Arrestati dopo la denuncia di una mamma

Arrestati dopo la denunciadi una mamma

Hanno avuto inizio dopo la denuncia di una mamma che si è vista rubare tutti gli oggetti d’oro dal figlio, le indagini della squadra mobile di Catanzaro che hanno portato all’arresto di Domenico Canino e Farid Hamdi, tunisino, entrambi di 19 anni, accusati a vario titolo di spaccio di droga, tentato omicidio ed estorsione. 

Ai due è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro Pietro Scuderi, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Vincenzo Russo. Nei mesi scorsi la mamma di un ragazzo minorenne ha denunciato alla polizia il furto di tutti i suoi gioielli da parte del figlio. Il ragazzo ha raccontato ai genitori ed agli investigatori di aver compiuto il furto per aiutare un amico che rischiava la vita perché doveva pagare un debito contratto con Canino per l’acquisto di marijuana. Le indagini della squadra mobile hanno portato poi a scoprire che Canino gestiva, insieme ad un gruppo di ragazzi extracomunitari, lo spaccio di marijuana in una zona centrale di Catanzaro. 

Gli investigatori hanno sentito numerosi giovani dai quali è emerso che Canino vendeva la droga e poi, in alcune circostanze, per farsi pagare le dosi utilizzava gli extracomunitari per intimidire e minacciare le vittime. Recentemente i poliziotti hanno compiuto una perquisizione nella zona dove spacciava Canino e quest’ultimo aveva poi accusato del controllo un ragazzo che è stato aggredito e picchiato. Stamani quando i poliziotti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare hanno trovato il ragazzo in possesso di 85 grammi di marijuana. Farid Hamdi era già stato arrestato nei mesi scorsi perché aveva ferito un ragazzo con il quale aveva avuto un litigio per futili motivi. I particolari delle indagini sono state illustrate dal questore di Catanzaro Guido Marino, e dal dirigente della squadra mobile Rodolfo Ruperti. ”Canino – ha detto il questore – pensava di poter gestire da solo lo spaccio. Su questa vicenda c’e’ stata la collaborazione di molti ragazzi a dimostrazione che Catanzaro non è impregnata di omertà. Poi però va sottolineato che questa città non è una isola felice ma merita la giusta attenzione”. Il dirigente della squadra mobile ha ricordato che ”Canino aveva assunto il monopolio dello spaccio in una zona di Catanzaro. Le vittime avevano un terrore di natura psicologica e fisica nei confronti di Canino e del gruppo di africani che lo aiutava”. (ANSA).

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Redazione

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