E’ considerato da tutti il simbolo della città di Catanzaro. La sua maestosità è indubbia, così come la sua perfezione architettonica. Il Viadotto Bisantis, forse ai più conosciuto come Ponte Morandi dal nome del suo progettista, compie 50 anni e la ricorrenza sarà celebrata per sottolineare ciò che questa imponente costruzione ha rappresentato – e rappresenta – per il capoluogo. Un manufatto che lascia a bocca aperta i turisti ma soprattutto una infrastruttura capace di dare centralità a Catanzaro, facilitando gli spostamenti in particolare verso il Tirreno.
Gli eventi più importanti organizzati dal comitato spontaneo “Ponte 50” – promosso dall’Ordine degli Architetti, da quello degli Ingegneri, dal Liceo Scientifico “Siciliani”, dal Collegio dei Geometri, da Catanzaroinforma.it e al quale hanno aderito decine di cittadini – sono due. Si tratta di un convegno e di una mostra il cui taglio del nastro è fissato per il 26 ottobre alle 19 nelle sale del Museo Marca, messo a disposizione dall’Amministrazione provinciale.
Al primo, parteciperanno ospiti provenienti anche da altre città: architetti, ingegneri, antropologi che relazioneranno sui vari aspetti legati alla nascita e alla vita del Viadotto sulla Fiumarella. La mostra avrà lo scopo di ripercorrere le tappe più significative della sua costruzione: dalla posa della prima pietra all’illuminazione artistica. Un percorso iconografico reso possibile dalla sensibilità che hanno dimostrato molti catanzaresi i quali custodivano materiale fotografico e documentaristico, messo ora a disposizione per questo allestimento.
“Siamo grati – si legge in comunicato del Comitato “Ponte 50” – a tutti coloro che, in modo gratuito e animati dalla voglia di celebrare un pezzo importante della nostra storia, ci hanno inviato ogni tipo di materiale. Oltre alla mostra, è stato realizzato anche un video che proietteremo nel corso del convegno: immagini e interviste che sveleranno curiosità e aneddoti sulla costruzione della struttura. Proprio per questo – conclude la nota – invitiamo la cittadinanza a partecipare a queste celebrazioni: sarà l’occasione per conoscere meglio una grande opera che, senza dubbio, ha condizionato, in positivo, lo sviluppo del capoluogo”.