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Catania: nell’anno più buio, brilla il diamante Moro

Scritto da Redazione

Gli etnei ospitano le aquile al “Massimino” dopo il pirotecnico 3-3 sul campo della capolista Bari

Partita sentitissima quella di domenica al “Massimino”, Catania e Catanzaro si scontreranno in una delle battaglie calcistiche più calde di tutto il girone C. Entrambe arrivano al match dopo un pareggio, ma non con la stesso umore. Il pirotecnico 3-3 di Bari rappresenta una beffa per gli etnei, nonostante il doppio vantaggio e l’ottima prestazione, nella ripresa sono stati raggiunti grazie alla rete di Cheddira, mentre il segno x del “Ceravolo” ha mostrato un Catanzaro con una brutta cera.

Vivarini sfida la seconda siciliana in sette giorni, questa volta il mister delle aquile però ha l’obbligo di far cambiare lo spartito alla sua squadra. Senza Cianci e Carlini squalificati, tornano a disposizione Vandeputte e il neo acquisto Maldonado. Non dovrebbe neanche rientrare tra i convocati Iemmello, nonostante le difficoltà numeriche davanti.

Dall’altra parte invece l’attaccante principe, sarà regolarmente in campo. Luca Moro, oggetto del desiderio del Sassuolo, guiderà le offensive della squadra di mister Baldini nel tridente che verrà confermato in blocco dalla trasferta di Bari. Grazie alle 19 reti stagionali, il diamante Moro è l’unico elemento brillante di una stagione tra le più buie della storia del Catania Calcio.

La partita in Sicilia sarà un grande banco di prova per i giallorossi, arrivati a questo punto della stagione con diversi innesti di qualità che il calciomercato ha portato alla corte del presidente Noto. Far entrare al meglio nei meccanismi di squadra i nuovi arrivati diventa questione urgente, per permettere alle aquile una seconda parte di stagione da veri protagonisti.

L’ANALISI TECNICO-TATTICA

Da un Baldini all’altro, il Catanzaro domenica incontrerà di nuovo una squadra che dà il suo meglio in fase offensiva. Con trentacinque gol segnati, il Catania vanta il terzo miglior attacco del girone C. Certo, i numeri di Luca Moro, capocannoniere con diciannove reti in diciotto presenze, sono mostruosi, ma non è solo suo il merito della produzione offensiva del Catania.

Il 4-3-3 di Baldini favorisce per costruzione gli sviluppi sulle catene laterali. Chi si incarica di portare il pallone in avanti e rifinire sono soprattutto le ali. Nel mercato di gennaio è andato via Tommaso Ceccarelli, autore di quattro assist nel girone d’andata. Tuttavia, le alternative non mancano. Contro il Bari, ad esempio, hanno giocato da esterni Kevin Biondi e Simone Russini. Quest’ultimo, in particolare, gode di notevole velocità in allungo ed è una minaccia costante se punta il fondo.

Le alternative sono Russotto, magari lontano dal suo picco ma sempre in grado di incidere grazie alla tecnica, e Antonio Piccolo, protagonista della Serie B dello scorso decennio con le maglie, tra le altre, di Spezia, Cremonese e Virtus Lanciano. Dalla seconda linea poi, occhio al contributo di Jean Freddi Greco, classe 2001 proveniente dal Pordenone e a segno contro il Bari. Greco parte da mezzala destra e possiede un’ottima progressione palla al piede. È aggressivo se si tratta di recuperare il pallone in avanti e grazie all’abilità in conduzione può trasformare facilmente un recupero palla in una transizione minacciosa.

Il vero protagonista della fase offensiva di Baldini, però, è Luca Moro. Il ragazzo di Monselice, nonostante il fisico statuario, è veloce negli attacchi alla profondità e in prossimità dell’area sa anche giocare bene spalle alla porta. Negli ultimi sedici metri, poi, ha una creatività notevole nella scelta delle conclusioni, compresa la possibilità di esibirsi in soluzioni acrobatiche. Moro sarà il pericolo numero uno al Massimino, ma è vero anche che difficilmente nel girone C la giovane punta catanese affronterà un esame più difficile del terzetto arretrato del Catanzaro: di certo la sfida a una delle migliori del campionato sarà una grande motivazione per lui.

Il Catania, in generale, è una squadra giovane, preda di una situazione societaria poco chiara per usare un eufemismo. Se il futuro della squadra è in tribunale, in campo comunque i ragazzi di Baldini stanno disputando un campionato tranquillo. Contro le big, peraltro, sono arrivati anche bei risultati, figli forse della spensieratezza con cui i giovani affrontano i grandi appuntamenti. Il Catanzaro, per Moro e compagni, non dovrebbe fare eccezione.

Samuele Cardamone & Emanuele Mongiardo

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Redazione

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