Avversario di turno

Il Catanzaro di scena al D’Ippolito

Ancora una partita dalle forti emozioni per la diciottesima di campionato

Se volete chiamatelo derby, quasi una stracittadina, sicuramente un incontro sentito, per lo meno da parte di chi ospita. Una sfida che per i colori giallorossi rappresenta una gara importante vista la posta in palio, per i tifosi del Lamezia la gara della vita, non certamente per la rivalità sportiva, quanto per la miseria di alcuni personaggi che nel corso degli anni hanno spinto la città della piana ad “odiare” i “cugini” catanzaresi non certo per questioni calcistiche, ma solo ed esclusivamente per interessi politici. Lamezia-Catanzaro rappresenta una sorta di campagna elettorale (bipartisan), una guerra tra schiavi e tiranni per molti, una guerra tra “poveri” (il riferimento è chiaramente rivolto al territorio) per chi firma questo articolo. Oggi Lamezia e Catanzaro rappresentano due belle realtà della Provincia, il sogno da sportivo è quello di vederle entrambe promosse alla fine della stagione, per ora l’auspicio è solamente quello di poter assistere ad una bella partita.

VIGOR LAMEZIA – L’Unione Sportiva Vigor Nicastro, inizia la sua attività, a livello locale nel 1919, fondata da Carlo Pietro Baccari, viene presto soprannominata “Il Tifone” per la sua attitudine a vincere tutte le partite. Nonostante le vittorie in ambito locale e poi regionale, la Vigor Lamezia fatica e non poco per proporsi a livello professionistico, dobbiamo infatti attendere la stagione 1978-1979, per vedere la squadra della piana tra le compagini che prendono parte alla quarta categoria. Sarà una bella annata, condita con un terzo posto che comunque non consentirà il salto di categoria. Di tenore opposto la stagione successiva in cui i biancoverdi conosceranno il gusto amaro della retrocessione tra i dilettanti. Bisognerà a questo punto attendere circa un decennio per ritrovare la Vigor Lamezia tra i professionisti, le stagioni a cavallo degli anni novanta però riserveranno molte gioie e qualche piccolo rammarico per aver sfiorato in un paio di circostanze la promozione in C1. Purtroppo però come spesso succede le delusioni patite sul campo sono il preludio di una fine annunciata, dopo una clamorosa retrocessione in Cnd, il fallimento e la seguente rinascita come Comprensorio Vigor Lamezia, dopo aver acquisito il titolo sportivo della Real Catanzaro. Nel 2004 dopo la vittoria degli spareggi play-off di serie “D” nuovamente tra i professionisti, sempre a buoni livelli.

L’ALLENATORE – Francesco Massimo Costantino, milanese di nascita, ma calabrese a tutti gli effetti è il tecnico della Vigor Lamezia, un allenatore giovane ma dalle ottime prospettive, che è stato capace nelle ultime due stagioni, di forgiare una squadra di calcio e di farla esprimere nel migliore dei modi. Solamente 38 anni e prima della panchina lametina, una promozione in serie “D” a Rossano, per il resto molta eccellenza ed agli esordi, conduzioni a livello juniores sia a Lamezia che a Cosenza. Un ritorno quindi, sulla panchina che lo ha lanciato come tecnico, con alte aspettative da parte della dirigenza che gli ha consegnato le chiavi di un progetto ambizioso.

LA SQUADRA – Gli innesti estivi di Cerchia, ma soprattutto di Mancosu, hanno dato spessore ad un organico che durante la scorsa stagione nonostante il nono posto finale in un campionato molto mediocre, aveva gettato le basi per il futuro. I riconfermati De Luca, Lattanzio e Mangiapane, certamente elementi di categoria, costituiscono lo zoccolo duro su cui il tecnico ha lavorato per poter dare alla Vigor Lamezia la fisionomia attuale.

LO STADIO – L’impianto sportivo di Lamezia Terme è dedicato alla memoria di Guido D’Ippolito, pilota automobilistico dei primi anni del novecento ed a cui la cittadina calabrese ha dato i natali, e che perse prematuramente la vita proprio nel corso di una gara automobilistica. Ad oggi lo stadio sarebbe capace di ospitare 5.842 spettatori, grazie ai lavori effettuati per la realizzazione della curva nord, grazie al finanziamento di 500.00 euro da parte della Regione Calabria; sarebbe appunto, perchè nonostante i lavori siano terminati da un pezzo, il Comune non può concedere l’agibilità. Dichiarando infatti la reale capienza del D’Ippolito, la lega impedirebbe l’utilizzo dell’impianto per la mancanza dei tornelli e della video-sorveglianza, insomma il solito “pasticcio alla calabrese”.

ULTIMI PRECEDENTI E CURIOSITA’– Bilancio in perfetta parità tra Lamezia e Catanzaro, negli ultimi quattro incontri disputati al D’Ippolito, una vittoria per parte e due pareggi. Vale la pena di ricordare un episodio legato all’incontro disputato nella lontana stagione agonistica 1993-1994, sempre un campionato di Serie C2, la terza giornata di campionato propone Vigor Lamezia – Catanzaro in una domenica, ricordata per lo sciopero nazionale dei treni. I tifosi giallorossi nonostante le ampie rassicurazioni dei giorni precedenti l’incontro, sull’organizzazione di un treno speciale, si ritrovano alla davanti alla stazione di Catanzaro, senza però alcun convoglio ad attenderli. Impossibilitati ad organizzare una partenza alternativa in massa, ma per nulla rassegnati i tifosi decidono di percorrere a piedi i quaranta chilometri che separano le due città. Inizia così la “marcia dei cinquecento” che si concluderà proprio nel settore ospite dell’impianto lametino. L’iniziativa farà parlare molto di sé, tanto che il Corriere dello Sport edizione nazionale, uscirà il giorno seguente con un editoriale dal titolo: “S…PORTENTI !!!” Per la cronaca la partita si chiuse con una vittoria giallorossa.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3) – Forte, Gattari, Marchetti, Bonasia, Cane; Giuffrida, Mangiapane, Rondinelli; Mancosu, De Luca, Lattanzio. All: Sig. Costantino

 

Massimo Saverino

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