Catanzaronelcuore replica ad Abramo: “Politica locale: Opportunismo vs Dignità”

Lettera aperta dell’associazione al Sindaco: ti contestiamo pure “l’esserti scelto, fra i tuoi consiglieri comunali, un pessimo suggeritore personale il quale risulta essere assai mediocre, completamente inaffidabile, politicamente instabile

Caro Sindaco,

a ragion veduta ti abbiamo contestato, ma non solo a te, di essere completamente subalterno alle deleterie posizioni di Scopelliti. L’attacco offensivo che rivolgi alla nostra sigla ci costringe a replicarti su un terreno che usualmente noi non calchiamo; tuttavia, adattandoci, lo facciamo contestandoti un’altra cosa: l’esserti scelto, fra i tuoi consiglieri comunali, un pessimo suggeritore personale il quale risulta essere assai mediocre, completamente inaffidabile, politicamente instabile. A fronte di ben motivate argomentazioni che in queste settimane stiamo portando a conoscenza dell’opinione pubblica, non puoi eludere le nostre domande – che sottendono questioni cruciali riguardanti lo sviluppo del territorio – affermando banalmente che è importante creare un ottimo rapporto col governatore regionale. Questo è chiaro. E sarebbe anche giovevole per la nostra città se solo Beppe Scopelliti svolgesse correttamente il suo ruolo politico a servizio dell’intera regione. I fatti parlano però di un governatore che fin dai tempi in cui era sindaco di Reggio ha ostacolato Catanzaro trascinandola nei tribunali per arraffarle quanto più possibile ruoli e funzioni tipicamente spettanti ai capoluoghi, ma che il “nostro” rivendicava per la sua città. Ricordiamo agli smemorati che stiamo parlando di colui il quale lottò per scipparci la Direzione Regionale del Lavoro; lo stesso che pochi anni fa trascinò il Comune di Catanzaro in tribunale per scippargli la Direzione delle Dogane; lo stesso che volò a Roma per protestare contro l’ubicazione del Competence Center a Catanzaro; lo stesso che – esattamente un anno fa – annunciava un Piano per il Sud che destinava 320 milioni per la riqualificazione urbana di Reggio e soltanto miseri 20 milioni per Catanzaro; lo stesso che nulla ha fatto per la Scuola di Magistratura, né per le scuole specialistiche di Medicina; lo stesso che ha messo in atto un riordino sanitario in cui ci cancella la Cardiologia interventistica, sopprime la Cardiologia riabilitativa della Mater Domini, danneggia l’U.O. di Epatologia, toglie posti leggo al Pugliese-Ciaccio; lo stesso che sta facendo i salti mortali per dirottare Cardiochirurgia da Catanzaro a Reggio; lo stesso che fa spendere alla Regione 54.000 euro annui, per sei anni, per fittare un immobile nel centro di Reggio di proprietà della signora Sarlo (moglie del giudice Giglio, attualmente in carcere in seguito alle operazioni anti-ndrangheta condotte da Ilda Boccassini che, fra l’altro, portarono all’arresto anche del consigliere regionale Franco Morelli, già da altri definito “uomo di Scopelliti”) il tutto finalizzato a insediare a Reggio l’Ufficio del Dissesto Idrogeologico che attualmente si trova a Catanzaro. Lo stesso che organizza Giunte e incontri istituzionali di valenza nazionale fuori dal capoluogo; lo stesso che sta depotenziando lo scalo aeroportuale di Lamezia pur di salvare quello asfittico dello Stretto. Ma soprattutto, lo stesso che testualmente affermò di accettare la candidatura alla Presidenza della Regione “solo se ciò avesse dato un beneficio alla sua Reggio”. Salvo, oggi, lavorare per le prossime politiche, prefigurandosi così uno schettiniano abbandono della nave regionale per salpare su quella del Parlamento che può consentirgli una navigazione “immune” dai pericoli del mare nostrum.

Caro Abramo, si diano le risposte a queste nostre dettagliatissime osservazioni!

La verità è che dalla promozione turistica ai grossi eventi, dall’Università alla Sanità, passando per il comporto dei trasporti e dell’istruzione, il signor governatore delle Calabrie ha di fatto cancellato il capoluogo di regione. A cui riserva sempre le briciole di ogni finanziamento.

Dunque, caro Sindaco, le nostre rimostranze sarebbero campate in aria? Come campata in aria sarebbe l’accusa di subalternità a Scopelliti che rivolgiamo a te – oggi ancora più convintamente – e a gran parte della classe politica catanzarese?

 Conveniamo con te solo quando denunci il danno generato dai campanilismi: è infatti per il medesimo motivo che riteniamo dannosa l’azione assai campanilistica di Scopelliti!

Il nostro movimento guarda allo sviluppo della città senza farsi condizionare dalle sirene del potere. Cosa sconosciuta a quei soggetti che purtroppo hanno immeritatamente transitato nel nostro sodalizio giusto il tempo di crearsi un improbabile buon nome da spendere, per ambizioni esclusivamente personali, nelle varie campagne elettorali: ieri di qua, oggi di là, svoltando un po’ a destra, quindi subito a sinistra, poi ancora di qua, quindi nuovamente di là, tra incroci pericolosi e semafori rossi non rispettati, ieri sparlando di quello stesso Scopelliti al cui cospetto oggi si offre un gesto ruffiano sedendo nella prima fila della sua convention lametina. Ieri sparlando e buttando fango su Abramo (magari utilizzando la sigla di Fare Verde), oggi alleando visi per convenienza. Ieri attaccando l’adesivo pro-Loiero sulla propria autovettura, oggi denigrandolo. Ieri esaltando l’ex sindaco Olivo, oggi accusandolo. Per approdare infine prima nella lista Traversa, poi in quella di Abramo, e poi…già e poi? Chi vivrà vedra!

 

Caro Sindaco, fai una magra figura mostrando sufficienza nei confronti di chi, come il nostro movimento, ragiona genuinamente di politica. Piuttosto, stai in guardia dal tuo attuale suggeritore, ieri tuo acerrimo nemico, oggi tuo apparente alleato: sappi discernere quanta “affidabilità” si celi dietro il trasformismo di taluni oscuri personaggi. E’ un consiglio che ti offriamo disinteressatamente perché riteniamo che la politica debba escludere opportunisti come ce n’è tanti. Anzi troppi.

Noi siamo per una politica fatta di coerenza e dignità. Ciò che manca a Catanzaro. Ciò che determina la nostra rabbia civile. Ciò che ci farà sempre essere quei dignitosi “superstiti” che dicono la loro e che la lingua la usano solo per parlare, senza protenderla oltre!

Autore

Salvatore Ferragina

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