Ancora morti sulla Ss 106

Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato” da tempo impegnato contro la pericolosità dell’arteria jonica denuncia le colpe dello stato. Dei 15 miliardi previsti per l’ammodernamento impegnati solo due

Una donna è morta e tre persone restano ferite nell’incidente avvenuto la scorsa notte sulla strada Statale 106 ionica calabrese. Angelina Borelli, residente a Sersale (Catanzaro), operaia di 47 anni, perde la vita nei pressi di Steccato di Cutro e diventa così la tredicesima vittima della “strada della morte” in questo maledetto 2013.

Angelina si unisce a Antonietta Vigile di 61 anni, deceduta il 20 luglio 2013 in un incidente a Strongoli (KR), Jonel Parus di 32 anni, deceduto l’01 gennaio 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Carlo Chiriaco di 67 anni, deceduto il 10 gennaio 2013 a Catanzaro Lido (CZ), Vincenzo Salvatore Corvino di 43 anni, deceduto il 03 gennaio 2013 a Trebisacce (CS), le sorelle Valentina Fiore di 21 anni e Teresa Fiore di 25 anni, decedute il 16 febbraio 2013 a Rossano (CS), Antonio Perrone di 52 anni, deceduto il 29 aprile 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Domenico Iacino di 21 anni, deceduto il 10 maggio 2013 a Corigliano Calabro (CS), Marcel Mocan di 44 anni e Doru Badu di 42 anni, deceduti il 04 giugno 2013 a Trebisacce (CS), Bruno Frustace di 84 anni, deceduto il 13 giugno 2013 a Strongoli (KR) e Roberto Leonardo di 52 anni, deceduto il 18 giugno 2013 – Roccella Ionica (RC).

Intendo esprimere sentimenti di cordoglio alla famiglia della signora Angelina Borelli poiché posso immaginare il loro grande dolore, quello dei parenti e degli amici per questa grave perdita.

Tuttavia, non voglio celare sentimenti di rabbia nei confronti dell’indifferenza che c’è nella nostra regione per una strada che causa terribili incidenti. Ascoltiamo da decenni di un suo radicale ammodernamento, ma alle tante parole non sono seguiti i fatti: finora solo alcuni tratti sono stati ampliati. Pochi giorni fa, in occasione della presenza del Ministro ai Trasporti Lupi qui in Calabria, ho avuto modo di far notare quanto le sue dichiarazioni siano la dimostrazione che lo Stato ha delle responsabilità enormi sul mancato ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese. Leggere che dei 15 miliardi di euro previsti per l’ammodernamento di questa strada ad oggi ne sono stati stanziati 2 miliardi e 200 milioni è, a dir poco, sconfortante! Ancora più sconfortante, inoltre, risulta la richiesta del Ministro al governatore calabrese Scopelliti di indicare, entro il 10 settembre, quali temi privilegiare tra quelli contenuti nell’Intesa generale quadro, in modo da riscrivere le priorità in base alle reali esigenze della Calabria. Ciò, infatti, non solo evidenzia la incapacità di assumersi delle responsabilità da parte del Ministro Lupi ma, addirittura, può farci capire in che mani ripone delle scelte che sono centrali per la nostra amata Calabria. Eppure tutti sappiamo che la strada Statale 106 ionica calabrese è una fondamentale arteria, che percorre tutto il versante ionico della regione, laddove è l’unica via di comunicazione, che deve sopperire anche alla cronica assenza di collegamenti ferroviari. Lo Stato Italiano questa notte ha ucciso l’ennesima cittadina calabrese. Mi chiedo, con profondo dolore, quante migliaia di vittime ancora dovrà causare questa strada maledetta prima che lo Stato, la politica ed i calabresi si determinino affinché questa vergogna nazionale possa finalmente essere cancellata.

 

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento