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Catanzaro Cavese 5-2 (Coppa Italia): l’analisi tecnico tattica

Scritto da Davide Greco

Nel primo match ufficiale fra le mura amiche, il Catanzaro di Auteri strapazza la Cavese in tutti i reparti. C’è qualcosa da correggere, ma la prestazione è positiva

La qualità dei singoli e la coralità della manovra hanno regalato un bel gioco fatto di triangolazioni nello stretto e veloci verticalizzazioni. Giannone, D’Ursi e soprattutto Ciccone hanno fatto un gran lavoro di movimento per tutta la gara, arretrando a ridosso della linea di centrocampo e agevolando la ripartenza della manovra, che ha giovato della tecnica di Maita e dell’incisività di Iuliano.

Iniziamo subito con il dire che su Maita sono piovute alcune critiche ingenerose, forse un retaggio del passato che resiste nei pensieri di molti tifosi nonostante la nostra bandiera abbia disputato una buona prova. Non tutti riescono ad apprezzare quel tipo di gioco fatto di rapidi passaggi nella propria trequarti che consentono alla squadra di avanzare di 10-15 metri, allargando di conseguenza il campo delle possibili soluzioni tattiche. Sicuramente meno appariscente di un gol in rovesciata, ma non per questo meno utile e funzionale alla manovra.

Il Catanzaro, quando riparte, è micidiale perché il fraseggio di Maita, Nicoletti e Pambianchi da una parte, nonché quello di Iuliano, Celiento e Statella dall’altra, innescano le giocate di D’Ursi e Giannone che hanno velocità e tecnica. In determinati frangenti (come sul risultato di 3-0) risulta addirittura superfluo pressare alto, meglio dunque risparmiare le forze e se questo comporta concedere un po’ di spazio agli avversari poco male. Le partite si giudicano nella loro totalità, non nei singoli frangenti.

I tre attaccanti si sono fatti trovare pronti e lucidi sulla trequarti con un ottimo fraseggio e accelerazioni repentine, che hanno dato sfogo all’azione offensiva in ampiezza. I pericoli sono arrivati da tutti i lati, ma è soprattutto per le vie centrali che i giallorossi hanno fatto la differenza costringendo la difesa avversaria ad affannose coperture.

La Cavese dal canto suo ha pagato l’iniziale scelta di alzare il baricentro facendo salire la linea difensiva. Mossa azzardata che molto presto si è rivelata un’arma a doppio taglio. Infatti, se nei primissimi minuti Fella e Rosafio sono stati imbeccati intelligentemente sulle corsie esterne, appena al quarto d’ora i giallorossi hanno aperto le danze grazie ad un’amnesia dei centrali Silvestri e Manetta, che nel tentativo di applicare il fuorigioco hanno lasciato una prateria a Ciccone.

Pochi minuti più tardi si è assistito ad un’azione in fotocopia che ha consentito il raddoppio, tutto troppo facile per la squadra di Auteri. Il Catanzaro è salito in cattedra controllando facilmente gli avversari e aggredendo tutte le zone del campo fino al terzo gol, nato da un felice disimpegno di Iuliano nella propria trequarti e concluso con appena due passaggi. Da manuale!

La caratteristica principale è quella di impostare la manovra in un fazzoletto di campo per poi attaccare lo spazio in velocità sulle corsie esterne portando fino a cinque giocatori sulla linea offensiva. Pochi i cross dal fondo, ancora meno i calci d’angolo.

Il Catanzaro cerca ripetutamente la percussione con una manovra avvolgente che lambisce l’area di rigore. Si parte dalle corsie esterne cercando il taglio in area oppure ci si accentra nel tentativo di verticalizzare sfruttando i movimenti senza palla dei compagni. Ma non è tutto oro quello che luccica.

Qualche nota stonata c’è, qualche meccanismo da registrare pure, qualche accortezza da prendere senza dubbio. L’azione del rigore e i due gol subiti sono molto indicativi di un assetto tattico che durante l’arco del campionato comporterà notevoli sofferenze.

Con la difesa a tre è quasi inevitabile trovarsi a corto di uomini in determinate situazioni. Basta un lancio lungo sull’esterno per tagliare fuori il centrocampista laterale e costringere i difensori ad allargare le maglie. Più semplicemente si può perdere un pallone a centrocampo e trovarsi in inferiorità numerica.

