Intervistiamo

CNC e la gaffe di Bersani sul capoluogo

Scritto da Redazione
La nota di Catanzaronelcuore

Mappa della regione con le sue provinceLa gaffe di Bersani, che nell’ultima puntata di Ballarò ha elevato Reggio Calabria a capoluogo della nostra regione, ci irrita ma non ci sorprende giacché l’ignoranza sul tema è una faccenda che si protrae da tempo e sulla quale da sempre il nostro Movimento oppone una tenace e solitaria opera di moral suasion. Che appare sterile fin tanto che i soggetti istituzionali persevereranno in quest’abbaglio, amplificato con la complice approssimazione di giornali e televisioni.

Puntualmente, al ripetersi dello strafalcione, si storce il naso e si levano proteste, oggi quasi esclusivamente veicolate dai social network. Ma il punto nodale è che dietro al reiterato equivoco si mostra la pochezza di molti e l’insipienza di troppi rispetto ad un tema per il quale il nostro Movimento è stato spesso accusato di campanilismo. Troppo facile; e soprattutto troppo comodo per chi, indolente e ignorante, non comprende le ragioni del nostro insistere su questo argomento. Dunque non ce l’abbiamo con Bersani, e nemmeno con chi l’ha accompagnato a mangiare il morzello nella nostra città. La questione nucleare risiede in aspetti culturali e politici: quando urliamo la nostra disapprovazione sull’inutile dicotomia fra Consiglio e Giunta Regionali, con un anacronistico duopolio che bisogna sanare riportando il primo nella sua sede naturale; quando lamentiamo le riunioni di Giunta svolte in riva allo Stretto di Messina anziché a Catanzaro; quando registriamo che le visite istituzionali, tanto dei ministri della Repubblica quanto dei consoli, si effettuano ignorando il capoluogo; quando si incontrano resistenze persino nell’aggiungere il nome di Catanzaro al suo aeroporto; quando addirittura la cartellonistica autostradale trascura e nasconde il capoluogo regionale; quando le grandi aziende organizzano ovunque eventi fuorché nel nostro territorio; quando alcuni media continuano a non indicare il capoluogo nelle previsioni meteorologiche; quando nelle sue statistiche l’ISTAT riporta correttamente tutti i capoluoghi regionali eccezion fatta per la Calabria; quando legittimamente rivendichiamo per Catanzaro la presenza della RAI e delle Soprintendenze, presenti normalmente in tutti i capoluoghi di regione d’Italia tranne che in quello calabrese; quando tutto questo lo si osserva con sistematicità, nell’incomprensibile anestesia e complicità della politica locale, allora è consequenziale trovarsi di fronte al consolidamento di un equivoco nel quale oggi cade il Bersani di turno, come ieri vi cadde uno sprovveduto Italo Bocchino il quale il 25 marzo 2009 affermò che lo status di città metropolitana (assegnato a Reggio con una forzatura inverosimile) risarciva quella città del torto subìto con lo “spostamento” del capoluogo! In questo caso siamo addirittura alla falsificazione della storia, alla stregua della mitizzazione dei moti reggini celebrati a destra e a manca come un evento degno di lode e non già come un fatto di violenza manovrata e ingiustificata.

Ignoranza, scorrettezze e falsità davanti alle quali la politica e la cultura catanzarese, giacché ad altri poco interessa quando invece non torna utile, devono unirsi per replicare sistematicamente, trovando la forza di uno scatto d’orgoglio utile a risuscitare il prestigio e la dignità di un capoluogo dimidiato e maltrattato spesse volte dai suoi stessi amministratori.

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Redazione

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