Catanzaro News La Striscia

Catanzaro, un altro passo verso la serie B

Scritto da Francesco Panza

Finisce in parità il derby a Crotone. Verna riacciuffa i rossoblu e in città inizia una festa lunga tutta la notte

Finisce 1-1 il tanto atteso derby di Crotone. Il Catanzaro raccoglie un punto che tiene a distanza di sicurezza i rossoblu e avvicina i giallorossi all’obiettivo serie B.

Il fattore “Scida”

È la 31esima giornata del torneo di serie C. Crotone e Catanzaro si ritrovano per il Monday Night, con diretta Rai Sport. Le due squadre più forti del campionato, distanziate però da ben quattordici punti, vogliono regalare spettacolo. Il Crotone ha bisogno di ritrovare la vittoria e regalare una gioia ai proprio tifosi. Il Catanzaro vuole dimostrare che l’enorme vantaggio maturato nel corso del torneo è strameritato. Il fattore campo stavolta è un vantaggio ancora più pesante per i padroni di casa, visto il divieto di trasferta imposto dal prefetto ai catanzaresi. La squadra di Vivarini sulla carta è sola contro tutti. In alcuni momenti della partita, però, si percepisce la presenza in tribuna di alcuni tifosi ospiti, in uno “Scida” totalmente rossoblu che, alla fine, conterà circa 6mila spettatori.

Formazioni quasi a specchio

Che sarà una battaglia lo si percepisce subito, quando i calciatori giallorossi entrano in campo per il riscaldamento. Cori di scherno per squadra e staff catanzarese sono il preludio della sfida in campo. Il Catanzaro si presenta con una maglia grigia e bordi verde smeraldo che sarà poi messa in vendita in un’asta di beneficienza per le famiglie dei migranti, vittime del naufragio di Steccato di Cutro. Il minuto di raccoglimento è accolto con un rigoroso silenzio dai presenti. Zauli cambia modulo per affrontare al meglio la capolista. Il suo 3-4-2-1 ha lo scopo d’infoltire il centrocampo e pressare i portatori di palla catanzarese sin dalla propria area di rigore. Vivarini, che recupera Martinelli, conferma il 3-4-1-2 che ha dominato il campionato e impartito vere e proprie lezioni di calcio a qualsiasi avversario.

Aggressione sui portatori di palla

I primi minuti confermano la difficoltà della partita e l’aggressione asfissiante sui portatori di palla catanzarese. D’Errico fra le linee dimostra la sua pericolosità fino a quando Martinelli e compagni, supportati dalla linea mediana, non trovano le misure. Un suo guizzo sulla trequarti lo porta a un tiro che Brighenti in scivolata devia in angolo. Siamo al sesto minuto e il primo squillo è di marca pitagorica. Il pressing del Crotone per soffocare la manovra catanzarese sin dal nascere è continuo. Ne è prova un fallaccio di Tribuzzi su Situm, non sanzionato col cartellino dall’arbitro, che dirigerà comunque la gara molto bene e “all’inglese”.

Il Catanzaro si riassesta

Man mano che passano i minuti i giallorossi iniziano a trovare le giuste misure, migliorano la fase di possesso e, quando riescono a manovrare occupando tutte le zone del campo, il palleggio è superlativo.  Vivarini dalla panchina invita i suoi ragazzi a non affrettare le giocate e ad avere pazienza. La pressione del Catanzaro con la manovra più fluida è adesso costante: cinque angoli consecutivi sotto la curva Sud mettono in difficoltà i rossoblu. La capolista dimostra tutta la sua pericolosità, soprattutto quando riesce a saltare con scambi rapidi la prima pressione. Biasci dalla sinistra dribbla Mogos e calcia di destro di poco alto sulla traversa. La risposta del Crotone è un tiro di Chiricò che non impensierisce Fulignati. Ancora pochi minuti e i giallorossi ripartono in maniera fulminea. Dini deve volare per respingere la conclusione di Vandeputte. Sull’angolo seguente, un altro brivido per i tifosi crotonesi che guardano il colpo di testa di Brighenti lambire il palo a portiere battuto. Un tiro dal limite di Iemmello, da buona posizione che non trova l’angolo per impensierire Dini e una rete di testa annullata a Tribuzi per un fuorigioco chilometrico sono le azioni che chiudono il primo tempo. Un primo tempo intenso che termina in parità, ma contando le occasioni da rete  a recriminare è il Catanzaro.

Ripartenze giallorosse

La ripresa inizia senza cambi. Fulignati prende posto fra i pali sotto la curva Sud ed è subissato di fischi; piovono anche svariati oggetti in campo. I tifosi crotonesi dimostrano di non avere buona memoria e di essere poco riconoscenti verso il portiere giallorosso (empolese di nascita e di fede calcistica). Fulignati, la sera del 28 maggio 2017, in un Palermo-Empoli di serie A vestiva la casacca rosanero. Con le sue prodezze, dimostrando professionalità e correttezza, regalò a suon di parate, contro la squadra della sua città, una salvezza insperata proprio al Crotone, a sua volta vincente in casa. Il Crotone vorrebbe accerchiare i giallorossi nella propria area. Ma nei primi dieci minuti della ripresa è Vandeputte per due volte, servito prima da Biasci e poi da Iemmello, a sfiorare il vantaggio con due micidiali ripartenze. La prima conclusione di destro, a tu per tu con Dini, si stampa sulla traversa. La seconda sempre di destro è simile alla prima e sfiora l’incrocio alla sinistra di Dini che nulla avrebbe potuto fare.

