Catanzaro-Piacenza 1-3. Le pagelle

Non bastano ai giallorossi un ritrovato Carbone ed un bravo La Fortezza

PAGELLE CATANZARO-PIACENZA
di Paolo Carnuccio

CATANZARO (3-5-2)

1) LAFUENTI : Completamente inoperoso per tutto l’arco della partita incassa tre gol senza rendersene conto anche se nell’occasione del terzo le responsabilità sono pesantissime VOTO 4.5

2) DI LISO : Spinge con disinvoltura nel primo tempo non limitandosi a controllare il suo avversario, poi nella ripresa viene sostituito per scelta tattica ma la sua partita è sufficiente VOTO 6

3) LA FORTEZZA : Un vero gladiatore di centrocampo, lotta su ogni pallone, ringhia sull’avversario, recupera la sfera e la rilancia con precisione, il migliore del Catanzaro VOTO 7

5) AGNELLI : Non demerita, disputa una gara accorta in fase di circolazione della palla., un po’ meno per qual che riguarda la capacità di frapporsi tra le linee del Piacenza, comunque alla fine merita un buon voto VOTO 6.5

6) PASTORE : Non si rischia con Pastore in mezzo alla difesa a gestire ogni situazione pericolosa. E’ un punto di riferimento per i compagni perché infonde sicurezza e tranquillità. Non può nulla in occasione dei gol del Piacenza che non macchiano la sua ottima prestazione VOTO 7

7) DEI : Non è sempre preciso e puntuale negli interventi, quando si colloca a fianco a Pastore esce sempre bene con la palla al piede, coperto dalla presenza del compagno, quando invece deve prendere l’iniziativa allora spesso si fa trovare fuori posizione come in occasione del secondo gol della squadra emiliana VOTO 5.5

10) CARBONE : Bene, anzi benissimo nella prima mezz’ora di gara dove sigla un bel gol ed è pericoloso in più di un occasione, poi via via si spegne logicamente accusando fatica a causa di una non perfetta condizione atletica VOTO 6.5

19) PIEROTTI : Sulla fascia non corre molti pericoli anche a causa dell’inoffensività degli esterni del Piacenza, tuttavia Pierotti non è che sia in grande giornata e lo testimonia la miriade di passaggi sbagliati diventati preziosi assist per gli avversari VOTO 5

78) MORABITO : Più timoroso di Pierotti, interpreta male le consegne di mister Bolchi che per lui ha disegnato un ruolo di aiuto a centrocampo collocandolo proprio sulla linea mediana. Ed invece Morabito indietreggia fino ad appiattirsi con la difesa mettendo in difficoltà Agnelli e lasciando campo agli avversari VOTO 5.5

85) NOCERINO : Più presente nelle azioni rispetto alle partite precedenti, evidenzia miglioramenti sotto il profilo della continuità di gioco, lotta con grinta avanzando spesso il raggio di azione nella metà campo degli avversari con buoni risultati VOTO 6

99) MYRTAJ : Si vede che ha voglia di spaccare il modo e segnare un gol per la causa giallorosa ma non ci riesce pure entrando sempre nelle azioni pericolose e nelle manovre offensive, viene avvicendato con Corona nel secondo tempo quando ha bisogno di tirare il fiato VOTO 6.5

9) CORONA : Non ne combina una giusta, lento e prevedibile non c’è ancora sulle gambe e spreca malamente una buona occasione non passando la palla a ben tre compagni liberi VOTO 5

28) ROBERT : Il suo inserimento dà vivacità alla squadra anche se concretamente non apporta molti risultato, Robert ci mette tanto entusiasmo VOTO 6

31) ARCADIO: SENZA VOTO

MISTER BOLCHI : Fa scendere in campo una squadra che nel primo tempo letteralmente annichilisce il blasonato avversario togliendo spazi e giocate nella metà campo, inaridendo le fonti sulle fasce laterali, accompagnato il tutto da una difesa ermetica. Poi succede l’imponderabile, cioè il gol alla fine della prima frazione, ed ecco che il Catanzaro si ricorda di essere ultimo in classifica ed i suoi giocatori cominciano a darne dimostrazione commettendo errori madornali. Ingiusto il risultato per un Piacenza che senza tirare una volta in porta ringrazia dei regali e porta a casa tre punti che probabilmente non gli servono a nulla VOTO 6.5

