La Striscia

Pareggio firmato dai numeri 9

Scritto da Ivan Pugliese
Il Catanzaro recrimina per l’ennesimo rigore negato come la foto dimostra inequivocabilmente

Evidente il fallo di mano in area di Fioretti

(Foto di Bruno Cuteri)

In 250 allo stadio di Gavorrano al seguito del Catanzaro di Ciccio Cozza. Gli occhi del presidente Cosentino sprizzano di gioia quando sulle tribune del “Romeo Malservisi” vede solo due colori: il giallo e il rosso. Emozioni forti che gli stessi tifosi provano alla vista di Carlo Borghi. La presenza del forte centravanti ha suscitato un misto di commozione e curiosità, specialmente tra i più giovani che hanno potuto apprezzare le doti dell’ex calciatore giallorosso solo attraverso i video storici.

Sul campo il Catanzaro scende in campo con la formazione ampiamente annunciata che rispecchia quelle delle ultime domeniche senza Carboni. La partita sin dai primi minuti la prendono in mano i giallorossi perché con Quadri in cabina di regia e Squillace e Giampà sulle ali, accerchiamo la formazione toscana. Del temuto attacco dei padroni di casa nulla da segnalare nel corso dei primi 45 minuti. Oltre al centrocampo tecnico e all’attacco pericoloso con il sempre presente Masini, D’Anna bravo nelle incursioni ed Esposito positivo fino alla sua permanenza in campo, è il trio difensivo Papasidero-Sirignano-Mariotti a fare la  differenza tenendo alta la squadra, e annullando di fatto l’attacco più prolifico del torneo.  
La logica conseguenza di tutto ciò è il gol di Masini su punizione di Quadri, preceduto da un gran tiro di D’Anna parato dal portiere, e il palo colto nel finale da Giampà che avrebbe potuto archiviare la pratica Gavorrano.
Nella ripresa possiamo affermare che l’uscita di Sirignano di fatto ha cambiato il volto del Catanzaro. Il subentrante Accursi non ha le stesse caratteristiche del centrale campano. Non giocando d’anticipo, la squadra ha avuto difficoltà a ripartire e i rossoblù, col passare dei minuti, hanno conquistato una supremazia territoriale che si è concretizzata nel pareggio di Fioretti, autore di una marcatura da vero bomber con una girata di testa sul primo palo indirizzata sul secondo (in stile Masini).

Sul pareggio dei padroni di casa, mister Cozza ridisegnava la squadra con l’ingresso di Gigliotti al posto di D’Anna, sostituzione che faceva il paio con quella di Bugatti per Esposito nel primo tempo, cambiando fisionomia alla squadra con l’accentramento di Giampà e allargando a destra Gigliotti e a sinistra Squillace, col preciso intento di accerchiare gli avversari. Sul risultato di parità il Catanzaro si riversava in avanti alla ricerca della vittoria, però, complice l’eccessiva foga e alcuni errori sotto porta, il raddoppio non arrivava.
Oltre alle pecche della formazione giallorossa, dobbiamo segnalare un netto calcio di rigore negato che avrebbe cambiato il volto della gara. Come dimostra la foto di copertina, su angolo di Squillace, Fioretti intercettava nettamente il pallone con un braccio, intervento che solo la terna arbitrale non vedeva.

Così, nel momento di maggior pressione, era Mengoni con un infortunio, mentre la squadra era sbilanciata in avanti, a sbagliare un rinvio di piede dalla trequarti su un pallone spiovente, consentendo a Fioretti di firmare il secondo gol personale con un pallonetto da 40 metri a porta sguarnita.
A quel punto, immeritatamente in svantaggio, i giallorossi si riversavano in avanti senza costrutto, con lanci lunghi per l’ariete Bugatti che in una circostanza aveva sui piedi la palla del pareggio, ma da buona posizione in area, calciava debolmente di sinistro.
Anche i padroni di casa andavano vicini al terzo gol con un tiro dalla distanza, ma nella circostanza Mengoni si riscattava parzialmente del precedente errore, deviando in corner.

Al termine dei 5 minuti di recupero concessi dal sig. De Benedictis di Bari, sugli sviluppi di un angolo battuto da Squillace sul secondo palo, Masini di testa insaccava il gol del pareggio mandando in visibilio i 250 tifosi giallorossi accorsi in Toscana anche grazie al contributo dei due tifosi che, nell’assoluto anonimato, hanno finanziato la trasferta dei 53 tifosi giunti da Catanzaro; tifosi che per tutti i novanta minuti hanno sostenuto la squadra inventandosi ultras con cori e incitamenti incessanti.

Con questo pareggio il Catanzaro perde la vetta, occupata dal Perugia vittorioso in extremis contro il Milazzo, anche se c’è rammarico per una partita che gli uomini di mister Cozza avrebbero portato agevolmente a casa se solo Sirignano fosse rimasto in campo. Inutile negarlo, sta tutta lì la chiave della sfida. Adesso rimangono da giocare altre cinque battaglie, con la consapevolezza che la squadra c’è, come del resto il pubblico, accorso in massa per un turno infrasettimanale in uno sperduto paesino della provincia di Grosseto che dista più di 800 km dal capoluogo calabrese. Ora auguriamo a tutti tifosi e all staff giallorosso una Buona Pasqua con l’augurio di’ ritrovarsi dopo le feste, con un Catanzaro consapevole della propria forza anche se è bene rimarcare che alcune decisioni arbitrali (gol annullato a Bugatti contro L’Aquila e rigore negato oggi per fallo di mano di Fioretti) sono finora costate ben 4 punti in meno in classifica. Forza Giallorossi.

Francesco Panza e Salvatore Ferragina

 

Autore

Ivan Pugliese

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