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Catanzaro battuto, Bari con un piede in B

Scritto da Redazione

Una magia di D’Errico spezza i sogni giallorossi. Ma squadra, tifoseria e proprietà sembrano mature per l’assalto alla B

Il Bari passa a Catanzaro, allunga a 10 punti di vantaggio e ha un piede e mezzo in B. Adesso i pugliesi dovranno amministrare il grande vantaggio acquisito nelle ultime sette partite, mentre per il Catanzaro inizia un campionato diverso, con l’obiettivo di centrare la migliore posizione in classifica per partire il più avanti possibile nei play-off.

Il pubblico delle grandi occasioni

Il big match della 31° giornata, attesissimo e decisivo, richiama sugli spalti del “Ceravolo” quasi 8.000 tifosi. Già da due ore prima dell’inizio della partita, l’attesa è palpabile e il piazzale dello stadio ribolle di passione, entusiasmo, cori e colori. Da Bari arrivano circa 500 tifosi, assiepati in curva “Mammì”. Alla fine saranno loro a festeggiare, con il presidente De Laurentiis che si unisce alla festa in mezzo al campo tenendo in mano una sciarpa della Reggina. Il colpo d’occhio all’ingresso delle squadre in campo è bellissimo, con la “Capraro” esaurita e colorata dagli Ultras come ai bei tempi.

Lo scontro decisivo

Il Bari arriva allo scontro diretto, forte di due risultati ottenuti in extremis nei derby contro Foggia e Francavilla. Il pari allo “Zaccheria” all’86esimo e il successo sul Francavilla in pieno recupero hanno restituito fiato e certezze alla squadra di Mignani. Il Catanzaro, invece, dopo le 7 vittorie in 8 partite, si è schiantato a Monopoli, proprio alla vigilia della sfida col Bari, ed è stato ricacciato a 7 punti di distacco. Per i giallorossi, a questo punto, solo una vittoria può riaprire il campionato, mentre i “galletti” hanno a disposizione due risultati su tre. Vivarini si affida all’undici che negli ultimi due mesi ha riportato il Catanzaro sotto. Ancora fuori Branduani e Rolando, giocano Nocchi e Bayeye. Il tecnico giallorosso recupera in extremis capitan Martinelli che peraltro giocherà solo 45 minuti, sostituito poi da Gatti. Nel Bari out Frattali, gioca Polverino in porta. A destra rientra Belli, dietro le punte c’è il ritorno di Ruben Botta a sostenere Antenucci e Cheddira.

Avvio barese

Pronti, via e il Bari gioca subito con personalità e qualità superiore. Il Catanzaro sembra imballato, quasi spaventato dalle ripartenze veloci dei pugliesi che saltano con fraseggi in velocità la pressione alta uomo contro uomo dei giallorossi. Dopo cinque minuti un’occasione clamorosa. Su calcio piazzato, la palla schizza verso Antenucci che tira a colpo sicuro ma Scognamillo salva con l’aiuto di un gomito che l’arbitro giudica attaccato al corpo. Il Catanzaro replica con Biasci, imbeccato da Cinelli: solo esterno della rete.

Botta e risposta

Dopo l’avvio difficile per i ragazzi di Vivarini, la partita è ora in equilibrio. A spezzarlo ci pensa Fazio che insacca in rete un angolo col contagiri di Vandeputte. 1-0 e “Capraro” in delirio che alza i decibel. È il 22esimo. Le due squadre cercano di sfruttare le corsie attaccando soprattutto sul lato sinistro che sembra quello più perforabile per entrambe le formazioni. Vandeputte arriva alla conclusione e Polverino para a terra.Passano otto minuti e il Bari in contropiede potrebbe pareggiare. D’Errico semina il panico, asfalta Bayeye e la mette in mezzo, Fazio devia e Antenucci tira a colpo sicuro, ma ancora Scognamillo ribatte miracolosamente. La palla arriva a Cheddira che si divora il tap-in e spedisce fuori. Ancora Cheddira ci prova qualche minuto dopo senza successo.  È l’antipasto del pari. Al 41′ l’episodio che cambia la partita: D’Errico, allontanandosi dall’area in posizione defilata, si lascia tamponare da Bayeye e vola per terra con esperienza accentuando la caduta. All’ingenuità grave del francese si aggiunge la manica larga dell’arbitro Feliciani che decreta  un rigore molto generoso. Antenucci buca Nocchi che aveva intuito la conclusione. È 1-1.