PIACENZA (4-2-3-1)

1) ORLANDONI : Non può prendere il tiro di Carbone perché angolatissimo, si oppone con altri interventi alle incursioni del Catanzaro VOTO 6

5) LUISI : Tenta di cucire il gioco del Piacenza ma non ci riesce perché viene preso in inferiorità numerica, i risultati sono molto scarsi VOTO 5

6) OLIVI : Uno dei due centrali di difesa se la cava bene quando viene affrontato dall’esterno, invece nell’uno contro uno centrale è sistematicamente saltato VOTO 6

7) PATRASCU : Più dinamico di Luisi ed anche più preciso, si impegna distribuire il pallone ma gli esterni non lo seguono molto VOTO 5.5

11) MASIELLO : Merita subito l’espulsione per un ceffone a LaFortezza nel primo tempo, è molto intraprendente e veloce nelle giocate, fortunato in occasione del gol, poi alla distanza cala fisicamente VOTO 6.5

14) CAMPAGNARO : Altro centrale difensivo, nelle palle alte è in evidente difficoltà, non accorcia quasi mai lo spazio e lascia troppo campo agli attaccanti del Catanzaro VOTO 5.5

17) LUCENTI : Inesistente o quasi per tutto il primo tempo si fa notare per qualche spunto nella ripresa con il punteggio già acquisito: un pò troppo facile VOTO 5.5

18) DEGANO : Schierato come vertice centrale dei tre alle spalle dell’unica punta Beghetto, non contribuisce minimamente alla manovra del Piacenza tanto da risultare il peggiore dei suoi VOTO 4.5

80) BOCCHETTI : Ordinaria amministrazione sulla fascia laterale senza infamia e senza lode badando più alla copertura che all’offensiva VOTO 6

83) SARDO : Preoccupatissimo di recuperare sempre la posizione gioca con tensione e qualche volta ciò gli tira un brutto scherzo poiché commette errori grossolani dando il via alle azioni del Catanzaro VOTO 5.5

90) BEGHETTO : Appesantito, quasi con la pancia, riesce a siglare il gol del due a uno, con delle carambole fortunosissime dopo aver tirato in faccia a Lafuenti. Questa è l’unica azione di nota per Beghetto che prende un voto sufficiente solo per il gol VOTO 6

9) PEPE : Gettato nella mischia non in buone condizioni fisiche è bravissimo ad approfittare subito dell’errore di Lafuenti e chiudere la gara VOTO 6.5

3) RADICE: SENZA VOTO

19) D?ANNA: SENZA VOTO

MISTER IACHINI: Il modulo tattico utilizzato del Piacenza è semplicemente un suicidio perché agevola tantissimo il Catanzaro in quanto regala la superiorità numerica a centrocampo presentando due esterni e soprattutto il centrale (Degano) incapaci di sostenere la manovra non collocandosi nella posizione corretta. Iachini non si rende conto di ciò ma riesce a vincere la partita, così come quella dell’andata, grazie alla dea bendata e al suo preparatore atletico per la condizione fisica dei suoi, confermando di essere un allenatore più fortunato che bravo oltre che una simpaticissima controfigura quando si lascia sistematicamente andare ad atteggiamenti folcloristici durante l’andamento della gara. VOTO 5

ARBITRO SIG. CASTELLANI : Non dimenticando il rigore fantasma inventato ad Empoli, il Sig. Castellani arbitra con la consueta sufficienza ammonendo qua e là con disinvoltura e mai con la dovuta precisione non commettendo errori gravi solo perché dopo l’uno due del Piacenza nel secondo tempo a partita praticamente finisce VOTO 5.5

di Paolo Carnuccio

Autore

God

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