Complice la buona prova di Rosafio e Palomeque, chi ha sofferto maggiormente sono stati Nicoletti e Pambianchi. Il primo dal centrocampo in su diventa poco incisivo e viene conseguentemente cercato poco dai compagni, mentre il secondo ha sbagliato diversi appoggi in fase di ripartenza e in più nell’azione del rigore era completamente fuori posizione.

Il secondo gol subito è quasi da oratorio. Rimessa laterale, cross morbido poco fuori dall’area e Flores realizza comodamente. Certi svarioni difensivi non ce li possiamo permettere e di sicuro non ce la possiamo prendere con Statella che non è salito lasciando pertanto l’avversario in posizione di gioco valida.

Senza additare nessuno, si tratta semplicemente di situazioni da correggere come lo è stato proprio per Statella che era fra i più attesi per le sue cavalcate offensive, ma in attacco non si è visto. Probabilmente i segnali negativi della prima gara di Coppa a Pagani lo hanno indotto a giocare più arretrato cercando di consolidare l’intesa con Celiento.

In ogni caso, l’efficacia della manovra offensiva non ne ha risentito, ma in futuro difficilmente ci verranno regalati tre gol come è stato nel primo tempo contro la Cavese. Bisognerà avere l’aiuto di tutti, soprattutto sulle fasce, per bucare difese più arcigne di quella Cavese. Quindi a conti fatti c’è sicuramente da essere sereni e ottimisti, ma anche meno generosi.

Quando De Risio partirà titolare, sarà difficile scegliere tra Maita e Iuliano. Entrambi hanno fatto una buona prestazione prendendo in mano il centrocampo e smistando un gran numero di palloni con grande padronanza. I due centrocampisti centrali sono stati facilitati dal movimento di Ciccone che non si è fermato un attimo facendo continuamente su e giù per 60 metri di campo. Con un Ciccone cosi sarà dura per tutti guadagnarsi un posto da titolare.

Proprio la prestazione di Ciccone, e dunque la posizione occupata dall’attaccante centrale, ci induce a un’ultima considerazione che ha diviso i tifosi fino all’ultimo giorno di mercato: la mancata cessione di Infantino come conseguenza del mancato arrivo della prima punta.

A tal proposito, senza nulla togliere alle qualità di Infantino, è bene precisare che mister Auteri ama avere in squadra la figura del trequartista o del falso nueve, cioè quel tipo di giocatore che si porta dietro l’avversario rompendo gli schemi. Ciccone e Kanoute sono due seconde punte che sposano l’idea di gioco del mister più di quanto possa fare il classico centravanti.

La sensazione è che al Catanzaro di oggi non serva affatto un cecchino d’area, ma al contrario una pedina in grado di dare maggior equilibrio al reparto arretrato. Un giocatore in grado di tenere la difesa in linea e che sappia ragionare quando gli avversari si prodigano con il pressing alto.

(Foto di Romana Monteverde)

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Davide Greco

20 Commenti

  • La partita di ieri sarà anche non indicativa di quello che avverrà in campionato ma ieri ci siamo tutti divertiti. Potremo anche perderle le partite ma se continua così la squadra darà sempre spettacolo. Erano anni che non avvertivo il magone durante la partita: quante volte, l’anno scorso, andati in vantaggio si buttavano i remi in barca ed i nostri si difendevano con le gambe molli e tremolanti. E quanti magoni patiti da noi tifosi. La cosa più bella ieri è stata vedere la squadra (quasi) sempre attenta e determinata come se fosse sempre sullo 0-0. Grande Auteri e grande chi lo ha scelto

  • Le squadre forti vincono anche quando giocano malino vedi Juventus.
    Noi abbiamo giocato benino segnando 5 gol, la cosa mi fa ben sperare.
    Considerato che mancano alcuni titolari, a differenza di quanto pensavo qualche giorno fa, penso che a questa squadra manchi al massimo un giocatore.
    Ma la perfezione non esiste.
    FORZA CATANZARO!!!!

  • Scusate se torno sull’argomento ma abbiamo stravinto il sondaggio sul miglior mercato, siccome non credo che i tifosi delle altre squadre abbiano votato in massa il Catanzaro, ho avuto l’ulteriore conferma che i tifosi del Catanzaro sono fantastici.
    Spero che in futuro lo stadio si riempia 2700 domenica erano un po’ pochini considerato che era la prima partita con la squadra quasi al completo

  • Mi scusi Sig .Greco ma ha dimenticato un giocatore importante che fara’ sicuramente parlare di se fra qualche tempo perche’ mi sembra l’unico che per stazza fisica , carattere e qualita’ sara’ in grado di porre una diga a centrocampo. Mi riferisco a Eklu.

