Al Caffè delle Arti – Centro Polivalente per i giovani – di Via Fontana Vecchia, davanti a un pubblico numeroso ed entusiasta si è tenuto stasera lo spettacolo intitolato “Il Vangelo secondo Fabrizio” a cura del Teatro di Calabria Aroldo Tieri. Nel 1970, nel pieno della contestazione studentesca e operaia, nel pieno del fermento politico, della lotta di classe, l’artista più controcorrente, il più esposto (insieme a Pasolini) alle critiche della chiesa e del pensare borghese, compone un’opera che parla del baluardo principale del cattolicesimo. E lo fa senza mezzi termini e senza compromessi, riservandosi accuse sia da destra che da sinistra. Da destra per la visione che dà di Gesù, molto lontana dall’aura di onnipotenza e divinità cara alla chiesa più bigotta, da sinistra per avere apparentemente abbandonato la lotta politica. “La Buona Novella” è il capolavoro di Fabrizio, l’album leggendario, dove si condensano straordinariamente sacro e profano, dove si ritrova la già (de)cantata elegia degli umili e si sferzano con durezza e asprezza gli abusi del potere (addirittura De Andrè riscrive i suoi personali dieci comandamenti) dove coesistono amore e odio, e soprattutto dove viene sì riletta la figura del Cristo, uomo puro mandato a morire da una società borghese, ma dove trova spazio la figura di Maria, non più Madonna, ma semplicemente donna privata del suo più grande tesoro; attraverso la dolcezza della musica e l’asciuttezza dell’eloquio si crea così una psicologia di donna, secondo i canoni della rivoluzione sessuale del decennio appena passato.
Con molta bravura i protagonisti hanno saputo regalare ai presenti una serata ispirata all’arte poetica e musicale di De Andrè. Durante lo spettacolo sono state eseguite parti recitate e parti musicali interpretate dagli attori Aldo Conforto, Paolo Formoso con la sua chitarra), Mariarita Albanese, Anna Macrì, Salvatore Venuto, accompagnati dai musicisti Maurizio Lupis alle tastiere e Consuelo Abdel Hafiz Mohamed alle percussioni. Il Prof. La Rosa ha invece introdotto i brani presentati con lezioni di poetica e letteratura. Il ritorno di Giuseppe; Il sogno di Maria; Ave Maria; Maria nella bottega d’un falegname; Via della croce; Tre madri; Il testamento di Tito, sono stati i testi magistralmente interpretati da attori e musicisti che hanno chiuso la serata con applauditissimi assoli personali eseguendo “Il chimico” e “Fiume Sand Creek”.