Il gol a freddo

Inizia il secondo tempo con Gatti al posto di Martinelli, mentre Mignani inserisce Mazzotta e Galano per Belli e Botta. Neanche il tempo di annotare i cambi e riprendere posto in tribuna che il Bari è in vantaggio. Azione veloce sulla destra, orchestrata dall’ex Maita, la palla arriva al centro per D’Errico che, dai 20 metri, inventa un gol pazzesco con un tiro a giro. A nulla servono l’interdizione di Sounas e il volo di Nocchi. Il Bari è in vantaggio. A questo punto inizia un’altra partita. Mignani per via di alcuni infortuni si sistema con un 3-5-2 e di fatto chiude ogni spazio al Catanzaro che trova gli spazi intasati. Il Bari si rintana nei suoi 35 metri e si prepara a pungere in ripartenza. Il Catanzaro, con pazienza, prova a costruire gioco ma adesso la gara è davvero in salita. Cheddira spreca subito in contropiede un tre contro due che poteva essere decisivo.

I cambi

Il Catanzaro ci prova con un tiro alto di Biasci, poi con Vandeputte che manda fuori un colpo di testa da ottima posizione su cross di Cinelli. Il belga ritenta anche al 60′ dal limite con un fendente forte e angolato, ma Polverino si salva con l’aiuto del palo. Lo stadio spinge, ma il Bari non soffre particolarmente. Il Catanzaro non riesce a trovare gli spazi giusti. Arrivano i cambi, molto tardi, che non sortiscono però l’effetto sperato. Carlini e Iemmello prima, poi Maldonado e in extremis Cianci per provare a riaprire la gara, con un assetto iper-offensivo che non paga. Il Bari controlla meglio a centrocampo, il Catanzaro non trova lo spiraglio giusto anche se la circolazione della palla con l’ingresso di Maldonado adesso è più fluida. I giallorossi reclamano per un fallo di mano in area che sembra involontario. Il pubblico protesta. Al 90′ l’ultima palla gol vera. Vandeputte calcia sulla barriera, la palla schizza verso Gatti che si gira e calcia sotto l’incrocio. Polverino salva ancora il pareggio e manda in paradiso i 500 tifosi baresi.

Pronti a ripartire

E adesso? Adesso il Catanzaro non ha il tempo di respirare. È già tempo di ripartire con il turno infrasettimanale di mercoledì a Messina. Servirà una grande prestazione per dimenticare le scorie fisiche e psicologiche della sfida col Bari e le due sconfitte consecutive. Anche i siciliani arrivano da due battute d’arresto contro Juve Stabia e Campobasso e si trovano invischiati nella lotta per evitare i play-out. Sarà un’altra battaglia. Il Catanzaro ha speso tanto nella rincorsa al Bari. Tanti giocatori sembrano un po’ affaticati perché hanno giocato sempre. Il rientro di Martinelli andrà dosato. Rischiarlo ieri è stata una follia. Rolando e Iemmello sono i due elementi da recuperare in vista dei play-off, mentre avrebbero bisogno di tirare un po’ il fiato i vari Sounas, Verna, Bayeye, Vazquez sempre impiegati nelle ultime partite.

Fiducia per il futuro

La sfida col Bari dev’essere un punto di ripartenza. Il Catanzaro se l’è giocata alla pari ed è uscito a testa altissima dal campo, battuto dagli episodi in una gara ben interpretata dalla squadra. Lo splendido pubblico del “Ceravolo” è un patrimonio che non va disperso in vista di questo finale di stagione che proporrà altre sfide e altre battaglie per entrare definitivamente nei piani nobili del campionato. La consapevolezza della propria forza e della crescita di squadra, ambiente e società può essere il miglior viatico in vista dei play-off e, se dovesse andar male, per tentare la scalata alla serie B nella prossima stagione. Mai come adesso il Catanzaro sembra pronto per il salto. Serve ancora qualche tassello in più. Ma dobbiamo crederci tutti: squadra, proprietà e tifoseria.

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Redazione

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4 Commenti

  • Cinelli via da Catanzaro
    Doveva essere la tua domenica, in queste partite si vede chi ha le palle o meno
    Maita ti ha surclassato, non puoi fare una partita buona e 5 no.

  • Purtroppo una squadra che ha ambizioni di promozione non può giocare senza attacco, basta pensare che, oltre al gol del difensore centrale Fazio, gli altri unici tiri in porta sono stati fatti da Vandeputte e da un altro difensore, Gatti!

    Gli attaccanti chi li ha visti?

    • Hai ragione Redfish, ma chi legge i nomi del nostro reparto d’attacco (Cianci, Iemmello, Vazquez, Biasci, Carlini) sicuramente non avrebbe MAI pensato che si va in gol con difficoltà senza nessuno di loro in doppia cifra e addirittura spesso sono difensori e centrocampisti a toglierci le castagne dal fuoco.

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