Intervistiamo

Evan Cunzi, un ruggito da leone!

La voglia di vittoria dell’attaccante giallorosso mentre il derby con la Vibonese si avvicina.
di Giuseppe Mangialavori

Domenica prossima il derby con la Vibonese di Gurzillo. Incontro che unirà in un abbraccio virtuale Ionio e Tirreno. Catanzaro e la sua tifoseria abbracciano quella Vibonese, unite in un rapporto fraterno consolidatosi negli anni e nelle generazioni. E’ un bell’esempio di rapporti edificanti in una stessa Regione. In una Terra che ha sempre guardato con invidia a Catanzaro capoluogo di Regione e al Catanzaro come prima squadra che ha reso onore alla Calabria, Vibo Valentia si pone come un’isola felice di serenità nel confronto che non ha mai i canoni dello scontro, anzi.

Il genere umano adora le gerarchie che il più delle volte servono ai soggetti che vogliono sottolineare a se stessi il proprio status perché non trovano altro cibo per la propria insicurezza. Nello sport come nella vita, la serenità dovrebbe essere strumento imprescindibile per iniziarsi ad una competizione, Catanzaro-Vibonese forse rappresenterà “l’isola che non c’è”. La vera e propria utopia nel vedere due tifoserie distanti una settantina di chilometri, abbracciate nello sfidarsi.

 

Abbiamo colto l’occasione per raggiungere telefonicamente Evangelista Cunzi, protagonista di un ottimo inizio di campionato e intervistarlo  con riferimento a questo inizio di stagione.

 

UsCatanzaro.net: Cosa hai provato nel tornare a indossare la casacca giallorossa?

 

Evangelista Cunzi: Una felicità indescrivibile. Ho voglia di dare tutto e più di tutto. Ho sempre impressa nella mente la scena di quando per la prima volta arrivai al Ceravolo. Era la prima gara di C1 e si giocava Catanzaro-Vis Pesaro. Appena seduto in panchina, provavo vergogna e sai perché? Alla vista della Massimo Capraro e del Ceravolo gremito, mi tremavano letteralmente le gambe. Ricordo quella sensazione come fosse ora. Avevo freddo, tanto è vero che anche se le condizioni meterelologiche non lo richiedevano, mi affrettai a coprire le gambe nonostante lo sguardo meravigliato dei compagni. Ti lascio immaginare cosa voglia dire per me essere ritornato al Catanzaro. U.S. o F.C. non importa è sempre il Catanzaro… e poi in questo momento noi rappresentiamo la Città di Catanzaro e tutti i Catanzaresi (e non solo).

 

UsCatanzaro.net:: Domenica prossima si gioca il primo derby con la Vibonese…

 

Evangelista Cunzi: Sarà una gara tosta come tutte le altre e noi scenderemo in campo determinati a fare risultato in modo da regalare alla nostra tifoseria l’ennesimo successo, e poi è sempre bello vincere un derby. Sarà importante dare continuità ai risultati positivi conquistati nelle ultime gare.

 

UsCatanzaro.net: Quali sono le tue motivazioni in questo campionato di C2?

 

Evangelista Cunzi: Sono tornato a Catanzaro e ho fame e sete di rivincita personale. Giocare in C2 a Catanzaro è una cosa diversa che farlo in altre piazze. Il mio obiettivo è dare tutto per vincere qui. Non riesco a dire con le parole quello che ho provato quest’anno dopo aver segnato il primo gol.

 

UsCatanzaro.net: Raccontaci del gruppo di quest’anno

 

Evangelista Cunzi: Posso garantire che il gruppo è affiatato. Sin dall’inizio si è respirata aria di compattezza. I ragazzi sono tutti eccezionali e oltre che ottimi atleti, sono persone eccezionali. Ci troviamo bene insieme e questo è molto importante in un campionato difficile come la C2. Non ci siamo scomposti più di tanto quando i risultati non arrivavano, figuriamoci adesso che stiamo iniziando a raccogliere i primi frutti del lavoro svolto.

 

UsCatanzaro.net: Quali squadre vedi tra le favorite della stagione?

 

Evangelista Cunzi: Il Sorrento, il Monopoli e anche il Benevento è una gran bella squadra. Il Catanzaro per il blasone che porta non può sottrarsi ad entrare nel gruppo. Dobbiamo mettercela tutta per arrivare nei quartieri alti della classifica. Vuoi o non vuoi dobbiamo centrare i playoff e se poi… le cose si dovessero mettere a nostro favore per qualcosa di più… vedremo.

 

UsCatanzaro.net: Se lo gradisci, ti diamo la possibilità di fare un appello alla tifoseria giallorossa

 

Evangelista Cunzi: Certo, ti ringrazio. Ho fatto parte dell’U.S. e ora faccio parte dell’F.C. Questa è una Società seria e che trasmette tranquillità. Tanto l’arrosto, poco il fumo. L’appello che faccio è quello di invitare i tifosi che ancora non lo avessero fatto, a venire a vederci. A venire a vedere quello che diamo in campo. So molto bene cosa vuol dire fallire, sono napoletano… Ottanta anni e più di storia non si cancellano con un colpo di spugna mi sento di dirlo senza alcun timore, ma è necessario rialzarsi e questo gruppo sta dando tutto e farà di tutto per riportare allo stadio la gente. Ma è necessario spogliarsi da preconcetti. Vogliamo rivedere quella curva (e non solo) piena e stracolma di gente festante con la bandiera giallorossa.

Colgo l’occasione per salutare i lettori di UsCatanzaro.net. Vi seguo sempre e leggo sempre i vostri articoli. Siete fortissimi, un esempio da seguire.

 

UsCatanzaro.net ringrazia Evangelista Cunzi per l’intervista, per la consueta cortesia nel rilasciare la stessa e augura le migliori fortune all’ottimo attaccante giallorosso.

 
Il 12 di novembre si avvicina e all’appello di Evan Cunzi si unisce quello del sottoscritto che da vibonese giollorosso vivrà sensazioni ed emozioni indescrivibili. Il Popolo giallorosso ha il diritto/dovere dell’autostima. C2-C1-B-A, non importa la categoria. Noi siamo il Catanzaro e questo basta e avanza per cancellare gli spettri del recente passato e rinascere a nuova vita.
 
I cosiddetti ex o attuali leaders del tifo giallorosso non saranno d’accordo? Sono ancora in lutto? Ai veri tifosi tutto ciò non riguarda e non deve riguardare. Non c’è il bisogno di formalizzare una passione o di vederla certificata dal “Masaniello” di turno. Si è innanzitutto soggetti liberi, ognuno con un proprio cervello. Muoviamo dunque i nostri neuroni giallorossi e ritorniamo a vincere dentro i nostri cuori le stupide paure. Alla gente ancora in lutto dico: condoglianze per la vostra passione perita, io/noi ho/abbiamo sete e fame di vita.
 

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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