Intervistiamo

Campanella, dietrofront allo scadere. Abramo: “È salva”

Scritto da Redazione
L’annuncio del sindaco dopo riunione fiume in Prefettura

In Prefettura gli animi erano piuttosto caldi. Il lungo pomeriggio di trattative era iniziato con i fischi e le urla di disapprovazione indirizzate al presidente Scopelliti, apparso visibilmente teso. C’era stato persino qualche spintone da parte di chi intendeva difendere il proprio posto di lavoro ad ogni costo.

A firme raggiunte è stato il sindaco Sergio Abramo a scendere in strada. A spiegare che il nuovo accordo sulla Fondazione Campanella era stato trovato.

In breve: il Polo oncologico continuerà a operare all’interno dell’università e il personale sarà gestito da una società  costituita dallo stesso ateneo, dalla Fondazione Campanella, dall’Asp, dalla Regione e dalle aziende ospedaliere Mater Domini e Pugliese-Ciaccio.Non avrei permesso che si perdesse neanche un posto di lavoro in città” ha chiosato Abramo.

Nonostante gli annunci, la soddisfazione delle parti interessate e anche qualche frecciatina tra Regione e Università di Catanzaro, resteranno però da chiarire i contorni della vicenda. Bisognerà capire per esempio in che modo i dipendenti assunti dalla Fondazione senza concorso potranno ora essere  assorbiti da una struttura pubblica. 

Ci sarà poi da evitare il veto del Tavolo Massicci, l’organo che cotrolla il debito sanitario regionale (i calabresi si sono già visti aumentare Irpef e Irap per il mancato rispetto degli accordi sul rientro).

Sulla natura privata della Fondazione e sulla dotazione di 35 posti letto non ci saranno dubbi. Resterà confermato l’accreditamento rilasciato solo poche settimane fa. Al precedente decreto viene però aggiunto che la Campanella potrà «svolgere attività di ricerca in campo oncologico e partecipare al percorso formativo del corso di laurea in Medicina e delle professioni sanitarie dell’università Magna Graecia». Alla Fondazione resteranno le unità oncologiche, le altre entro il 30 ottobre 2013 rientreranno nell’azienda Mater Domini.

Per quanto riguarda il personale delle unità non oncologiche «si prevede la costituzione da parte dell’Azienda Mater Domini, dell’Azienda Pugliese-Ciaccio, dell’Asp, della Regione, e dell’università di Catanzaro di una società a capitale interamente pubblico retta secondo l’istituto dell’in house providing e apprestata per fornire servizi di natura strumentale agli enti soci. Nelle more della definizione di quanto sopra, il personale della Fondazione Campanella continuerà a prestare la propria opera presso la fondazione stessa».

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