Intervistiamo

Droga, eseguite 11 misure cautelari e 43 denunce

Scritto da Redazione
Coinvolti interi nuclei familiari nell’operazione eseguita dalla Polizia nei soliti e noti quartieri periferici di Catanzaro
 

Ci sono interi nuclei familiari fra le persone coinvolte in una vasta operazione antidroga della Polizia a Catanzaro. Si tratta in gran parte di persone di etnia rom accusate di gestire un vasto traffico di sostanze stupefacenti. Gli agenti del Commissariato del quartiere Lido hanno dato esecuzione a 11 ordinanze di applicazione di misure cautelari a carico di altrettante persone accusate di traffico di sostanze stupefacenti, denunciandone altre 43.

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I destinatari delle misure sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tutti i giorni della settimana o all’obbligo di dimora, con divieto di allontanarsi dalle loro abitazioni tra le 21 e le 7. Tutti i destinatari delle misure, tra cui 2 donne, sono residenti nell’area compresa tra i quartieri Aranceto e di viale Isonzo, a sud del capoluogo calabrese.

L’attività investigativa, che ha visto impegnati gli agenti del Commissariato di Catanzaro Lido, ha riguardato il traffico al dettaglio di stupefacenti nei quartieri dell’Aranceto e di Viale Isonzo di Catanzaro ed ha preso spunto da una precedente operazione, denominata “Lido pulita”, nella quale furono arrestati esponenti della criminalità di etnia rom, residenti in via Stretto Antico nel quartiere marittimo di Catanzaro. Nel corso della stessa attività sono state segnalate alla magistratura altre 43 persone, tutte coinvolte, a vario titolo, nel reato di detenzione ai fini di spaccio e di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le persone sottoposte alle misure cautelari e quelle segnalate a piede libero, farebbero capo a sodalizi criminosi che, nelle aree dei quartieri dell’Aranceto e di Viale Isonzo, rappresentano, secondo la Polizia, un sicuro punto di riferimento per gli assuntori di sostanza stupefacenti in Catanzaro Lido, vendendo al dettaglio lo stupefacente, sia nelle loro abitazioni sia avvalendosi di pusher adibiti alla cessione al dettaglio, anche in prossimità di pubblici esercizi della “movida” catanzarese.

L’indagine ha evidenziato come il traffico di sostanze stupefacenti sia la fonte primaria, se non esclusiva, di sostentamento di alcuni nuclei familiari e il notevole volume di traffico facente capo ai personaggi coinvolti e la consuetudine da parte dei consumatori di stupefacenti, anche occasionali, di rivolgersi ai nuclei familiari coinvolti, o dei loro fiancheggiatori, come sicuri e costanti punti di riferimento per l’approvvigionamento di sostanze stupefacenti.

Dall’attività di polizia, sottolineano gli inquirenti, è emersa la trasversalità del mondo degli assuntori di sostanze stupefacenti, composto da persone di un’ampia fascia di età e di ogni ceto sociale.

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