La Striscia

L’orgoglio dei Normanni: il Catanzaro batte il Perugia

Cozza indovina “la partita perfetta”, Masini stende gli umbri

L’avevamo definita “la Milan-Juve” di tutta la Lega Pro ed effettivamente è stata così. Ma procediamo con ordine. La giornata per tanti tifosi giallorossi è iniziata prestissimo; qualcuno stanotte ha dormito poco, gli ultras sin dalle prime ore della mattina erano in curva per preparare la coreografia. Lo abbiamo detto e scritto più volte durante la settimana: Catanzaro-Perugia, a prescindere dall’importanza per il torneo in corso rappresentava il crocevia per tutti quei tifosi che le vicende negative degli ultimi anni avevano allontanato dal Catanzaro. Oggi oltre ai tre punti il Catanzaro ha ritrovato il suo pubblico: ai tremila dello zoccolo duro se ne sono aggiunti altri quattromila che se ben coccolati e invogliati non rinunceranno più al loro amore.

Salendo su in città il clima è quello di una volta: via Mario Greco e la salita dei pompieri pullulano di persone con sciarpe e bandiere che si avviano verso il Ceravolo. Su Viale De Filippis auto con sciarpe fuori dai finestrini, e davanti allo stadio come una volta “pane e casa, supressata e bicchiere di vino”. Rientrano in gran massa i tifosi della provincia e questo è un dato da non sottovalutare, poi ci sono i nostri emigranti che non vogliono mancare all’evento. Ritornano per l’occasione nella propria città come fosse Pasqua (non l’arbitro) o Natale da ogni parte d’Italia, da Roma, Firenze, Torino e Bologna. Quando alle 13 vengono aperti i cancelli la gente entra nel tempio senza alcun problema. Lo stadio comincia a riempirsi e il primo a uscire per il riscaldamento è il portiere Mengoni. Su uscatanzaro.net altri 2.500 collegati si uniscono con il cuore ai 7.000 del “Ceravolo”. Escono i ragazzi di Battistini e i fischi si sentono sino a Catanzaro Marina. Quando dal tunnel appaiono i nostri è un boato,lo stadio è una bolgia. Qualcuno si chiede se i ragazzi reggeranno la pressione di un pubblico così trascinante. Tanti di loro palcoscenici del genere non li avevano mai visti.

Qua bisogna fermarsi un attimo e dare un grande merito a Cozza che non riguarda l’assetto tecnico-tattico di cui parleremo dopo, ma quello psicologico. Il mister da questo punto di vista è davvero il numero uno. E’ riuscito a caricare i suoi così bene da affrontare la partita con la giusta tranquillità come se fossero veterani abituati a certe partite. Il fatto che “Noi siamo il Catanzaro” Cozza l’ha sempre ricordato e dopo oggi tanti avranno capito il perché. Quando le squadre entrano in campo la “Capraro” regala l’ennesima stupenda coreografia rifacendosi a una frase della mitica “Aquile Aquile”: “L’orgoglio dei Normanni è qui vicino a voi”. Si alza alto il coro “Siamo la Massimo Capraro” e non è solo la curva a cantare, c’è anche la tribuna con molti curvaioli presenti a fare gli “Amendola” della situzione.

Ulloa al posto di Maisto e Bruzzese per Squillace, sono i cambi forzati che sceglie il mister. Inizia la partita e se dall’avvio il Catanzaro è in grande spolvero lo è perché il manico in panchina è decisivo. C’è il vento a nostro favore, c’è un pubblico di categoria superiore e Cozza ai suoi avrà detto: aggrediamoli dall’inizio sfruttando questi fattori. E così è stato. Il Catanzaro si riversa nella metà campo dei grifoni in maglia blu, pressando a tutto campo. Il Perugia è sorpreso e quando tenta di ripartire si trova un Ulloa nel mezzo che prende tutti i palloni che passano dalla sua parte. Giampà a destra fa capire a Margarita che deve ancora crescere per giocare in categorie superiori e l’esterno biancorosso sparisce subito dalla scena al punto che il tecnico Battistini nella ripresa lo cambia di fascia. Sirignano al centro della difesa è il nostro Chiellini e con lo statico ma potente Tozzi Borsoi il duello è tutto di forza. Papasidero non sembra un giocatore che fino all’anno scorso giocava nei campetti dove oggi gioca il Cosenza. Mariotti sta benissimo fisicamente, e Clemente (a fine partita deluso per aver perso) può solo farsi vedere con qualche calcio piazzato. E poi in avanti Masini e Carboni sono una spina nel fianco della difesa avversaria e ingaggiano duelli esaltanti con i due centrali umbri che, insieme a Benedetti (sostituito stranamente da Battistini nella ripresa), sono a nostro avviso i migliori del Perugia.

