ELEZIONI – Sindacato Elettori fondato da un Badolatese fuorisede

STIMA CHE BEN CINQUE MILIONI DI FUORISEDE SARANNO ESCLUSI DAL VOTO AL PROSSIMO REFERENDUM SULLA DEVOLUTION DEL 25-26 GIUGNO

Domenico Lanciano è un giornalista e scrittore che, per motivi di lavoro, abita nella città di Agnone in Molise, a circa 700 km di distanza dal suo comune di residenza, Badolato in provincia di Catanzaro. E’ uno dei circa cinque milioni di “fuori-sede” che saranno praticamente esclusi pure dalla prossima consultazione elettorale del 25 e 26 giugno che prevede un SI oppure un NO alla “devolution”. Un appuntamento importante, poichè decide le sorti soprattutto del Sud Italia. E, guarda caso, in maggioranza, tali esclusi sono proprio i meridionali che lavorano o studiano in altre regioni italiane, specialmente al Nord. Nasce, allora, il sospetto che l’ormai imminente referendum abrogativo sarà, in un certo senso, falsato nei risultati proprio da questi milioni di esclusi che non potranno esprimersi. Un bavaglio che la nuova legge elettorale, scritta non sappiamo quanto in buona fede dall’ex ministro leghista Calderoli, mette proprio agli emigrati meridionali che abitano però dentro i confini nazionali.
Queste ed altre constatazioni hanno portato Domenico Lanciano (già noto alle cronache per la vicenda di “Badolato paese in vendita” del 1986-88) a fondare il SEI – Sindacato Elettori Italiani che rivendica il sacrosanto e costituzionale diritto-dovere di votare anche se il domicilio non coincide con la residenza anagrafica. Ci sono i mezzi tecnologici e burocratici per far votare i fuori-sede nel comune di domicilio (stabile o provvisorio che sia), basta avere volontà politica e rispetto per la Costituzione e i diritti dei cittadini.
“Perchè, tra tante altre cose, imporre ai fuori-sede di sobbarcarsi degli ingiustificati e pesanti oneri economici e sociali (ma anche rischi per la propria incolumità) per affrontare un viaggio, che spesso supera i due giorni e i 1500 km, per andare a votare nel lontano comune di residenza, quando questi cittadini abitano dentro i confini nazionali e allo stato italiano pagano le proprie tasse, cosa che non fanno gli emigrati residenti all’estero che pur hanno già votato alle recenti Politiche mentre noi fuori- ede no?… Votano tutti, i diplomatici, i militari italiani in missione estera, i naviganti, gli ospedalizzati, i carcerati, persino i malati inchiodati in casa… votano tutti meno i fuori-sede! Non mi sembra costituzionalmente giusto, poiché lo Stato deve garantire pari dignità e pari opportunità a tutti i cittadini ed anche per questo da decenni c’è addirittura un Ministero per le pari opportunità!” – così asserisce Domenico Lanciano, il quale a marzo aveva già scritto al Presidente del Consiglio Berlusconi in previsione delle Elezioni Politiche del 9 e 10 aprile, senza ricevere né risposta né alcuna considerazione, eppure il problema è quanto mai rilevante, ancher sotto iol profilo costituzionale oltre che di giustizia sociale.
Il Sindacato Elettori Italiani non si batte soltanto per i “fuori-sede” ma anche per la dignità elettorale dei disabili. Infatti, nelle giornate del 9 e 10 aprile scorso, il SEI ha cercato di garantire il diritto-dovere di voto ad alcuni infortunati che non avevano la possibilità di raggiungere autonomamente il seggio elettorale, assicurando il trasporto tramite i mezzi della Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana, dell’Unitalsi e di altre associazioni umanitarie della società civile.
“Spero proprio che il nostro Sindacato Elettori avrà prima o poi la capacità anche economica ed organizzativa di portare al seggio tutte quelle persone che hanno una qualsiasi difficoltà funzionale o logistica, senza che queste persone debbano elemosinare a parenti ed amici il trasporto alla sede del voto e senza essere preda interessata dei partiti. Pure questo è motivo di dignità per tutti i cittadini- lettori” afferma Lanciano, il quale ha appena mandato e-mail alla stampa, ad associazioni per la difesa dei cittadini e persino all’ANUSCA (associazione nazionale ufficiali di stato civile e di anagrafe) che si batte da anni per una maggiore giustizia e funzionalità burocratica a favore dei cittadini e degli stessi enti pubblici.

SEI – SINDACATO ELETTORI ITALIANI
Viale Castelnuovo 33 interno 3 *
86081 Agnone (Isernia)

Autore

Tony Marchese

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