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Catanzaro a un soffio dal secondo posto

Scritto da Redazione

I giallorossi passano anche a Viterbo, centrano la quarta vittoria consecutiva e superano l’Avellino. Adesso serve battere il Monopoli

Sono tante le incognite e le preoccupazioni in casa giallorossa alla vigilia di Viterbese-Catanzaro. La terza partita in sette giorni, i rischi di salute e la forma dei calciatori rientranti dopo il Covid, la voglia della Viterbese di provare a conquistare un posto nei play off , le statistiche negative al “Rocchi”. Tutti fattori che pesano nell’approccio alla sfida fra Viterbese e Catanzaro, in programma alle 17,30 e in contemporanea con tutte le altre gare del girone.

Le novità di formazione

Calabro deve fare a meno dello squalificato Scognamillo, dell’infortunato Corapi oltre che di Casoli e Contessa ancora alle prese con gli strascichi del Covid. I giallorossi si schierano con il consueto modulo. Torna Fazio e si piazza a destra nel terzetto difensivo,  il suo ruolo originario prima di arrivare a Catanzaro. Calabro lo preferisce a Riccardi. Confermati Martinelli e Gatti. Porcino a sinistra e Verna sulla mediana sono le altre novità rispetto a Castellammare.

La partita è equilibrata ma la Viterbese sul piano del ritmo ha qualcosa in più. Non mette mai sotto il Catanzaro ma fisicamente  appare più brillante. La mossa di schierare Tounkara sull’esterno destro sorprende i giallorossi. Il senegalese ex Lazio è in palla. Sulla corsia di destra crea qualche difficoltà di troppo a Gatti e Porcino i quali faticano a contenerlo. Sull’altra sponda agisce un altro calciatore esperto come Murilo. Dopo un inizio promettente, sia Fazio sia il giovanissimo Pierno prendono le misure, e il brasiliano si spegne lentamente.

Un primo tempo sofferto

Non è un assedio quello dei calciatori guidati da mister Agenore Maurizi, ma nei primi venti minuti Tassi e Murilo creano due seri pericoli per la porta di Di Gennaro. Calabro si accorge che qualcosa non funziona. Non tanto dal punto di vista tattico ma soprattutto fisico. L’azzardo di gettare nella mischia in contemporanea tre calciatori appena usciti dal covid non paga. Il tecnico cambia subito dopo meno di mezzora. Escono Porcino e Verna, entrano Garufo e Risolo. Il primo va a rafforzare la corsia di sinistra per arginare Toukara, Risolo da manforte sulla mediana.

Serve tempo di assestarsi. Il rientrante Garufo deve adeguarsi a una posizione inedita e per la prima volta gioca in coppia con il compagno Gatti. Fino alla fine del primo tempo il Catanzaro rischia di capitolare in altre due occasioni. Tounkara continua a spadroneggiare sulla corsia di destra. Prima firma un cross al bacio che Tassi spreca malamente arrivando in ritardo su una palla solo da spingere in porta. Poi si mette in proprio ma trova Di Gennaro a respingergli una conclusione da pochi passi. Nei primi 45minuti la Viterbese sarebbe potuta passare in vantaggio. I giallorossi resistono e recriminano per l’occasione clamorosa avuta con Curiale che su punizione colpisce il legno alla destra di Daga ormai battuto.

Un altro Catanzaro

Negli spogliatoi Calabro risistema la squadra. E lo fa davvero bene. Pronti, via e Di Massimo porta in vantaggio il Catanzaro. La parabola che esce dai piedi dell’ex Triestina è incredibile e irraggiungibile all’incrocio dei pali. Non sapremo mai se l’angolino fosse stato mirato, ma poco importa. È 0-1.

Dall’inizio del secondo tempo, c’è anche Evacuo, il bomber recordman della categoria. Magari non sarà più il cecchino di una volta ma il contributo che l’attaccante di Pompei fornisce alla causa è fondamentale. Prende falli, fa salire la squadra e da ampio respiro alla manovra. Ora il Catanzaro non soffre più. Gli undici in campo si difendono con ordine e irretiscono l’avversario con un possesso palla di categoria superiore. Del resto tenere il pallone fra i piedi è la migliore arma difensiva. Poi ci pensa ancora Di Massimo a raddoppiare beffando portiere e centrale difensivo della Viterbese. Mancano ancora venti minuti al termine ma la partita ormai è chiusa. Di Gennaro ha giusto il tempo di dimostrare di essere il miglior portiere della categoria con un paio d’interventi che negano il meritato goal della bandiera a una Viterbese mai doma.

Gli ultimi 90 minuti

A fine gara il solito cerchio giallorosso dei calciatori che festeggiano con il mister e lo staff. Da Torre del Greco arriva la conferma che il Catanzaro si è assicurato il terzo posto perché il Bari perde 3-0. La conferma più inaspettata e importante arriva però dal “Partenio Lombardi” Avellino. Gli uomini di Braglia pareggiano con il Teramo 0-0 e sono raggiunti e superati al secondo posto dal Catanzaro grazie agli scontri diretti (3-1, 0-1). Ai giallorossi basterà battere il Monopoli nell’ultima di campionato domenica sera al “Ceravolo” chiudere dietro la Ternana.

Il Monopoli di Scienza arriverà a Catanzaro ormai salvo e senza alcuna ambizione di conquistare un posto utile per i playoff. Un motivo in più per tenere alta la guardia e la concentrazione. Il calcio è davvero strano e il Catanzaro di questa stagione ne è l’esempio lampante. Partiti a fari spenti e in sordina, i giallorossi hanno sorpreso tutti in positivo, smentendo tanti addetti ai lavori e tifosi che, forse troppo frettolosamente, avevano etichettato il Catanzaro come una comparsa. Cuore, motivazioni, orgoglio e appartenenza ma non solo. Questa squadra ha dimostrato anche di avere valori tecnici e tattici importanti.

Conquistare il secondo posto a questo punto è fondamentale. È vero che i playoff sono un campionato a parte (lo sappiamo bene), ma il Catanzaro avrebbe il vantaggio di giocare molte meno partite, di avere tre settimane di pausa per recuperare giocatori ed energie e per prepararsi agli spareggi. Arrivare secondi potrebbe essere determinante per coltivare un sogno che da oltre 15 anni manca alla città.

Lorenzo Costa

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