“…..Conteso tra un Sol e un Gol (giallorosso)….”

La nostalgia di una generazione di trentenni nata e cresciuta con la serie A.
Le parole e la musica sono di Gianni Rauti uno dei tanti figli di Calabria sparsi per il mondo.

Ripercorrendo trentadue anni a volte ti fermi un attimo, come se paralizzato, a fissare il vuoto e a pensare “…che bella vita ho vissuto finora !!!!”
Se penso che ho visto miei coetanei perdersi nel nulla, compagni di scuola bruciati dalla droga (per una metropoli di troppo), amici delusi da un’illusione chiamata “politica”, mi ripeto e aggiungo “ che bella vita fortunata ho vissuto finora !!”.
Penso che non sia presunzione sostenere che oggi gli adolescenti abbiano bisogno di qualcosa in più per essere felici o per divertirsi; a noi (vecchia guardia nati negli anni ’70) bastavano una maglia giallorossa, un pallone e una chitarra per trascorrere pomeriggi interi su un muretto davanti ad una chiesa.
E che nostalgia a ripensarci su !!!
Ma qualcosa rimane!!!
Eh si perché la musica era ed è una compagna, amante, amica, ragazza, mamma che ti porti dietro; e il Catanzaro un’eterna, assurda malattia o droga dalla quale tante volte vorresti guarire ma che ormai fa parte del tuo DNA.
Ora che il lavoro e la vita mi hanno portato via dalla mia Catanzaro, mi rimane sempre e ancora quella malattia che ogni domenica mi incolla al Televideo (che miseria) e la mia inseparabile chitarra.
Perché in fondo il Catanzaro e la musica sono talmente vicine che i giallorossi sono la mia musica da quando bimbo di sette anni andavo in Tribuna con mio zio e così, ogni qual volta la mia chitarra mi parla, chiudo gli occhi e ripenso a casa mia e al mio Catanzaro.
CHE BELLO AVER VISSUTO CONTESO TRA UN SOL E UN GOL GIALLOROSSO!!!!!!
Gianni Rauti da Milano

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Redazione

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