Catanzaro-Verona 0-0: la cronaca

I giallorossi premono alla ricerca del gol, ma la porta di Pegolo sembra stregata. Contro gli scaligeri finisce a reti bianche.

CATANZARO – Un Catanzaro sciupone regala i due punti al Verona (che incassa e ringrazia) e non migliora più di tanto la sua delicata situazione di classifica.
Dopo un primo tempo quasi perfetto, in cui è mancato solo il gol, le Aquile hanno allentato (forse per troppa stanchezza) la pressione nella ripresa e non sono riusciti a sfondare la difesa scaligera, guidata dall’ottimo duo Comazzi-Gladstone.

Giornata speciale per Giorgio Corona, che raggiunge contro il Verona la presenza numero 100 con la maglia giallorossa. Il bomber di Cinisi prima del match viene premiato dal Presidente Colao con una targa.

Ricordiamo che la gara di recupero contro gli scaligeri è entrata di diritto nella storia del calcio italiano poiché per la prima volta nel Bel Paese è stata applicata la cosiddetta “regola spagnola”: si riprende dal minuto di sospensione della gara precedentemente rinviata e dal punto del campo in cui è stata sospesa (in pratica dalla linea mediana). Inoltre i giocatori di entrambe le squadre che all’epoca non erano stati tesserati, non possono prender parte all’incontro. Per questo motivo i vari Lekè e Nelinho da una parte e Davies e Cutolo dall’altra sono stati costretti a seguire l’incontro dalla Tribuna.
Al posto del forte centrale ghanese, Giordano punta sull’esperienza e sui muscoli di Venturelli, mentre per Pellicori, che è tornato disponibile dopo la riduzione della squalifica da parte della CAF, è solo panchina. A difendere la porta giallorossa c’è Anania e non Belardi, colpito improvvisamente da un attacco febbrile, che lo ha costretto a saltare l’incontro contro i veneti.

Dall’altra parte Ficcadenti propone in avanti il fantasista Adailton e il francese Rantier a supporto dell’enfant prodige Iunco.
Partenza a razzo dei giallorossi contro un Verona non certo trascendentale che, per quello che si è visto in campo, è sceso sui Tre Colli con il chiaro intento di portar via un punto.
Al 3’ (ops al 7’) punizione di Giannone che scodella al centro per la testa di Corona che fallisce incredibilmente da pochi passi. Pochi minuti dopo i due riescono a confezionare anche un gol, che però l’assistente 2 del signor Mazzoleni annulla per un fuorigioco che sinceramente in pochi hanno visto. Catanzaro molto pericoloso ancora con Corona, che riceve un cross dalla sinistra ma ancora fallisce da due passi. Al 26’ il Verona sfiora il vantaggio, in quella che forse è stata l’unica vera occasione da gol della sua partita, con un errore madornale di Gissi che consegna il pallone ad Adailton che cede a sua volta a Rantier, che da pochi passi calcia a botta sicura, con il pallone che si infrange sul palo. Tre minuti dopo risponde il Catanzaro con un tiro di poco a lato di Greco che riceve da Vanin, si libera abilmente dalla morsa di Comazzi e calcia a giro dall’interno dell’area di rigore, trovando una vistosa deviazione (tra l’altro non vista dall’arbitro e dai suoi assistenti) di un difensore scaligero che alla fine è risultata decisiva. Proprio allo scadere Corona mette dentro, Greco colpisce al volo e sfera che termina di poco fuori.

Nella ripresa è sempre il Catanzaro a fare la partita, anche se la stanchezza si fa sentire nelle gambe di Ferrigno e compagni, e il Verona comincia a prendere confidenza e ad affacciarsi con un pò più di convinzione dalle parti di Anania. Al 63’ fa il suo esordio in maglia giallorossa Pellicori che prende il posto di Vanin. Al ventesimo il Verona si affaccia in avanti con Adailton il cui tiro termina a lato. Partita che comunque prende i binari dell’equilibrio dopo il miracolo di Pegolo su una sventola di Giannone (sostituito pochi istanti dopo da De Simone). Nel Verona invece entra Mancinelli per Iunco e proprio il nuovo entrato subisce all’88’ un fallo da tergo da parte di Ceccarelli che si becca giustamente il rosso diretto e lascia la sua squadra in dieci. Entra Urbano per Ferrigno, ma il forcing giallorosso è fiacco e non produce effetti, se non che nel finale Corona tenta il tiro al volo a due passi da Pegolo, ma l’intervento in due tempi dell’estremo difensore scaligero strizza in gola l’urlo dei tifosi giallorossi, che comunque applaudono convinti Corona e compagni al fischio finale del signor Mazzoleni.

Pier Santo Gallo

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Pier Santo Gallo

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