Decapitato il clan Torcasio-Cerra, nell’operazione “Chimera”

Imponevano il pizzo nella zona della città lasciata scoperta dagli avversari. Colpita anche la cosca nemica dei Giampà
 

Decapitato il clan Torcasio-Cerra, 24 arresti eseguiti dai carabinieriMentre un centinaio d’affiliati al clan Giampà sono dentro, una ventina di boss e gregari della cosca nemica cerca d’accaparrarsi il controllo sulle zone di Via del Progresso rimasta “vuota”. Ma non c’è più la manovalanza d’una volta, quella che incassa e va via senza troppe discussioni.

Così il clan Torcasio-Cerra- Gualtieri è finito nella rete. Ancora una volta, perchè molti dei 24 arrestati di ieri sono entrati e usciti diverse volte dalle patrie galere.

L’operazione “Chimera” è scattata all’alba di ieri. I carabinieri li tenevano d’occhio tutti da tempo. A cominciare da Teresina Cerra, un’incredibile vecchietta di 75 anni indicata come «la mente». definirla così è stato Vincenzo Lombardo, procuratore antimafia di Catanzaro, che ieri ha presieduto una conferenza stampa nella caserma della Regione Carabinieri Calabria, nel capoluogo. «Abbiamo colpito l’altra cosca di Lamezia», ha esordito il capo degli inquirenti che a Catanzaro si occupano delle mafie di tutta la regione, Reggio esclusa. Anticipando pure qualcosina:

«Su Sambiase abbiamo altre cose». Dagli anni Novanta agli inizi del Duemila Giampà, Torcasio, Cerra e Gualtieri si spartivano la torta delle estorsioni secondo un accordo di mutuo soccorso. Dopo la sentenza del processo “Primi passi”, con i primi pentimenti coperti e diverse accuse reciproche, l’accordo s’è rotto. Fino ad arrivare ad una vera e propria guerra di ‘ndrangheta con morti e feriti sulle strade di Lamezia.

Teresina «la mente»

 Anche in questo clan il ruolo delle donne era importante, secondo gli inquirenti.

Così è finita in galera Teresina Cerra, considerata “la mente”, sorelle del presunto boss Nino, arrestato anche lui. Carcere anche per Maria Gualtieri.

Ai domiciliari invece Angela Torcasio, Aurora Rainieri e Lucia Vaccaro. Anche per loro il Pm Elio Romano aveva chiesto il carcere, ma il Gip ha scelto diversamente. l In casa di Teresina, 75 anni, i carabinieri hanno trovato migliaia di euro in banconote sparse un po’ dovunque. Nelle abitazioni di altri indagati sono venuti fuori cocaina, diverse armi e giubbini antiproiettile.

GAZSUD

Autore

Salvatore Ferragina

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