Chi vuole più bene a
Catanzaro: chi vi risiede o chi la pensa da lontano? Una domanda retorica, come
quando si effettua la triste comparazione (sigh!) fra i cosiddetti ‘veri’
tifosi e gli altri che per fatale esclusione sarebbero…falsi. Affermazioni miserrime quanto provinciali.
Tuttavia è innegabile che star lontani dalla nostra terra ne accentua il
bisogno; star distanti dalla propria squadra di calcio, specie in quarta serie,
lacera il cuore di quanti nascono col sangue giallorosso.
Quando nove anni fa una
telefonata da Roma mi segnalava l’iniziativa nobilissima di ‘Sanguinis
effusione’ convinsi la direzione della
televisione da sempre più vicina al Catanzaro che fosse necessario seguirla.
Era l’epoca della contestazione ad Albano e si pensava che in C2 saremmo stati
qualche…mese. Essere stato li, nel cuore della Capitale, nel centro storico
dell’Urbe, è stato bellissimo. Quando poi comparve O’Rey ci sentimmo noi i veri padroni della città eterna, lui gran
castigatore delle formazioni locali..
Nel prestigioso Circolo
degli Artisti (al civico 37/A) di Roma il 19 marzo del ’94, quando ancora la piazza globale di internet era pura
utopia, nasceva un nucleo pulsante di
tifo, un gruppo di amici che rinnovava i fasti aggregativi di vent’anni prima,
quando però ritrovarsi nell’entusiasmo di affrontare gli squadroni era ben più
facile dal convocarsi durante un
qualsiasi squallido (pardon, ma la comparazione non mi suggerisce altro epiteto)Â torneo di quarta serie.
In questo piccolo contributo
rievocativo vorrei racchiudere l’auspicio personalissimo perché questi
concentramenti in giallorosso possano presto rinnovarsi nelle categorie
calcistiche più consone al blasone ed all’autorevolezza della tradizione
catanzarese.
A prescindere: Forza Magico !
Nico De Luca
