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Catanzaro, un passo indietro

Sconfitta per i giallorossi nell’amichevole con il Rende terminata 0-1. Gioco praticamente inesistente. Braglia in conferenza stampa bacchetta i suoi

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Marcatori:
28’ pt Orlando.
Catanzaro: Gentili (1’ st Di Muro), Milone, Caterino
(47’ st Vatalaro), Ciardiello (1’ st Zappella), Pastore, Ascoli
(14’ st Rovrena), Toledo (1’ st Machado), Ferrigno (23’ st
Morelli), Corona, Ambrosino, Gilgio (19’ st Longo). All. Braglia. A
disposizione: Cunzi.

Rende: Fresta (1’ st Carino), Melfi (14’ st Siciliano),
Montano (1’ st Pianese), Toscano (48’ st Perrotta), Caridi, Moschella,
Occhiuzzi, Orlando (35’ pt Scalzo), Trocini, Porchia, Visciglia (39’
st Giustiniano. All. Giugno. A disposizione: Maniero.
Arbitro: Tavella di Taurianova. Assistenti:
Bilotta e Geranio di Vibo Valentia.
Angoli: 10 a 1 per il Catanzaro.
Note: pioggia nel primo tempo. 1600 spettatori circa.

CATANZARO
– Il Catanzaro sembra quasi aver intrapreso una involuzione riuscendo
a cancellare quanto di buono aveva fatto vedere nell’amichevole contro
la Vibonese. È questo il resoconto della sfida di oggi pomeriggio che
ha visto affrontarsi i giallorossi di Braglia e gli agguerriti ragazzi del Rende,
squadra neo-promossa in CND. Il giudizio che ne scaturisce non dipende dal risultato
della gara, terminata per 1 a 0 in favore del club cosentino, ma è dettato
dallo scarso gioco che gli undici in campo hanno offerto al numeroso pubblico
accorso allo stadio “Ceravolo”. Si può essere d’accordo
sul fatto che la preparazione in corso pesi molto sulla rendita della squadra,
ma dover applaudire esclusivamente alle giocate del Rende diventa quasi insopportabile
per un tifoso giallorosso anche se ancor si tratta di calcio d’agosto.
Domenica però, contro la Cavese si farà già sul serio;
inizia la Coppa Italia e figuracce del genere difficilmente saranno accettate
dai tifosi delle Aquile.
In un primo tempo caratterizzato da una pioggerellina “stile inglese”
la squadra giallorossa è scesa in campo con Gentili tra i pali, una linea
difensiva a 4 composta da Milone, Ciardiello, Pastore e Caterino, centrocampo
a 4 dove hanno agito Ferrigno, Ambrosino, Ascoli e Toledo ed una coppia d’attacco
formata da Corona e Giglio. Durante i 90 minuti di gioco, però, il pubblico
presente avrà notato la continua metaforfosi del modulo tattico, trasformato
da Braglia a volte in 3-4-3, altre in 4-4-2 passando per il 4-3-3 e addirittura
per il 4-2-4.
Parliamo della cronaca. Al 12’ è Ferrigno in mischia a tentare
la deviazione vincente, il gioco però era già fermo. Due minuti
più tardi il Rende è uscito dalla sua tana ed ha iniziato a mettere
paura ai giallorossi con un bel tiro di Visciglia deviato in angolo da Gentili.
Al 16’ c’ha provato Corona con un rasoterra insidiosissimo respinto
bene da Fresta. Al 20’ è ancora Rende: tiro acrobatico di Orlando
che però non centra la porta. Al 27’ il Catanzaro potrebbe essere
in vantaggio: Corona raccoglie una palla in area e al volo trafigge l’estremo
difensore del Rende. Il sig. Tavella annulla per fuorigioco. Il gol partita
arriva invece un minuto più avanti. Caterino perde palla in zona difensiva
e dopo un passaggio incredibile che ha attraversato tutta l’area di rigore,
Orlando ha insaccato facilmente. Ultima azione degna di nota della prima frazione
è un tiro debole di Giglio al 29’.
Nella ripresa qualcuno pensa ad una riscossa che però non arriva. Già
al 10’, infatti, è Di Muro a salvare la propria squadra da un gran
tiro di Trocini. Il Catanzaro c’ha provato al 12’ con Corona e al
20’ con Machado, entrambe le conclusioni sono state ben respinte dal portiere
Carino.
Ultimo sussulto dei giallorossi un colpo di testa di Zappella al 25’ terminato
di poco a lato. In conferenza stampa durissimo Piero Braglia che non ha giustificato
la figuraccia dei suoi giocatori: «Per quanto riguarda il lato tecnico
– ha detto il trainer – è meglio lasciar perdere e non
parlarne neanche. Non c’è proprio nulla da poter commentare. Quella
che oggi avete visto in campo è praticamente la squadra dello scorso
anno e in questo stato non andiamo da nessuna parte. L’unica cosa che
mi risolleva è che so che la società si sta muovendo per piazzare importanti
colpi di mercato. Con la Cavese non so ancora chi scenderà in campo né
che modulo utilizzerò. L’unico che giocherà di sicuro sarà
Zappella: il solo che oggi mi ha dato qualche soddisfazione per gioco e soprattutto
per carattere».

Mas.
Raf.

Autore

Massimiliano Raffaele

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