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Foggia: è stata la mano di Zeman

Scritto da Redazione

I pugliesi accolgono il Catanzaro allo “Zaccheria” ad un girone di distanza dall’esordio di Vivarini in panchina

Il monday night che chiude la giornata numero trentasei del girone C sarà FoggiaCatanzaro. Zeman sfida Vivarini in uno scontro con in palio punti importantissimi per il piazzamento playoff.

Giornata trentasei segnata dall’esclusione dal campionato del Catania, con conseguente detrazione di punti per le squadre che ne avevano raccolto ai danni gli etnei nel corso del campionato. Ai satanelli verranno tolti sei punti, mentre alle aquile quattro. Chiaramente a tre giornate dalla fine questo non può che mettere ancora più pressione sulle squadre in cerca degli ultimi risultati della stagione regolare.

Tornando ai fatti di campo, la squadra che arriva sicuramente più in forma sono i padroni di casa. Quattro vittorie e un pareggio nelle ultime cinque di campionato sono un biglietto da visita importante che viene recapitato a Vivarini, che dal suo canto non sta attraversando un periodo facile con i giallorossi.

L’ultima sconfitta in casa contro il Monterosi ha messo in luce ancor di più un Catanzaro che non sta attraversando di sicuro il suo miglior momento. Diventa ora quantomai importante riprendere la giusta direzione in campionato, anche in virtù delle questioni extracampo che hanno complicato la corsa al secondo posto.

L’ANALISI TECNICO-TATTICA

Al netto del passo falso con la Vibonese – tratto tipico delle squadre di Zeman – non c’è forse nel girone C una squadra più in forma del Foggia. I satanelli sono finalmente diventati la macchina da gol prospettata dal proprio allenatore e per una volta il Catanzaro potrebbe trovarsi davanti a una squadra più interessata di lei ad avere il pallone. All’andata i giallorossi, alla prima partita della gestione Vivarini, si erano impossessati del campo e non avevano lasciato alcuno spazio ai pugliesi. Lunedì però la situazione dovrebbe essere diversa, visto che il Foggia ha implementato del tutto i dettami del suo allenatore e potrebbe essere una mina vagante anche in chiave playoff.

Adesso il Foggia segue a memoria lo spartito di Zeman. I triangoli sulle fasce, le terziglie composte da terzino, ala e mezzala, si muovono in armonia, con scambi di posizione che portano fluidità nel modo in cui i giocatori coinvolti occupano la fascia, il corridoio intermedio e lo spazio in profondità. Soprattutto, nel girone di ritorno è salito di colpi Petermann, il metodista del Foggia. Il ruolo di regista è cruciale nel calcio di Zeman, deve saper alternare l’appoggio al possesso basso a verticalizzazioni improvvise alle spalle della difesa, oltre ai cambi campo per trovare il lato debole. Petermann ha dimostrato di avere grandi doti nel gioco lungo e, raggiunto il limite dell’area, gode di un bel tiro.

I pericoli più grandi, però, arrivano dall’attacco. Incerta la presenza di Alexis Ferrante, capocannoniere dei pugliesi con 15 gol. Il bomber italo argentino ha saltato la gara con la Vibonese per via di un problema muscolare e sta provando a recuperare per lunedì. Sulla destra, invece, attenzione agli spunti di Curcio, abile in protezione palla e nello stretto. Non ha lo stesso rendimento, invece, la fascia destra, senza un chiaro padrone, tanto che a gennaio dalla Turris è arrivato Turchetta.

Per battere questo Foggia, il Catanzaro avrà bisogno di tutta la solidità difensiva della quale dispone. La sfida Zeman-Vivarini accenderà il lunedì sera targato Serie C.

Samuele Cardamone & Emanuele Mongiardo

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Redazione

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1 Commento

  • DI STAGIONE REGOLARE NON C’E’ PROPRIO UN CAZZO DI NIENTE . DA SETTEMBRE IN TUTTE ,RIPETO TUTTE LE PARTITE ABBIAMO SUBITO NEFANDEZZE DI OGNI TIPO COMPRESE AMMONIZIONI ED ESPULSIONI INVENTATE DA QUEI FIGLI DI GRANDISSIMA PUTTANA . ORA VENIAMO ADDIRITTURA SCIPPATI DI 4 PUNTI DA QUEGLI ALTRI FIGLI DI TROIA . COSA CAZZIO C’E’ DI REGOLARE ?

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