Catanzaro, la promessa di Corona

«Contro il Giulianova romperò finalmente il digiuno, basta con i pareggi»
da Gazzetta dello Sport

CATANZARO – Non c’è crisi di gioco ma di gol nel Catanzaro, che le sta tentando tutte per vincere, senza riuscirci. Sembra incredibile che, dopo un’altra gara caratterizzata da un incontrastato dominio, non sia stata prodotto un solo gol dai piedi dei vari Corona, Luiso, Biancone, Morello e Toledo. Alla continua ricerca dei 3 punti, il tecnico sta utilizzando l’ampia rosa dei suoi fucilieri, senza escludere nessuno. “E’ sempre difficile individuare ragioni, quando spiegazioni logiche non ce ne sono –commenta Giorgio Corona- Per quel che mi riguarda, sono lo stesso del girone d’andata e nulla è cambiato. Però, ora sta girando male. Forse, negli ultimi 30 metri dovremmo essere più cattivi. Ma è anche vero che, come accennavo, abbiamo, in quella zona del campo, la stessa rabbia di prima.” Poi, pensa alle ultime 2 gare e da solo commenta: “E’ veramente un peccato non avere sfruttato, come avremmo meritato, le 2 ultime trasferte. Sia a Crotone che a Fermo abbiamo dominato in maniera incontrastata, fermandoci sul pari. Saremmo potuti essere primi, mentre ci ritroviamo a 6 punti dalla vetta. Virtualmente, il distacco potrebbe essere di soli 3 punti, ma aspettiamo di giocarle queste prossime gare.” Dopo la parentesi di sconforto, Corona ritrova ottimismo e voglia di credere, lasciandosi andare ad un’insolita promessa: “Scrivete pure che, domenica prossima, Giorgio Corona segnerà un gol. Mi raccomando, voglio leggerlo, perchè sarà così. Non ho perso ancora le speranze d’arrivare primo e non potrei farlo, sino a quando la squadra si esprimerà a questi livelli e ci sarà la possibilità aritmetica.” Se il bomber rispetterà la sua promessa, interromperà il digiuno che dura da 4 turni, avendo realizzato l’ultima rete nella gara casalinga con il Foggia. Tutti d’accordo con lui i compagni, che paiono avviliti dagli strali di una sorte maligna. Anzi, da questo punto di vista, Braglia dovrà psicologicamente scuotere la squadra, che appare turbata dalla consecutiva beffa di Fermo. La nuova fiducia, fra l’altro, poggia sulle disponibilità di Ferrigno ed Ascoli, che hanno scontato le rispettive squalifiche, mentre non è ancora sicura quella degli infortunati Milone e Caterino. Anche Briano inizia a lamentarsi, sfoderando, nel corso della conversazione, la voglia di recuperare il terreno perduto: “Siamo reduci da 2 vittorie mancate. Come avvenuto a Crotone, anche a Fermo abbiamo dettato i tempi del gioco senza vincere. Sono molto rammaricato, perchè non sono cose che possano fare piacere. Addirittura, a Fermo, abbiamo imposto un dominio imbarazzante. Gli avversari non ci contengono e, per limitarci, devono allearsi con la fortuna. Pensavo che il gol potesse giungere da un momento all’altro. Non è che non si tiri nella porta avversaria, è solo che va male. Dobbiamo rassegnarci in fretta nel non essere riusciti a sfruttare la superiorità schiacciante, dimostrata in queste partite, ricordandoci che fanno parte già del passato. Se con la testa non usciamo subito dai campi di Crotone e Fermo, rischieremmo di compromettere anche il restante corso del campionato. Contro la causalità che ha deciso questi risultati, non c’è niente da fare.” Come le sua analisi, piace il modo di Briano di guardare avanti: “Bisogna proseguire, senza avvilirci. Sarebbe deleterio. Una squadra è buona, anche se possiede le risorse morali per reagire alla grande. Anzi, le avversità ci dovranno stimolare a fare ancor di più. Stiamo dimostrando d’essere più forti degli avversari, ma non basta. Dovremo, d’ora in poi, sfidare e battere anche la cattiva sorte.” Briano è, insieme a Dei e Pastore, il giocatore che ha disputato il maggior numero di gare (24), sostituito appena 2 volte per appena 15 minuti complessivi.

Fabio Blasco

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God

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