Crotone avanti

“Gol mancato (due per la verità), goal subito” continua a essere una regola non scritta del calcio. Micidiale anche a Crotone. Fulignati, di solito perfetto coi piedi nella costruzione dal basso, sbaglia nel servire corto Scognamillo, il quale per evitare un possibile contatto da rigore, lascia andare Chiricò. L’esterno crotonese serve bene Mogos che arriva dalla destra in sovrapposizione e con un tiro potente dal basso verso l’alto spezza l’equilibrio e porta in vantaggio il Crotone. Sono passati dieci minuti dalla ripresa. Lo “Scida” esplode per la gioia. I successivi dieci minuti sono di marca rossoblu. Il Crotone vorrebbe chiudere la gara e, sulle ali dell’entusiasmo, occupa la metà campo avversaria. È l’unico momento di difficoltà per il Catanzaro che, pur non rischiando nulla, ha difficoltà a manovrare.

L’urlo di Verna

Pontisso per Ghion e Brignola per Situm sono i primi cambi di Vivarini. Il Catanzaro rialza la testa. Pontisso si prende la scena nel mezzo e Brignola sulla destra è una spina nel fianco per i lenti difensori crotonesi. Al 72′ il Catanzaro fa il Catanzaro e si regala un’azione bellissima per la rete del pari. La manovra si sviluppa a un tocco, la palla passa fra i piedi di Martinelli, Pontisso, Vandeputte e Iemmello. Il bomber con un tocco perfetto aggiusta un pallone invitante per Verna che arriva alla conclusione di destro dai venti metri. Dini vola sulla sua sinistra ma il tiro del centrocampista giallorosso è perfetto. Palla all’angolino e “Scida” gelato.

Catanzaro in controllo

Il Catanzaro non ha più intenzione di soffrire. Vivarini chiama fuori Sounas e con Curcio, Brignola, Iemmello, Vandeputte e Biasci vorrebbe provare a vincere. I difensori alzano il baricentro. Al minuto ottantuno Scognamillo penetra dalla sinistra e, dopo un dribbling in piena area, serve un pallone d’oro a Brignola che anticipa tutti ma non trova la porta. È l’ultima occasione di una partita combattuta. Entreranno poi Tentardini per Biasci e Cianci per Iemmello, mentre sulla sponda crotonese c’è spazio per un nervosissimo Kargbo, per Pannitteri, Giron e l’ex D’Ursi (l’altro ex Branduani  siede in panchina). Non accadrà più nulla: dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio.

Via alla festa

Il Crotone raccoglie i suoi meritati applausi per aver tenuto testa, almeno in questi novanta minuti, alla squadra che ha dominato il campionato. Ma la vera festa è giallorossa. In campo l’abituale capannello con tutti i componenti che gridano “Serie B, Serie B”. Non c’è ancora la matematica certezza, ma l’obiettivo adesso è davvero a un passo. C’è solo da scegliere la data in cui festeggiare. Tutti i componenti della truppa giallorossa, tra i fischi dei sostenitori di casa, vanno a salutare simbolicamente il settore ospiti dove avrebbero dovuto esserci i tifosi catanzaresi che festeggiano la squadra per tutta la notte lungo la statale 106 e in città. Non ci sono. Ma dalla lontana America, dalla Germania in poi, si festeggia. E dal Baraccone al mare sorride una bandiera.

Autore

Francesco Panza

4 Commenti

  • Un Catanzaro non bello e cinico come al solito ma con tante attenuanti . Qualche errore di troppo soprattutto verso la porta avversaria ha fatto intuire che non sarebbe stato come le altre volte in cui ha dominato l’avversario anche contro un trascendentale Crotone a cui insolitamente abbiamo concesso qualche spazio in piu’ specie a centrocampo . Naturalmente con questa quasi abissale distanza in classifica e’ stato meglio dosare anche le energie in vista dell’altra partita che si giochera’ fra tre giorni comunque un ulteriore passo verso l’agognata serie B.

  • Voglio pensare che il Principe delle Calabrie, U.S. CATANZARO 1929, non abbia voluto umiliare oltremodo i parenti di periferia. Quella scelta di pallonetto, poi terminato sulla traversa, da parte di Vandeputte sarebbe stata molto più mortifera convertirla in un tiro spaccadenti su Dini. Jari ha preferito la soluzione più scomoda e non è stato fortunato. Il nostro centrocampo ha avuto il freno a mano tirato più del dovuto ma non importa……SONO ORGOGLIOSO di loro per quanto stanno facendo. I numeri stagionali parlano chiaro: DOMINIO!
    L’azione del loro gol è stato un palese regalo della nostra difesa. Pure i misters di squadre amatoriali proibiscono di effettuare passaggi orizzontali nella propria area se si è marcati.
    Il Catanzaro, ieri sera, non ha mai sofferto.

    Ora portatemi un carrello di pezzotti, un torrone mandorlato e una vasca di Brasilena.

Scrivi un commento