Gratteri a Presa Diretta spiega la ndrangheta

E il giornalista Riccardo Iacona lancia la campagna: “Nuovo ministro della Giustizia”

Iacona lancia l'<I>hashtag</I> Gratteri ministro della GiustiziaSi è parlato di mafie alla trasmissione di “Presa Diretta” andata in onda ieri sera sulla terza rete nazionale.

L’intervento di Nicola Gratteri è stato apprezzato in modo particolare e la conferma arriva dai numerosi messaggi d’approvazione visibili sulla pagina twitter di “Presa Diretta”. Insieme al giornalista Riccardo Iacona, il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, tocca tanti temi nel corso della puntata; si è spaziato dai segreti della ndrangheta, alle logiche economiche che la governano, poi si è passati alle proposte strutturali e alla necessità di riforme utili per il codice penale.

Solo attraverso vere riforme  si può dare un’accelerazione alla lotta alle mafie. Secondo Gratteri notevole importanza bisognerà darla alle problematiche dei beni confiscati e pone l’accento proprio sul fatto che la priorità è quella di riformare le Agenzie dei beni confiscati e l’utilizzo stesso dei patrimoni dei mafiosi.

Con l’attuale sistema, ha detto Gratteri, le mafie finiranno soltanto quando finirà l’uomo. Bisogna cambiare i codici e far capire che delinquere non è conveniente. Gratteri ha portato ad esempio la storia di Rosy Canale, l’attivista antimafia arrestata dallo stesso magistrato con l’accusa di truffa per aver usato i fondi antimafia per motivi personali.

La capacità delle ndrine d’infiltrarsi nelle amministrazioni locali è cosa nota che non riguarda solo i comuni del meridione. Il magistrato ha quanto accaduto nel Comune di Sedrano , primo Comune della Lombardia sciolto per infiltrazioni mafiose.

Sulla recente operazione denominata “New Bridge”, Gratteri spiega quanto sia rilevante l’alleanza tra gli esponenti di Cosa Nostra in America e i calabresi e sottolinea come la ‘ndrangheta sia ormai un interlocutore privilegiato per i boss siciliani trapiantati in America.
Quando Gratteri ha detto che ci vorrebbero soltanto due mesi per elaborare un decreto legge e presentarlo alle Camere, aggiungendo “lì poi potremmo vedere chi ha il coraggio di non votarlo, Iacona ha abbracciato il magistrato dicendo “a lei l’abbraccio di Presa diretta e di milioni di italiane e di italiani onesti” e ha lanciato la proposta di Nicola Gratteri, Ministro della Giustizia.
Il magistrato non si è smarcato, anzi ha rilanciato dicendo : “se avessi la certezza di poter fare le cose che ho detto e che servono, accetterei“.

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Redazione

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