Avversario di turno Catanzaro News

Cittadella, un avversario intenso e aggressivo per il Catanzaro

Scritto da Emanuele Mongiardo

Dopo le partite contro due squadre che, ai nastri di partenza, erano indicate nel novero delle favorite per la promozione, il Catanzaro si prepara ad accogliere il Cittadella nel turno infrasettimanale. I veneti non avranno il blasone di Parma e Bari, tuttavia si tratta di una delle squadre più interessanti della Serie B dal punto di vista tattico, con caratteristiche in grado di far male a qualunque avversario.

La squadra di Gorini è ormai un’habitué della categoria e negli anni ha saputo sorprendere. Nella sua storia recente, in ben due occasioni il Cittadella ha raggiunto la finale dei playoff e ha sfiorato la Serie A. La prima volta risale al 2016/17. L’allenatore era Venturato e i suoi ragazzi incontrarono l’Hellas Verona di Fabio Pecchia nella doppia sfida per la Serie A. Il sogno sembrava a portata di mano dopo la vittoria per 2-0 nella gara d’andata. Al ritorno al Bentegodi, però, gli scaligeri si dimostrarono superiori e ribaltano il risultato con un netto 3-0. La seconda volta, invece, è datata 2021. L’avversario, ancora una volta, era una squadra loro corregionale, il Venezia di Paolo Zanetti. La vittoria dei lagunari per 1-0 all’andata e il pareggio del ritorno sancirono la seconda sconfitta in finale del Cittadella. Insomma, il prossimo avversario del Catanzaro è un’altra squadra con un rapporto complicato con i playoff.

Lo scorso anno i veneti sono riusciti a evitare i playout ma non hanno vissuto una stagione brillante. In compenso, sono riusciti a mettere in mostra giocatori interessanti come Crociata e Antonucci, il primo specialista dei calci piazzati e il secondo punta mobile e tecnica. Entrambi hanno lasciato il Tombolato e si è trattato di perdite pesanti. Crociata si è trasferito a Lecco e ha fatto il suo esordio proprio contro il Catanzaro. Antonucci, invece, è andato allo Spezia nella speranza di lottare per la promozione.

Le loro partenze sono state compensate con gli acquisti di alcuni giovani di prospettiva, su tutti il talentuoso Claudio Cassano, trequartista scuola Roma. Da segnalare, poi, l’arrivo dei due ex Latina Carissoni e Tessiore, che il Catanzaro ha già affrontato lo scorso anno: due giocatori di gran fisico, utili per le idee di gioco di Gorini.

Come gioca il Cittadella

La caratteristica più importante del Cittadella, infatti, è l’intensità, il primo tratto che salta all’occhio delle loro partite. Gorini schiera i suoi con un 4-3-1-2 disegnato per aggredire sin dall’inizio il possesso degli avversari. Il rombo e le due punte permettono di tenere la squadra stretta e quindi di addensare tanti uomini nella zona in cui si decide di pressare gli avversari. Per una volta, quindi, il Catanzaro troverà un avversario che lo aggredirà dall’inizio e in maniera sistematica. La scelta di pressare alto non va letta solo in chiave difensiva. Il pressing, infatti, permette si di tenere lontani gli avversari dalla propria porta, ma può essere anche un mezzo per creare occasioni da gol, visto che si punta a rubare palla in zone avanzate di campo: il Cittadella magari non sarà la squadra con più qualità della Serie B, ma col pressing può bypassare i suoi limiti e rendersi comunque pericoloso.

Vittima illustre dell’aggressività dei veneti è stata la Sampdoria. Con Pirlo i blucerchiati puntano molto sulla costruzione da dietro, ma il Cittadella ha soffocato bene le linee di passaggio e ha costruito la propria vittoria imponendo il contesto grazie all’intensità in fase di recupero alto del pallone. Sappiamo quanto Vivarini insista sull’uscita pulita del pallone da dietro. Il Catanzaro spesso crea le sue occasioni proprio attraendo il pressing degli avversari e giocandogli attraverso, per poi attaccare in campo aperto. Se sapranno costruire con precisione e freddezza, i gialllorossi potranno volgere a proprio favore l’atteggiamento dei ragazzi di Gorini; del resto, ogni minimo errore potrebbe trasformarsi in un’occasione per gli ospiti. La sfida tra pressing del Cittadella e costruzione del Catanzaro, insomma, sembra essere la principale chiave di lettura della partita.

Ovviamente, pressare in maniera aggressiva significa alzare la difesa per accompagnare la squadra. La profondità non è il punto forte del Catanzaro, ma potrebbero esserci spazi per attaccare lo spazio alle spalle della linea arretrata degli avversari anche in maniera diretta.

Quella di domani, quindi, si presenta come una sfida davvero ricca e interessante dal punto di vista tattico.

Autore

Emanuele Mongiardo

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