effettuati in questi giorni per rendermi conto che tutto quello che era stato costruito negli anni precedenti o non esiste più o è in pessimo stato: gli spazi a verde, i giochi per i bambini, ciò che era stato realizzato per socializzare ed incontrarsi, sono rimasti senza nessuna cura». Sono state queste le considerazioni che Sergio Abramo ha tratto dalle numerose visite che in questi giorni ha dedicato ai quartieri cittadini. «Ho sempre pensato alla parte della città che definiamo quartiere – ha detto – non come una porzione periferica e lontana del territorio comunale, ma come piccolo centro residenziale dal quale sia facile raggiungere il nucleo storico cittadino, ma nel quale la qualità della vita deve avere standard qualificati». «Ora – ha continuato Abramo – bisogna ricostruire per andare oltre integrando interventi di tipo strutturale ad interventi di tipo sociale, come la riqualificazione di spazi di aggregazione per attività sociali, culturali e sportive, per dare forma a quartieri che siano veramente a misura d’uomo e dove giovani, anziani e famiglie possano trovare le giuste risposte in termini di servizi e di opportunità senza sentirsi penalizzati dalla lontananza dal centro urbano». E’ questo il proposito che Sergio Abramo ha inteso mettere al centro del suo programma. La viabilità è il primo punto per migliorare l’accesso e la circolazione nelle diverse zone della città: «Un elemento di rivitalizzazione sarà costituito sicuramente dal prolungamento della tangenziale ovest dalla rotatoria di Sant’Antonio fino al campus universitario di Germaneto – afferma Abramo -, ove si innesterà direttamente nel costruendo svincolo della nuova Ss 280 previsto proprio in prossimità del campus. Questa arteria costituirà, peraltro, un importante presupposto per la valorizzazione dei quartieri di Gagliano e Sant’Antonio, oggi abbandonati e impoveriti per la notevole riduzione delle attività sanitarie storicamente presenti». Il candidato sindaco, che ha incontrato ieri i cittadini di Gagliano, ha ribadito che il popoloso quartiere «sarà collegato stabilmente anche attraverso il prolungamento del sistema metropolitano fino all’attuale stazione, con l’aggiunta di fermate intermedie e con interventi che ne facilitino l’avvicinamento, quali ad esempio l’eliminazione della strozzatura costituita dall’attuale sottopasso di Lenza».
