Intervistiamo

Ispettore polizia penitenziaria accusato di violenza sessuale

Un anno e otto mesi di reclusione sono stati inflitti oggi dal tribunale collegiale di Catanzaro a Tommaso Proganò, 46enne di Girifalco (Catanzaro), ispettore di polizia penitenziaria, imputato per violenza sessuale nei confronti di una dottoressa impegnata all’interno della Casa circondariale di Catanzaro. Il collegio presieduto dal giudice Antonio Battaglia (a latere Adriana Pezzo e Giovanna Mastroianni) ha riconosciuto l’uomo colpevole, come richiesto dal pubblico ministero Domenico Guarascio (nonche’ dalla parte civile) che ha comunque sostenuto la lieve entita’ del fatto, concedendo all’imputato i benefici di legge della sospensione condizionale della pena e della non menzione nel casellario giudiziale. Di tenore opposto la richiesta della difesa, affidata all’avvocato Arturo Bova, che ora attendera’ le motivazioni della sentenza per proporre appello. Le indagini a carico di Progano’, condotte dai poliziotti della squadra mobile e coordinate dal sostituto procuratore Simona Rossi, partirono a seguito della querela della parte offesa, S. P.. La donna denuncio’ l’ispettore raccontando che il 29 agosto del 2009, mentre si recavano da un detenuto che aveva urgente bisogno di cure, lui aveva tentato con la forza di baciarla, palpeggiandola, non solo prima ma anche dopo che lei aveva effettuato la visita di controllo, spingendola con forza contro il muro all’andata, e contro uno schedario all’uscita. Il tutto “con le aggravanti – si legge nel capo d’imputazione a carico di Progano’ – dell’aver commesso il fatto con violazione dei doveri inerenti alla pubblica funzione di ispettore di polizia penitenziaria, nonche’ dell’aver agito nei confronti di un incaricato di pubblico servizio, nell’atto ed a causa dell’adempimento del servizio”.

Autore

Salvatore Ferragina

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