Boom Booom CORONA!

Doppietta di Re Giorgio e il Catanzaro di Giordano fa tris
di Giuseppe Mangialavori

E sono tre! Bruno Giordano non conosce che vittorie. Arriva il terzo sigillo confezionato da Corona e compagni. Il Bomber giallorosso regala una bella doppietta, guadagna posizioni nella classifica dei marcatori di serie C …ehm, pardon di B (e no, perché qualcuno avrebbe detto che il buon Giorgio non è da B, vero “Professore”?) e gli uomini di GiordaNIK “vedono” i playout.
Solo poco tempo addietro sembrava una pura utopia e invece non è più così.

La vittoria conquistata dalle Aquile contro la Triestina dell’ex Briano vale tanto da tutti i punti di vista e soprattutto perché a partorirla è stata una splendida rimonta. Tutto ciò a dimostrare la compattezza del gruppo, la determinazione e la motivazione degli undici leoni scesi in campo. Da quanto tempo il Catanzaro non operava una vittoria su rimonta? Non ricordo più, anzi forse si, dalla lontanissima partita in trasferta in quel di Ascoli (Chieti –Catanzaro 1-2) che permise agli uomini dell’allora Mister Braglia di conquistare la promozione in B.

Diciamo subito che la partita non è stata bellissima da un punto di vista dell’estetica del calcio, ma nella seconda frazione di gioco le coronarie dei supporters di casa sono state messe a dura prova. Si, quelle stesse coronarie che fino a qualche tempo fa erano tranquillamente rassegnate ad un mesto e quasi certo addio alla serie cadetta, ora si trovano ad andare a ritmo di salsa sfrenata.
Eppure la sfortuna ci aveva messo lo zampino, anzi per essere più precisi “il ginocchio”, ma volere è potere e nella seconda frazione della gara l’ottimo Corona si procurava il rigore. La porta non era più quella della Massimo Capraro, ma quella che dà le spalle alla curva est. La memoria di tutti sarà solo per un attimo tornata indietro nel tempo a quel maledetto penalty di O’ Rey morto sul palo nel lontano 1988. L’avversario era proprio la Triestina ed in porta dopo l’espulsione del portiere alabardato, si improvvisava n.1 Costantini. Questa volta l’espulso era Kyriazis, ma il gol di Corona che batteva Rossi e il boato del Ceravolo esorcizzavano i presenti da tutti i timori. Re Giorgio prendeva con se l’amico pallone sotto braccio e lo riportava lesto a centrocampo come per volergli dire:” ancora non è finita…”. E infatti l’appuntamento era rimandato di poco. Al 74° Ceccarelli serviva Re Giorgio che chiudeva il discorso con Rossi. Le scene di giubilo a fine gara riportano il Catanzaro alla tanto agognata “normalità”.

L’auspicio è che su questo felicissimo matrimonio Catanzaro-Giordano, si costruisca un futuro pieno di soddisfazioni. Se non altro, comunque vada a finire, bisogna ringraziare il Mister e il nuovo Organigramma Societario per avere restituito la dignità da troppo tempo smarrita, al Catanzaro. Di questo li ringraziamo sin d’ora.

Non è giusto esaltarsi più di tanto, questo è vero, ma è importante constatare che tre successi di fila (e c’è ancora da recuperare la gara contro il Verona…) non sono figli del caso, ma del lavoro che Giordano svolge giornalmente con i suoi uomini. Tanto carisma, serietà e gestione illuminata ma allo stesso tempo risoluta dello spogliatoio.

Lo avevo previsto al suo arrivo e ne sono felice. Tutti gli addetti ai lavori interpellati, dicevano un gran bene di Giordano persona e di Giordano professionista. Un uomo che ha fame di successo e non è disposto a scendere a nessun compromesso con nessuno. Tradotto in parole povere, poche parole, tanti fatti. Da quanto tempo mancava un uomo del genere alla guida tecnica? Almeno da due anni…

E ora Torino si prepara a tingersi di giallorosso. Al Delle Alpi arriva nientepopodimenochè il (ora possiamo davvero dirlo) ”nuovo” Catanzaro targato Giordano. Ci si augura che l’aria “torinese…” non infetti il direttore di gara che dirigerà l’incontro. Dico così perché:”chi ama, teme” e le vicende “pellicoriane” non fanno onore alla giustizia. A tal proposito la speranza è che la CAF restituisca il maltolto al Catanzaro e dignità a coloro che con decisioni scandalose l’anno ampiamente persa.

Gli uomini di De Biasi vengono da una striscia negativa e la panchina dello stesso è in bilico, il Catanzaro è resuscitato e perciò è più “visibile”. Ma mi auto-censuro in questo pensiero, nella speranza che sia figlio dell’esagerazione …!

La curva delle Aquile, ne siamo certi, sarà ricolma di entusiasmo genuino che sarà un’arma in più per il Catanzaro. Forse non sarà come giocare al Nicola Ceravolo, ma noi ci auguriamo che non ci sia poi così tanta differenza .
Forza Catanzaro, tutti uniti alla riscossa!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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