Intervistiamo

Capellupo: sfruttare e rilanciare le potenzialità della Sila

La nota stampa del Vice presidente nazionale Associazione ostelli della gioventù: sfruttare il riconoscimento Unesco

Che la Sila e le montagne che costituiscono quella grande realtà che è il Parco, fossero un tesoro prezioso e un luogo da favola lo diciamo da anni. Da quando, a volte inascoltati, abbiamo caldeggiato una legge per la montagna, per arrivare a paragonare la Sila alle Alpi. Oggi che l’Unesco ci parla della Sila come di patrimonio per l’umanità, il nostro animo si riempie d’orgoglio. Orgoglio in quanto catanzaresi e calabresi, orgoglio per tutti quei giovani che tra i monti sono rimasti a portare avanti quelle attività storiche che in montagna hanno visto la luce e sono cresciute. Orgoglio per esserci stati anche negli anni difficili”. A dichiararlo è Filippo Capellupo, Vice presidente nazionale Aig- Associazione ostelli della gioventù.

“L’orgoglio non ci rende ebbri – continua Capellupo- al punto di non sapere che questo riconoscimento non è un traguardo raggiunto ma un punto di partenza. Oggi che il mondo sa che c’è un pezzo di Calabria di siffatta bellezza, questo pezzo di Calabria deve essere pronto ad accogliere il mondo. Pronto a presentarsi nella sua unicità e unitarietà. L’unicità la certificano coloro i quali esaltano la presenza di una biodiversità unica in Europa, l’unitarietà dobbiamo crearla noi. Non è più tempo di ragionare per singoli. Oggi è tempo di rilanciare la meta Sila e non le singole realtà, di dotare la montagna di servizi competitivi e accessibili per 365 giorni all’anno. Oggi è il tempo di ragionare per marketing e non per improvvisazione. Targettizzare il turismo e renderlo una risorsa. Questo deve essere l’obiettivo a breve termine. E poi ne esiste un altro di obiettivo, forse più difficile i termini di tempo da raggiungere, ma possibile. I centri urbani e costieri della Calabria devono iniziare a dialogare in maniera proficua con la montagna. Certo per farlo bisogna creare le condizioni infrastrutturali perchè il dialogo abbia inizio, ma le idee nascono nelle teste degli uomini e tante più idee messe insieme esitono, quanto più è possibile che queste diventino realtà. Aig, l’associazione nazionale ostelli della gioventù, ha creduto tanto nella Sila da provare a realizzare un progetto, forse ambizioso , ma oggi alla luce di quanto apprendiamo, certamente innovativo. Anita Baldi, presidente nazionale di Aig, nel visitare le montagne catanzaresi, quando ancora questo progetto era solo su carta, disse che il patrimonio naturale di quei luoghi doveva essere condiviso con tutti e non rimanere conservato in uno scrigno calabrese. Oggi l’Unesco ha certificato questo. Ora è il momento che lo scrigno si apra e i tesori possano essere scoperti davvero dall’universo mondo senza dimenticare che esistono dei pezzi di montagna in cui è talmente pure la natura e lo stile di vita possibile che già fu assegnato un riconoscimento. Queste peròda giuste medaglie da attaccare la petto di tanti, diventino anche lo stimolo per fare sempre meglio e soprattutto tutti iniseme”.

Autore

Salvatore Ferragina

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