Dalla Redazione

Messina-Catanzaro 1-1: le pagelle

Grandi il migliore in campo. Buone le prove di Squillace, Agnello e Olivera, autore del gol 
 
Grandi portiere del Catanzaro

1) GRANDI: Dopo neanche 80 secondi di gioco è pronto su un destro di Tavares indirizzato sotto la traversa. I veri miracoli li compie dal 41′ in poi salvando la porta sui colpi di testa di Scardina e Bacolo indirizzati a rete. Nella ripresa nulla può fare sul goal subito in netto fuorigioco, ma nelle uscite è sempre sicuro. VOTO 7,5

2) BERNARDI: Dalle sue parti agisce Gustavo che sembra in palla. Difficilmente riesce a spingere per appoggiare la manovra, però è attento nella fase difensiva. VOTO 6

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3) SQUILLACE: Meglio nella fase offensiva che in quella difensiva dove alcune volte si fa sorprendere da Giorgione. Quando entra Patti si sistema sulla linea dei centrocampisti ed è l’uomo più pungente dei calabresi, riuscendo spesso a saltare l’uomo e a offendere sulla corsia di sinistra. VOTO 7

4) OLIVERA: Il suo è un lavoro oscuro che forse pochi notano. Ha senso della posizione e sa stare in campo, coprendo con intelligenza tattica le avanzate di Squillace. Lo vorremmo vedere di più nel vivo del gioco perché i mezzi ci sono, come dimostra nel primo tempo quando fornisce un assist filtrante a Razzitti e in occasione del primo goal in maglia giallorossa di pregevole fattura. VOTO 6,5

5) RICCI: Deve dirigere la difesa e dare il là alle azioni da dietro e allo stesso tempo controllare gli avanti peloritani che hanno voglia di mettersi in mostra. Denota insieme al suo compagno di reparto alcuni errori di posizione quando la palla è scodellata nel cuore dell’area di rigore dove servirebbero più senso della posizione e più cattiveria. VOTO 5,5

6) ORCHI:  Valutazione simile a quella del suo compagno di reparto. Gli errori di piazzamento vanno necessariamente migliorati, altrimenti con attaccanti forti e scaltri saranno sempre problemi. VOTO 5,5

7) AGNELLO:  Solito motorino inesauribile che esce dal campo solo dopo aver gettato l’ultima goccia di sudore. Alcune imprecisioni nella trasmissione della palla sono dovute anche al gran correre e all’ardore che mette in ogni giocata. VOTO 6,5

8) MAITA: Se il Catanzaro della ripresa gioca meglio è perché l’ex reggino sale in cattedra amministrando e governando ogni pallone che passa dai suoi piedi. Quando decide di prendere per mano la squadra, trova sempre il modo di ricevere la sfera per smistarla con maestria. Peccato per alcuni errori d’imprecisione e per l’ammonizione subita. VOTO 6,5

9) RAZZITTI: Deve vedersela con Martinelli e nei duelli ha quasi sempre la peggio, anche perché i suoi compagni di reparto sono assai distanti. Nella ripresa migliora la sua prestazione e si rende autore di qualche azione pericolosa non prima di aver sciupato a due passi dalla rete un bell’assist di Mancuso che meritava miglior sorte. VOTO 5,5

10) MANCUSO: Prestazione senza luci e ombre per l’esterno ex Cittadella che si annulla a vicenda con il suo avversario diretto, De Vito. Bella la sua incursione da destra quando serve un assist al bacio a Razzitti che purtroppo non trova la conclusione. VOTO 5,5

11) FIRENZE:  Difficile valutare un attaccante che non tira in porta e non salta l’uomo. Prestazione quasi da “chi l’ha visto” se non fosse per il cross che porta al rimpallo favorevole a Olivera nell’azione del vantaggio catanzarese. VOTO 5,5

13) PATTI: Al rientro dopo lungo stop trova il tempo per farsi ammonire dopo sei minuti dal suo ingresso in campo. Per questro rush finale il suo è comunque un recupero importante. S.V

14) GARUFI: SV

15) CARUSO: SV

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MISTER ERRA: Com’è noto il mister deve fare i salti mortali per mandare in campo un undici accettabile. Oggi non era facile perché il Catanzaro non può mollare di un centimetro se vuole ottenere la salvezza senza passare dalla lotteria dei play out. Il 4-3-3- iniziale denota i soliti problemi, ovvero la difficoltà nel ripartire e nel costruire l’azione perché la squadra manca di profondità. A fine primo tempo negli spogliatoi avrà sicuramente alzato la voce per far sì che i giallorossi alzassero il baricentro riuscendoci pienamente, perché il Messina, dopo il gol del pari, non ha più impensierito la difesa. 

Con il rientro di Patti e lo spostamento di Squillace venti metri più vanti, costringe il Messina ad essere guardingo e allenta la manovra. I ragazzi di Erra sembrano averne di più nelle gambe ma la carenza di uomini che sappiano sfruttare gli spazi e attaccare la profondità è uno dei problemi di questo Catanzaro.

Oltre che un buon tecnico, Erra sta dimostrando di saper tenere la giusta tensione e concentrazione dei suoi ragazzi e questo fa ben sperare in vista delle ultime cinque e decisive sfide di campionato. VOTO 6

 Salvatore Ferragina

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Salvatore Ferragina

5 Commenti

  • Pagelle perfette. Non capisco ancora perchè Erra non sfrutta Squillace invece da laterale arretrato a laterale avanzato. E’ uno dei pochi che affonda e salta l’uomo, è l’unico che crossa discretamente, sui suoi cross infatti si sono realizzati la maggior parte dei gol di questo scarso campionato. Ora che c’è Patti si può avanzare Squillace e giocare con il 4-4-2.<br />

  • Stavo per scrivere la stessa cosa, bravissimo Corner , ogni tanto si trova chi fa’ le giuste osservazioni. Tra Firenze e Agodirin se li metti insieme non ne esce nemmeno mezzo giocatore, Mancuso passeggia in campo come se fosse a villa Trieste. Speriamo di vedere un po’ di calcio in futuro. Ieri ho visto Lecce-Matera e la grinta dei materani mi ha impressionato, forse mi sto convincendo che è già tanto quello che sta facendo mister Erra………….tranne 3 o 4 il resto è tristezza…..livello bassissimo. Cmq forza Catanzaro sempre

  • stavo per scrivere le cose che ha appena scritto mikenzo…giusta osservazione ed analisi la sua……tranne secondo me 4 o 5 giocatori il resto è da mandare a casa e con somma urgenza….per inserirli nella nuova squadra per il prossimo anno sperando di azzeccare gli acquisti…

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