Intervistiamo

Carbonizzato in Brianza il corpo di Lea Garofalo

Scritto da Redazione

Il corpo di Lea Garofalo sarebbe stato ritrovato carbonizzato in un campo della Brianza. Sarebbe, dunque, ad una svolta l’indagine nella quale, in precedenza, si ipotizzava che il corpo della giovane collaboratrice di giustizia fosse stato sciolto nell’acido. Insieme al corpo della donna sono stati ritrovati alcuni oggetti che ne rivelerebbero l’identità, anche se per avere la certezza assoluta bisogna attendere l’esame del Dna.

La scomparsa della donna è avvenuta nel 2009 e per il suo omicidio sono state condannate sei persone, fra cui l’ex marito e l’ex fidanzato della figlia. Per i suoi aguzzini, a marzo i giudici avevano dato l’ergastolo, con l’accusa di aver attratto la donna a Milano assieme alla figlia 17enne, Denise, per poi eliminarla.

In particolare, era stato il marito, Carlo Cosco, a chiamare a Milano Lea, per parlare del futuro della figlia. Al loro arrivo a Milano, madre e figlia furono allontanate, dandosi appuntamento alle 23 alla stazione Centrale, dove avrebbero dovuto prendere un treno per tornare a casa, a Petilia Policastro, nella frazione Pagliarelle (Crotone). All’appuntamento con la figlia, però, Lea non si presentò mai perché, dopo essere stata torturata per farle rivelare ciò che aveva detto agli inquirenti sul clan familiare, è stata uccisa.

Il suo corpo non era ancora mai stato ritrovato, tanto che nella frazione Pagliarelle fu celebrato un funerale senza bara. Questa circostanza aveva fatto propendere per l’ipotesi che il corpo fosse stato sciolto nell’acido. Adesso la svolta, con il ritrovamento del corpo bruciato in Brianza.

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Redazione

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