    • Eklu ho potuto apprezzarlo fin dal ritiro di Gubbio e ne ho più volte parlato bene con i colleghi. Credo sia uno dei talenti di maggior prospettiva dell’intera Lega Pro, però prima di esprimere un giudizio preferisco vederlo all’opera ancora un paio di partite e in condizioni tattiche più impegnative. Le qualità del ragazzo sono evidenti: il fisico spigoloso lo facilita nel recupero palla, i piedi buoni lo aiutano nella precisione del passaggio, infine la visione di gioco è davvero superiore alla media per la sua giovane età. Tuttavia queste buone qualità bisogna saperle esprimere anche in situazioni di maggior difficoltà e credo che per Eklu non mancheranno le occasioni di mettersi in mostra. L’unica nota negativa, se cosi si può dire, è legata al fatto che il cartellino appartiene alla Spal e il Catanzaro ha solo un’opzione per il secondo anno, Se il giovane dovesse esplodere sarà davvero complicato nel prossimo futuro discuterne l’acquisto. L’augurio personale è che la società giallorossa riesca ad anticipare i tempi acquisendo la proprietà del cartellino cosi da creare subito una base di giovanissimi che tornerà molto utile nel giro di due o tre anni. D’altronde l’esperienza di Riggio e Nicoletti qualcosa dovrebbe averla insegnata. Siamo passati dal quasi bruciare due giovani calciatori a trasformarli in due piccoli talenti che stanno crescendo e dimostrandosi più che funzionali alla causa giallorossa.

  • Si però, il mitico ceravolo ormai è troppo vetusto, sindaco se mai, fhoragabbu saliamo bisogna fare uno stadio bomboniera tipo quello di Frosinone, un pochino più capiente mica possiamo andare in Europa così che figura facciamo, col real, barca, psg, bisogna che ci vestiamo bene per andare alla festa, 🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣😭😭😭😭

  • Si scherza dai, ma il mio desiderio prima che il sommo mi prenda con se è proprio di vedere le aquile volare in giro per l’Europa, se ci è andato il Sassuolo perché non posso sognare?

  • sarò ripetitivo ma credo che la nostra forza sara’ proprio quella di non abbassare le guardia quando incontri squadre di basso livello ,,con le prime 3/4 i punti li divideremo sicuramente ,,,ma penso che a differenza di questi ultimi anni dove a settembre dopo la coppa l’entusiasmo era andato a puttane ,,quest anno al momento il settembre e’ meraviglioso ,,,questione stadio ,,,ho passato tutto sabato e domenica a postare foto sulle condizioni del campo di cosenza per prenderli per il culo visto la figura di merda che hanno fatto ahahah poi accendo la tv alle 17 e vedo un terreno bruciacchiato spazi dietro le curve inguardabili da una parte cemento dall’altra mezza erbe mezza terra e mi son detto bhe alla fine tanto meglio non stiamo ,,,si anche io sarei per un impianto stile frosinone e pensandoci bene con i tempi e i soldi spesi per quella palazzina di merda a quest ora l’ avevamo realizzato ,,,un abbraccio a tutti cari fratelli giallorossi

  • Ritengo molto appropriata l’analisi di Davide Greco in relazione a quanto visto sul campo. Io aggiungo alcune valutazioni da considerare :1)con questo atteggiamento tattico in fase offensiva ABITUIAMOCI… a vedere che quella che sarà esposta a maggiori rischi è la linea dei tre Difensori Centrali perché oltre al non immediato aiuto di almeno di uno dei due cc esterni è della poca interdizione dei CC… vedremo spesso degli 1 contro 1 con l’avversario molto pericolosi e con SITUAZIONI che di volta in volta non sono di facile lettura… 2)a quanto vedo negli allenamenti Auteri vuole dai difensori cc che si bloccano in linea fuori dall’area di rigore per non portare avversari dentro area di rigore facendo spesso il fuorigioco… (ed in questo caso bisogna che tutti i difendenti salgono e si allineano, basta un giocatore che non lo fa’e….. 3)leggo dei giudizi affrettati sui nostri difensori,penso che ancora Auteri non ha messo insieme la linea dei 3 titolari perché sta alternando… 4)ribadisco ancora una volta che Statella farà fatica a giocare in quel ruolo per caratteristiche… è soprattutto lui creerà scompensi a livello tattico in fase di non possesso… risultando poco lucido anche in fase offensiva… STATELLA È UN ATTACCANTE ESTERNO che si sta adattando….
    Buona giornata.

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