Dalla Redazione

L’urlo di Giummo

La voce del Catanzaro ci regala l’ultima emozione del post Perugia

Mi ricordo di un rientro in treno da soli io e lui da Cava dei Tirreni (nell’anno di Morgia) dopo una mesta sconfitta per uno a zero contro una squadra allo sbando ed una tifoseria (quella cavese) in totale contestazione. Mi ricordo di quanto eravamo afflitti e di quel viaggio di ritorno che sembrava non finire mai.  Oggi sono contento per Vittorio che ha vissuto un momento così bello da radiocronista. Se lo merita perché è un ottimo professionista e, soprattutto, una brava persona. 

Gene, utente del Forum di Puntonet

 

C’è chi giura di aver  rischiato seriamente di finire fuori strada con la propria auto e chi racconta di un’emozione impensabile solo qualche settimana prima. La partita di Perugia – che nella testa dei giocatori deve essere ormai lontana mille miglia- regala a noi tifosi un ultimo sussulto e a chi scrive (e a tutti i redattori di puntonet) l’occasione buona per ringraziare una persona che stimiamo molto, da sempre.

Al Curi corre il 42esimo minuto del secondo tempo, siamo in parità e al Catanzaro viene fischiata una punizione nella metà campo avversaria per fallo di Zanchi. Conquistare un punto a Perugia sarebbe già un successo. Ce la siamo giocata a viso aperto certo, ma ogni  pensiero di vittoria rientra ancora nella categoria dei desideri impossibili. Squillace si avvicina alla palla, i tifosi del Grifo fischiano in preda all’ansia. Dal sinistro dell’esterno giallorosso, una delle cose migliori di questo inizio di stagione, parte un pallone lungo, lunghissimo. Un pallone capace di disegnare una traiettoria che  prima di ricadere in terra incontra la testa di Accursi. Il portiere umbro non può nulla, è battuto proprio sotto la curva dei suoi: il Catanzaro passa in vantaggio! Si sentono le urla di gioia dei catanzaresi presenti allo stadio, finalmente è gioia.

Il racconto in radio di Vittorio Giummo è al solito professionale ma sempre capace di offrire l’esatta percezione di quali vibrazioni ancora oggi viva un tifoso giallorosso, in certe giornate. Ancora oggi, nonostante tutto.

Eppure non coincide con il gol di Accursi il momento che più di tutti vale la pena di rivivere. Bisogna passare per un’altra grande parata di Mengoni sulla punizione di Clemente e per qualche altro minuto di autentica apnea. È l’esultanza al gol di Gigliotti che fa emozionare a tante ore di distanza, è quella parola, “rete”, urlata chiedendo alle corde vocali il massimo sforzo, è la confessione ebbra di gioia  “non capiamo più niente amici!“.

L’urlo di Giumch – così lo ha definito scherzosamente qualcuno in redazione – va probabilmente oltre la partita di Perugia. Ci fa immaginare che il ritorno all’esultanza fine a sé stessa forse sia ancora possibile. Possiamo festeggiare dopo un gol, per un gol. Senza pensare ad altro: a stipendi non corrisposti, a punti di penalizzazione in arrivo, a commistioni pericolose e mortifere, ai soliti problemi che hanno trasformato il calcio a Catanzaro in una tragicommedia nauseante.

C’è gente che sta pensando di cedere ancora una volta alla passione, in queste ore. C’è gente che sta passando anche sopra ai freni dell’intelletto per cedere, rischiando tutto quello che un amante può rischiare in una questione di cuore.

Vittorio Giummo ci racconta con professionalità e passione (una passione vera, sincera e non strumentale finalmente) qualcosa a cui in fondo, tutti noi siamo ancora irrimediabilmente legati.

Vorremmo che fosse lui, sempre, la voce del Catanzaro.

Fabrizio Scarfone

f.scarfone@uscatanzaro.net

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