C’è anche Esposito che non è l’Esposito che conoscevamo. O meglio non è solo quello che si sacrifica per i compagni, oggi mette in campo tanta qualità e disputa sicuramente la migliore partita da quando è arrivato a Catanzaro. Bruzzese a sinistra non è Squillace ma la sua partita è esemplare per impegno e applicazione. E’ lui che dalla sinistra pennella l’angolo decisivo: l’incerto portiere ospite rinvia di pugno alzando un campanile che è una manna per un falco come Masini: il boato del Ceravolo è impressionante. Sul vantaggio acquisito il Catanzaro non arretra ma davanti c’è il Perugia e non l’ultima arrivata. Gli avversari cercano d’imbastire qualche azione e immediatamente trovano due calci piazzati dal limite: la prima volta respinge Mengoni il tiro di Clemente e la seconda volta è la barriera a ribattere. I 250 perugini dal loro settore (deludenti a dire il vero per incitamento) cercano d’incoraggiare i loro beniamini ma nessuno li sente perché sono sovrastati dai loro dirimpettai. Il Catanzaro continua a pressare e pur se non riesce a produrre il suo gioco per via del vento (e Quadri ne risente) è sempre nella metà campo avversaria e crea pericoli sia su calcio piazzati che con incursioni dalla sinistra. Termina il primo tempo e siamo meritatamente in vantaggio. Nella ripresa il Perugia vorrebbe fare il Catanzaro e cerca di riversarsi nella nostra area di rigore: non si passa. Quando Battistini cambia la sua squadra, inserendo l’attaccante Balistreri (chi l’ha visto?) e Zanchi, è bravo Cozza a ridisegnare la sua compagine inserendo Narducci per Bruzzese (che così aiuta Giampà sulla fascia) spostando Mariotti a presidiare la fascia sinistra dove nel frattempo Margarita annullato dall’ex del Modena cercava miglior fortuna. Il tempo passa inesorabile e il Perugia dopo la sfuriata dei primi dieci minuti non tira mai in porta e non crea pericoli. I nostri sono una roccia e quando ripartono sfiorano con Esposito (bellissima personale azione) il raddoppio, reclamano un calcio di rigore per 

atterramento in area di Carboni, vanno in rete (annullata per fallo dubbio sul difensore) con Masini e danno l’impressione di saper gestire la partita. E’ sempre e comunque il Catanzaro a fare la partita, denotando una splendida condizione fisica nonostante la partita di mercoledì a Chieti. E poi lasciatecelo dire, c’è il pubblico che canta senza fermarsi un minuto.

I tre minuti di recupero sono accompagnati dal “ti sosterremo sempre più, ti sosterremo sempre più”. Si arriva al triplice fischio finale. Possiamo dirlo, signori l’US Catanzaro è veramente tornato. I ragazzi, il presidente, sono sotto la curva a festeggiare. Ai perugini arrivati dall’Umbria non resta che raccogliere i loro striscioni e tornare a casa.

Usciamo dallo stadio e siamo stanchi come se questa partita l’avessimo giocata noi. Ci sono volti sorridenti e felici e c’è qualche tifoso che non vedevamo da tempo, anzi è uno di quelli che a me personalmente aveva detto “a mia a lu stadiu on mi vidi chiù”. Ha le lacrime agli occhi e non certo per la vittoria. Tiene il suo bimbo in mano con la bandiera delle aquile e singhiozzando mi dice di essere commosso ed emozionato e di sentirsi come se avesse ritrovato la sua creatura di sempre.

Mercoledì si rigioca e poi di nuovo in casa. “Entusiasmo giocano le Aquile”. Ora si che possiamo di nuovo scriverlo e gridarlo.

Forza Giallorossi

 SF


 

CATANZARO-PERUGIA 1-0

MARCATORI:  13’ pt Masini.

CATANZARO (3-4-3): Mengoni; Mariotti, Sirignano, Papasidero; Giampà, Quadri, Ulloa, Bruzzese (17’st Narducci); Esposito, Masini, Carboni. A disposizione: Scerbo, Accursi, Corso, D’Anna, Gigliotti, Bugatti. All. Cozza.

PERUGIA (3-5-2): Giordano; Borghetti (dal 10’ st Balistreri), Cacioli, Russo; Anania, Mocarelli (dal 1’ st Zanchi), Carloto, Benedetti (dal 34’ st Ferri Marini), Margarita; Clemente, Tozzi Borsoi. A disposizione: Braccalenti, Pupeschi, Moscati, Moneti. All. Battistini

ARBITRO: Pasqua di Tivoli

NOTE: pomeriggio primaverile, terreno in buone condizioni. Spettatori paganti 6704 spettatori, di cui 290 provenienti da Perugia. Ammoniti: Cacioli, Borghetti (Pg), Carboni (Cz). Recupero: 1’ pt, 3’st.

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Le interviste di:

Mister Cozza, Simone Masini, Salvatore Carboni, Giuseppe Cosentino

 

 


Autore

Salvatore Ferragina

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