La parlamentare del Pd, Maria Grazia Lagana’ Fortugno, e’ stata condannata a 2 anni di reclusione in esito al processo in primo grado che la vedeva imputata dinnanzi al Tribunale di Locri per truffa e falso ai danni dell’ex azienda sanitaria n.9 di Locri di cui la deputata era stata vicedirettore sanitario. Le accuse si riferiscono alla fornitura di materiale sanitario. Maria Grazia Lagana’ Fortuno e’ la vedova di Francesco Fortugno, il vicepresidente del consiglio regionale della Calabria ucciso a colpi di pistola Locri il 16 ottobre del 2005. Oltre alla Lagana’-Fortugno, il collegio presieduto da Alfredo Sicuro ha condannato a un anno e quattro mesi ciascuno, Maurizio Marchese, l’ex dirigente dell’Asl di Locri, e Pasquale Rappoccio, ex titolare della Medinex, la ditta fornitrice di materiale sanitario che avrebbe beneficiato degli appalti illeciti. Sono stati assolti, invece, cosi’ come richiesto dal pm Giuseppe Adornato, altri due ex dirigenti dell’Asl di Locri, Albina Micheletti (perche’ il fatto non costituisce reato) e Nunzio Papa (per non aver commesso il fatto). La pubblica accusa aveva chiesto nei confronti della Lagana’ Fortugno una condanna a 3 anni, mentre aveva chiesto la condanna a 2 anni per Marchese e Rappoccio. “Reputo doveroso autosospendermi da ogni incarico di partito, dal gruppo parlamentare e anche da iscritta del Partito democratico. Lo faccio per rispetto al Pd, lo faccio per evitare qualsiasi speculazione politica ulteriore e lo faccio per avere ampia possibilita’ di difendere la mia rettitudine e la mia trasparenza professionale ed umana ancor prima che politica”. Ad affermarlo e’ la deputata del Pd, Maria Grazia Lagana’ Fortugno, condannata oggi a due anni, pena sospesa, per una truffa contestata quando era dirigente dell’Asl di Locri, in provincia di Reggio Calabria. “Non pensavo di dover pagare anche questo tributo all’impegno per la legalita’ e la lotta a qualsiasi forma di criminalita’, a cominciare da quella mafiosa – ha concluso la deputata del Pd – impegno che io in prima persona, e prima di me mio marito, abbiamo sempre portato avanti senza defezioni e senza tentennamenti. Purtroppo e’ ancora lunga la strada che devo compiere e la battaglia che devo ingaggiare in difesa della verita’ ma non ho dubbi sul fatto che alla fine verita’ e giustizia riusciro’ ad ottenere”.
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