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Gli infortunati, la preparazione atletica carta vincente. Il film di due anni

Catanzaro vincente allo sprint negli ultimi due campionati 2002/2003 e 2003/2004.
Un filo conduttore comune da cercare. Troviamolo insieme

Partiamo da alcuni personaggi chiave degli ultimi due anni che ci hanno regalato un sogno atteso un decennio.
Anno 2002/2003 (prima e seconda parte): Salvatore Mancuso, Pasquale Logiudice, Franco Dellisanti e Sergio Musa, Ferrgno & Company, i magnifici Tifosi giallorossi.
I Mancuso durante la loro coriacea, ma infruttuosa gestione dal punto di vista degli obbiettivi raggiunti sia economici che sportivi, hanno consegnato alla storia un salvataggio dal fallimento certo della “Uesse”, ed un’intelaiatura tecnica della squadra, abbastanza valida. La spina dorsale del team creato da Salvatore Mancuso e Pasquale Logiudice per l’allenatore Dellisanti, era solida. Ben preparata atleticamente dal migliore preparatore atletico che ci si poteva aspettare, Sergio Musa.. A conferma di queste parole, la “stessa” intelaiatura (tranne qualche ritocco), messa in mano alla gestione Poggi Parente subentrata ad inizio 2003 ai Mancuso (seconda parte di campionato), riuscì a risalire la china ed a conquistare una finale play-off di C2, importantissima.
Tutti riconosciamo il valido apporto al risanamento amministrativo/economico messo in atto dalla coppia P&P, che ha permesso alle Aquile di essere riammesse in C1 nell’Agosto 2003. Ma senza gli sforzi di tutte le entità sopra citate difficilmente si sarebbe potuto conquistare tanto.

Anno 2003/2004 : Claudio Parente, Pino Merante, Massimo Poggi, Pasquale Logiudice, Piero Braglia e Sergio Musa, Ferrgno & Company, i magnifici Tifosi giallorossi. (Scusate se ho dimenticato qualcuno).
La società di via Lombardi porta a Catanzaro l’uomo con più presenze in giallorosso degli ultimi 50 anni di storia delle Aquile; Piero Braglia. Con lui il bomber esordiente in C1 Giorgio Corona (19 reti in campionato). Si prosegue nel lavoro iniziato lo scorso anno, con una preparazione adeguata al cambiamento di campionato, e con i “soliti noti” Ferrigno & comp., e Logiudice in primis, a tirare la carretta dell’entusiasmo e del sacrificio in campo e fuori (indimenticabile contro il Chieti il pari e la determinazione dimostrata gettandosi con la testa contro i tacchetti del difensore teatino). I tifosi sempre presenti a sostegno ed una condizione fisica invidiabile ci permisero nelle ultime 10 gare di vincere 8 volte, di cui 6 consecutivamente. Nello “spogliatoio” ogni cenno di screzio e’ gestito dal sempreverde Pasquale Logiudice, sul campo “i bollori” degli avversari sono raffreddati dalla freschezza atletica frutto della ottima preparazione, prima, ma in special modo durante il campionato. Con un gruppo tale, con le adeguate promesse della società ormai risanata (ancora grazie), e con 12000 tifosi al seguito, si va in B.

Anno 2004/2005 : Ad oggi abbiamo un ottimo allenatore di categoria Gigi Cagni, che con i numeri nelle prime 6 gare (8 punti GF8-GS6) ha dimostrato di aver fatto un lavoro più proficuo del buon Piero Braglia (4 punti GF6-GS8). Abbiamo effettuato una buona preparazione atletica con Sergio Musa e Braglia. Riconosciamo alla società di aver compiuto sforzi economici consistenti per portare a Catanzaro gente importante. Permetteteci di terminare questa parte a fine campionato e di valutare a tempo debito ogni singolo giocatore.

Puntiamo i fari sui due anni vincenti ed estraiamone i comuni fili conduttori vincenti:

1—Gestione societaria adeguata con persone preparate nei posti giusti
2—Preparazione atletica pre-durante il campionato appropriata con sedute in palestra e sostanziosi richiami di fondo e di potenziamento seguiti da velocità e sprint. Grazie a Sergio Musa ed alla disponibilità degli atleti
3—Particolare cura nel mantenimento dei rapporti spogliatoio società, grazie all’arte diplomatica di Pasquale Logiudice
4—Tifosi sempre plaudenti e pro sostegno piuttosto che pro polemica, anche nelle sconfitte e nelle prestazioni infelici
5—Allenatori preparati per la categoria.
(Chiediamo scusa se dimentichiamo qualcosa)

Analizzando la storia dello scorso campionato della squadra di Cagni, notiamo:

Un Piacenza spumeggiante e divertente in serie B, come è di uso per le squadre di Cagni. Ma che subisce molti infortuni, ed un calo impressionante nell’ultimo mese di campionato, che gli ha compromesso di fatto la promozione in serie A.

Senza fare grossi giri di parole, tenendo conto dei 5 punti di cui sopra e di quest’ultima osservazione, le nostre domande sono le seguenti:

–Perché non mantenere, nel limite delle possibilità economiche e tecniche, i comuni fili conduttori che ci hanno portati al successo ed affiancargli gli adeguati aggiustamenti che la categoria maggiore richiede?
–Ben venga ad oggi l’ottimo Gigi Cagni, ma perché non mantenere Musa e Pasquale Logiudice e non valutare Ferrigno e Pastore a tempo debito? (e’ la società che detta le regole non certo i suoi dipendenti o noi tifosi e come tale noi non pretendiamo ma poniamo solo domande senza pretese)
–Il Catanzaro, (visto l’infittirsi di infortuni muscolari, tranne Campolo che … ), continua a “richiamare” la preparazione come da insegnamenti dettati da Musa, oppure si sono abbandonate le sedute di potenziamento/fondo e velocità, che tanto bene hanno prodotto fino a qui sui nostri?
–I rapporti tra spogliatoio e società e le scelte per gli acquisti, perché non farle fare a chi tanto bene ha fatto fino a qui? (naturalmente noi accetteremo tutte le scelte di chi ci rimette il denaro, non pretendiamo assolutamente di gestire i soldini altrui)

Come sempre vi preghiamo di interpretare queste come semplici domande, senza pretendere con questo risposte e senza utilizzarle come spunti per polemiche. Questi quesiti, se “stampati”, letti e valutati, saremo felicissimo qualora provocassero almeno un solo dubbio ed una appropriato pensiero sulla loro pertinenza. Il nostro impegno e’ dettato solo dall’amore per le Aquile e dalla voglia di rimanere attaccati a questa serie B meritatamente. Noi non siamo una corazzata da primi posti e qualora si verificasse un calo fisico/atletico in qualsiasi momento ed in special modo sul finire del campionato, nella nostra posizione di classifica, il risultato sarebbe l’irreparabile collocamento nelle posizioni che scottano e sanno di C1. Se ci leggete, non liquidateci con una semplice “spalluccia”.

Con il Catanzaro nel cuore a prescindere.

D.P.

Autore

Davide Pane

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