Azimut360 e l’edilizia scolastica

Tra le varie motivazioni che l’ex sindaco Traversa ha addotto quali cause del suo fallimento (come lo chiama lui stesso), al di là di quelle classificabili come pretesti e a quelle nascoste tra le righe, una è davvero inquietante: a Catanzaro ” siamo stati costretti a chiudere due scuole e altre dovranno essere chiuse a breve perché non a norma, e non abbiamo idea di dove poter dirottare centinaia di scolari “. Dichiarazioni veramente preoccupanti per studenti, genitori, insegnanti, dirigenti e personale scolastico. Proprio in questi giorni, il Codacons ha pubblicato un documento tenuto finora nascosto dal MIUR. Si tratta della trasmissione dell’elenco delle scuole “non a norma” di sicurezza a causa della presenza delle cosiddette “classi-pollaio” (ossia con un numero di alunni superiore a quello consentito), in applicazione della sentenza del Consiglio di Stato sulla riqualificazione dell’edilizia scolastica, a seguito della nota class-action che ha visto il MIUR soccombente. Sono presenti numerosi plessi scolastici del nostro territorio provinciale e una quindicina della città (cfr box), tra cui ad es. il centralissimo Convitto Statale Galluppi e ben sei plessi dell’ex VII Circolo Didattico. Non si tratta chiaramente di tutte le sedi con “classi-pollaio” del territorio, ma solo di quelle segnalate al Codacons. Questo elenco è aggiuntivo rispetto a quello – non noto – delle scuole risultate invece non rispondenti alle norme antisismiche, in seguito agli accertamenti iniziati con la precedente Amministrazione. Alcune emergenze erano già state affrontate (VI e X Circolo Didattico, entrambi della zona Sud) e altre (plessi dell’I.C. Centro Storico chiusi pochi giorni fa) verranno sicuramente presto risolte, come promesso a genitori e insegnanti presenti all’ultimo Consiglio Comunale. È però doveroso che il Sindaco f.f. o l’Assessore (ancora) competente facciano immediatamente chiarezza sulla questione nella sua interezza, esplicitando alla cittadinanza quante e quali scuole catanzaresi sono da considerare “non a norma”, per vizi strutturali o per motivi come quello su esposto. Omettere dati così clamorosi pensando di poterli tenere nascosti è irresponsabile e causa un assurdo ritardo nella risoluzione di quella che può diventare, nel giro di pochissimo tempo, un’altra grave e dannosa emergenza per i concittadini. Il neo Ministro dell’Istruzione Profumo ha dichiarato che in “tempi rapidi ” verranno stanziati per la Calabria 102,8 milioni di euro per l’edilizia scolastica, che pertanto non è derubricabile a problema di destra o di sinistra, di Nord o Sud Italia. Ma una Catanzaro che già vive difficili giorni prenatalizi, non necessita certo di un altro “pacco regalo”.

Autore

Salvatore Ferragina

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