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Cosentino: sbloccate i lavori o non iscrivo la squadra

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La minaccia del patron giallorosso che avrebbe chiesto al sindaco di accelerare il deposito del computo metrico per la palazzina dietro i Distinti

Accelerare la pratica dei lavori al “Ceravolo” con la presentazione del computo metrico al Genio Civile. È questa la ferma richiesta che il presidente dell’Us Catanzaro Giuseppe Cosentino avrebbe rivolto in una telefonata al sindaco Sergio Abramo. Il patron giallorosso avrebbe addirittura minacciato di non iscrivere la squadra al campionato nel caso la situazione non si risolvesse in tempi brevissimi. Società e Comune continuano a parlarsi e a lavorare, ma ancora non c’è la soluzione al rebus.

A Cosentino non è andato giù l’ennesimo nulla di fatto sulla questione stadio. La riunione per fare il punto sulla situazione che si doveva tenere in Comune, alla presenza dell’ing. Romeo (uomo di fiducia di Cosentino), non ha sortito i risultati sperati a causa dell’assenza del sindaco Abramo (per impegni pregressi) e dell’ing. Vincenzo Belmonte, al centro in questi giorni di una polemica tra il sindaco stesso e il presidente di Confindustria Gatto sull’opportunità della sua nomina ad assessore ai Lavori Pubblici. 

Il nodo della vicenda è sempre lo stesso: la presentazione del computo metrico estimativo al Genio Civile per la costruzione della palazzina alle spalle del settore Distinti. Il computo metrico è un documento che elenca, cronologicamente e dettagliatamente tutti i lavori necessari, i materiali, le stime dei costi e altro ancora per costruire un’opera edilizia. In sostanza serve a capire quanto costerà l’opera.

Com’è noto, e come documentato da Puntonet, i lavori per il rifacimento dei Distinti proseguono, ma senza il deposito di questi calcoli al Genio Civile, l’impresa che sta effettuando i lavori sarà costretta a fermarsi senza poter edificare la palazzina. Ad oggi il computo metrico non è stato ancora presentato. Il presidente Cosentino, nel corso di una recente conferenza stampa, aveva parlato di «promesse di mesi e mesi non mantenute». 

Eppure la società sta lavorando alacremente, per cercare di creare una sinergia con Comune, Prefettura Vigili del Fuoco e tutti gli altri attori interessati che possa consentire alla città di avere il suo stadio nel pieno dell agibilità per l’inizio del campionato. Quali sono i rischi? Quello più grande è che il Catanzaro non ottenga l’autorizzazione da parte della Commissione Infrastrutture e Stadi della Figc per giocare al “Ceravolo”. Scendendo nella scala, lo stadio potrebbe non avere la piena agibilità per l’inizio del campionato e, quindi, il Catanzaro sarebbe costretto a giocare le prime partite a porte chiuse. Il rischio più realistico è quello di rivedere il “Ceravolo” più o meno come quest’anno, mutilato del suo settore storico.

I danni, invece, sono duplici. Per la collettività perché i ritardi nei lavori porterebbero inevitabilmente a una lievitazione dei costi. Mentre la società del presidente Cosentino, dopo gli investimenti fatti, subirebbe delle ricadute economiche, in particolare per quanto riguarda la campagna abbonamenti che potrebbe partire in ritardo e senza la sicurezza di poter usufruire del settore Distinti. Una beffa anche per i tanti appassionati giallorossi, desiderosi di riappropriarsi di uno dei “covi” storici del tifo, proprio dietro le panchine.

Ivan Pugliese

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