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La filosofia della squadra e quella della società giallorossa

L’editoriale di Francesco Ceniti

La gara con il Brindisi ha lasciato il Catanzaro in una sorta di Purgatorio, con Paradiso (play off) e Inferno (play out) distanti allo stesso modo. Certo, un’altra giornata è volata via e resta il rammarico di non aver sfruttato in pieno l’ennesima occasione. Le cronache hanno esaltato, infatti, il secondo tempo dei giallorossi che avrebbero meritato la vittoria. Siamo alle solite: contro le grandi Moscelli e compagni disputano partite memorabili (soprattutto sotto l’aspetto del gioco), ma ottengono poco o nulla. La riprova arriva da una statistica impietosa: il Catanzaro non ha centrato neppure un successo con le attuali prime sei della classe. In dieci gare (la metà al Ceravolo) ha raccolto solo sei pareggi. Un quadro che da solo spiega la classifica grigia. Senza vittorie negli scontri diretti difficilmente si arriva ai play off. Certo, i famosi se e ma del travagliato campionato (il caso Ingenito, gli stipendi non pagati, lo stallo societario, i rinforzi mai arrivati…) hanno inciso nell’economia generale. Purtroppo queste giustificazioni non sono ricevibili dalla Lega. Forse sarebbe il caso di pensare che, nonostante il ritardo accumulato, si possa ancora centrare l’obiettivo.
A questo proposito la partita contro la vice capolista ha evidenziato altri fattori interessanti. Primo fa tutti la questione bomber. Comunque vada a finire questo torneo, la speranza è una sola: vedere la maglia giallorossa indossata da una punta degna di questo nome. E’ mai possibile che i vari Molino, Corona, Riganò, Prisciandaro, Torino (non quello attuale, oramai ex calciatore) siano sempre irraggiungibili solo per noi? E’ almeno un decennio che non abbiamo un centravanti vero (Di Corcia e Moscelli sono delle seconde punte, ma in questo ruolo il migliore in assoluto è stato Lugnan) e guarda caso la promozione non è mai arrivata. Il primo acquisto da fare nella prossima stagione (e non l’ultimo come accaduto di recente) è un cannoniere. Giglio? Non scherziamo, può tornare utile, ma partendo dalla panchina.
Altra considerazione post Brindisi: non capiamo perché il Catanzaro si ostini a indossare i panni di una “Penelope all’incontrario”. Ci spieghiamo meglio: spesso i giallorossi regalano il primo tempo all’avversario (disfacendo la tela) per eccessiva prudenza o un approccio sbagliato alla gara. Nella ripresa, invece, lasciati nello spogliatoio timori e zavorre (e uomini sbagliati), le aquile spiccano il volo (e la tela riprende forma). Ecco, noi gradiremmo che questa benedetta tela sia, per una volta, finita. Per ottenere il risultato, però, bisogna giocare dal primo minuto, magari osando di più. Non spetta a noi dare consigli a Dellisanti. Siamo sicuri che l’allenatore giallorosso affronterà la trasferta di Latina con un solo obiettivo in testa: vincere (un pari precluderebbe al 99% ogni possibilità di play off). La squalifica di Ferrigno apre la porta all’inserimento di Machado, mentre l’altro colored si sta oramai dimostrando uno dei migliori elementi della rosa. Al di là dell’undici iniziale, però, quello che più importa è l’atteggiamento della squadra. Tanto per intenderci non si può ripetere la sconcertante prova di Ragusa. Fin dal primo minuto il Catanzaro dovrà attaccare gli avversari cercando con insistenza il vantaggio. E se questo dovesse arrivare, difenderlo continuando a pressare nel tentativo di mettere al sicuro il risultato.
Certo, dalla tastiera di un computer tutto appare più facile, mentre sul campo le cose spesso non vanno per il verso giusto. C’è un però: il Catanzaro ha dimostrato di poter competere con squadre importanti come Brindisi, Nocerina e lo stesso Foggia. Per questa ragione violare il campo del Latina non è utopia, tanto più che la formazione laziale dovrà fare a meno di ben due difensori titolari (squalificati dal giudice sportivo). Senza contare il sicuro apporto degli ultrà giallorossi che giungeranno numerosi (trecento?) proprio per sospingere Ciardiello e compagni verso la vittoria.
Come tutti sappiamo mancano otto gare ed è inutile fare tabelle: la stagione della caccia (al quinto posto) chiude improrogabilmente a inizio maggio.

p. s. L’Us Catanzaro ha illustrato nella scorsa settimana delle linee guida per il rilancio della società giallorossa. Le idee messe in campo sono molto apprezzabili e vanno nella giusta direzione. Da quasi un anno UsCatanzaro.net tiene insieme i tifosi giallorossi sparsi per il mondo attraverso iniziative all’avanguardia (basti pensare alla radiocronaca su Internet, realizzata in collaborazione con Radio amica in blu). Il sito è divenuto, rapidamente, punto di riferimento (circa 700 mila pagine viste ogni mese) per chi ha contratto una malattia denominata “Catanzaro bacillus”.
Per tutte queste ragioni sottoporremo nei prossimi giorni all’Us Catanzaro una proposta d’accordo per quanto riguarda la gestione del merchandising e del sito ufficiale. Come ha ricordato il dottore Claudio Parente, lo scopo primario della nuova società è di riavvicinare i tifosi alla società. Ignorare in questa fase UsCatanzaro.net (che è una testata editoriale regolarmente registrata) sarebbe un controsenso, poiché questo sito è nato proprio per venire incontro alle esigenze primarie dei sostenitori giallorossi (soprattutto quelli fuori sede). Non è un caso se, di fatto, i veri protagonisti di UsCatanzaro.net sono proprio i tifosi (e non solo attraverso il forum). La nostra speranza, quindi, è che si possa presto siglare un accordo per dare maggiore forza (e in modo concreto) alla nuova filosofia aziendale enucleata dalla dirigenza.

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Redazione

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