Opposizione al Comune: salvate il soldato Mungo

Salvate il soldato Mungo. A mettersi di traverso alla mission impossibile di dare una collocazione al già assessore e consigliere comunale, chiamato a rappresentare il Comune di Catanzaro nel Consiglio d’amministrazione del Centro  Tipologico Nazionale, ci pensa la spending review visto che è stato annullato l’accordo di programma sottoscritto il 15 luglio 2004 tra il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il Comune di Catanzaro, la Provincia di Catanzaro e la Regione Calabria avente ad oggetto il trasferimento del laboratorio tipologico nazionale nell’ambito del Centro per lo sviluppo del settore delle costruzioni di Catanzaro. Le risorse giacenti sul conto della Cassa depositi e prestiti che deriveranno dall’annullamento dell’accordo di programma e che ammontano a 5 milioni, saranno  versate all’entrata del bilancio dello Stato. E, quindi, la nomina di Giampaolo Mungo non ha più ragion d’essere dopo appena qualche giorno. Il sindaco Sergio Abramo si era prodigato ad esternare la propria soddisfazione per questa “nomina di garanzia”, visto che a rappresentare il Comune nella Società consortile che non ha scopo di lucro – ed a questo punto, aveva per oggetto il compito di approntare, organizzare e gestire con criteri di economicità gestionale l’attività del consorzio – sarebbe stato un ex amministratore da anni impegnato anche nelle organizzazioni sindacali, due volte consigliere comunale, ricoprendo anche l’incarico di assessore all’Ambiente. Peccato che Mungo, proprio per questa sua carriera amministrativa, nel centro tipologico che non c’è più, il Comune proprio non lo poteva rappresentare e la spending review ha potuto dove non è arrivato il rispetto delle leggi. In particolare del comma 21 dell’articolo 3-bis del decreto-legge n. 138 del 2011, come modificato dal decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 (in Supplemento ordinario n. 18/L alla Gazzetta Ufficiale – Serie generale – n. 19 del 24 gennaio 2012), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27 che prevede come: “non possono essere nominati amministratori di società partecipate da enti locali coloro che nei tre anni precedenti alla nomina hanno ricoperto la carica di amministratore, di cui all’articolo 77 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni, negli enti locali che detengono quote di partecipazione al capitale della stessa società”. Quale postazione sarà necessario rispolverare tra enti subordinati e affini per dare a Giampaolo Mungo il giusto riconoscimento per l’impegno profuso nella campagna elettorale del sindaco Abramo, del quale fu main sponsor a dimissioni di Traversa ancora calde? Spulciando tra gli incarichi pubblici, con i tempi di magra e i conti in rosso, non si trova nemmeno un’amministrazione di condominio.

 

 

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Redazione

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