Il Rompicalcio

I Grandi Timonieri

Aiello verso la maggioranza la societaria. Auteri a caccia della miglior partenza nella storia giallorossa

Settimana di fermento, settimana di passione. Ancora fibrillazioni societarie. Ancora vittorie in campo. Alle porte un’altra modifica nell’assetto azionario del FC Catanzaro, dopo la tripartizione agostana. E una sfida contro la Juve Stabia che sarà un duro banco di prova per lo scintillante Catanzaro di Auteri. Da lunedì in avanti gli scenari sui tre colli potrebbero radicalmente mutare.

IL NUOVO PADRONE – Alla vigilia o subito dopo la sfida con la Juve Stabia, il Catanzaro avrà un nuovo padrone. Dopo varie peripezie, ostacoli, comunicati infuocati, collette salvifiche, Antonio Aiello diventerà l’azionista di maggioranza della società giallorossa, acquisendo una parte delle quote detenute da Bove e Soluri e portando la propria partecipazione all’80%. Gli altri due soci conserveranno un 10% a testa “per una questione affettiva”. Una motivazione francamente curiosa se si pensa che Bove e Soluri hanno accompagnato il Catanzaro sulla sedia elettrica del fallimento, prima che la grazia di Olivo e degli altri fautori della “colletta salva-calcio” arrivasse a fermare la mano del boia. La loro permanenza nell’assetto societario, insieme ad una serie di altri fattori, rischia di essere un freno per il riavvicinamento allo stadio di una larga parte della tifoseria, scottata dagli ultimi anni di figuracce che ancora si ripercuotono sulla squadra.

NUOVI SOCI E PROGRAMMAZIONE – Dopo una serie di piroette verbali sulla sua volontà di acquisire la maggioranza (probabilmente tattiche), Aiello ha finalmente compiuto il grande passo. Alle sue spalle ci sarebbero altri imprenditori pronti a investire nel Catanzaro, rendendo più solida la compagine societaria. Vedremo se e quando questo succederà, visto che negli ultimi anni altri imprenditori avvicinatisi alla società si sono rivelati dei veri e propri bluff. Con il timone in mano, Aiello non potrà più navigare a vista, come accaduto in questo primo scorcio di stagione. È necessario che abbia un’idea chiara di come rivitalizzare un settore giovanile sfinito e di come gestire l’impiantistica sportiva a partire dal “Ceravolo”. Che garantisca gli impegni economici e fiscali nei riguardi dello Stato e dei suoi dipendenti, per non incappare mai più nella rete della Covisoc. Che chiuda definitivamente col passato e non faccia mai più ricorso alle “collette” pubbliche.

ONERI E ONORI – Probabilmente Aiello dovrà individuare anche nuove professionalità con competenze manageriali che programmino il futuro rimpolpando lo scarno organigramma societario. Che lavorino senza assilli, con un budget e obiettivi tecnici definiti. D’ora in poi, l’imprenditore policastrocuneese avrà il fiato sul collo di una tifoseria che ripone in lui gli ultimi brandelli di speranza di rinascita. Onori e responsabilità ricadranno inevitabilmente su di lui non avendo più ostacoli né alibi. Del resto, già dall’inizio della stagione, tutte le scelte sono state fatte da Aiello. Dai collaboratori allo staff tecnico. E il merito dei successi della squadra è degli uomini che lui ha fortemente voluto.

IL RECORD DI AUTERI – In primis Auteri che ha creato un giocattolo che vince e diverte, che costruisce palle gol in quantità industriale anche nelle giornate meno fortunate. La vittoria sul Vico Equense, su un campo infame, cercata fino all’ultimo respiro, fino all’acuto del sempre più sorprendente Longoni. L’assenza di Bruno, chiave di volta del gioco giallorosso, è stata tamponata dal jolly Benincasa. I giovani (in primis Basile) stanno dimostrando di poter dare una mano alla causa. E l’abbraccio collettivo a fine partita è il sintomo di un gruppo coeso, molto più che negli anni passati. Con questo successo il Catanzaro è l’unica squadra professionistica italiana ad aver collezionato 16 punti in 6 partite. Solo la penalizzazione ha tarpato le ali ai giallorossi che avrebbero potuto essere già in fuga. Lo sprint iniziale della squadra di Auteri è il migliore nella lunga storia del Catanzaro. Solo Bitetto (stagione 2001-02) e Tognotti (1954-55) seppero tenere lo stesso ruolino di marcia nelle prime sei gare. Ma, in quelle due occasioni, la settima partita fu fatale. Con un successo contro la Juve Stabia (data come favorita assoluta a inizio stagione), Auteri firmerebbe la miglior partenza nella storia giallorossa. E soprattutto manderebbe un segnale al campionato. Il Catanzaro c’è. Adesso bisogna programmare e costruire il futuro. Adesso la palla passa ad Aiello.

P.S.: domenica i botteghini del “Ceravolo” saranno aperti fino alle 13.30. I fuori sede hanno la possibilità di acquistare e ricevere il biglietto a casa. Passi in avanti, ma non basta. In attesa delle rivendite promesse, un tifoso della Provincia dovrebbe spendere 13 euro (più prevendita?) per una curva di C2. Sono troppi. Umile proposta: perché non far pagare il biglietto ridotto (almeno per curve e distinti) a chi sceglie la spedizione ed è residente fuori città?

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Redazione

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