Numeri Giallorossi

Paganese-Catanzaro da zero a dieci

Il Catanzaro da zero a dieci
Scritto da Matteo Pirritano

Le partite del Catanzaro da zero a dieci. Tutto d’un fiato e con l’aiuto dei numeri, le cose migliori e peggiori dei 90 minuti di gioco

0) Gol subiti per la prima volta e clean sheet centrato lontano da Ceravolo. Solo 3 i gol subiti in questo avvio di stagione che hanno pesato parecchio sulla classifica nonostante in casa la porta sia ancora inviolata. Né il Potenza né la Vibonese hanno trovato la rete. Tre partite senza subire gol su cinque disputate. Ermetici.

1) Prima vittoria in trasferta per i giallorossi in questo campionato. Dopo i due stop stagionali, Rende prima e Caserta dopo. Sconfitte arrivate al termine di prestazioni comunque positive macchiate però da troppi errori sotto porta. Cinismo e precisione ritrovati a Pagani. Contro un avversario inferiore e con tante assenze la vittoria era obbligatoria. Semaforo verde anche lontano da casa per la truppa di Auteri. Avanti tutta.

2) Le occasioni concesse ai padroni di casa. Una nel primo tempo sul punteggio di 1-0 quando le maglie difensive giallorosse si allargano, Figliomeni lascia lo spazio nel quale si inserisce Alberti servito da Sapone. Per fortuna il diagonale del 23 si spegne sul fondo da buona posizione. L’altra, molto più clamorosa, subito dopo il raddoppio di Riggio. La Paganese ha l’occasione per riaprire l’incontro ma Gaeta, servito in area piccola, manda il pallone clamorosamente alto sulla traversa. Olè.

3) I cambi di mister Auteri nell’undici titolare rispetto al match giocato a Caserta. Elezaj, dopo il match di Coppa Italia contro il Rende, viene confermato tra i pali al posto di Golubovic, facendo così il suo esordio in campionato. Figliomeni, dopo i 50’ giocati in Coppa, viene preferito a Signorini occupando il centro sinistra nella linea a tre con Riggio e Celiento. Mentre Ciccone ritrova una maglia dal primo minuto in attacco giocando a posto di Kanoute (entrato al 65′) con Giannone e Fischnaller ai suoi lati. Sia Signorini che Kanoute venivano da 120’ giocati martedì. Turn over scientifico.

4) Come il numero di capitan Maita. È cresciuto in questi anni sotto tutti i punti di vista. Ora è pronto al definitivo salto. La giusta guida in panchina, la fascia di capitano al braccio, il feeling ritrovato con i tifosi. Leader del gioco, ad un passo dalle cento presenze. Certezza.

5) 50 le panchine di Gaetano Auteri alla guida del Catanzaro. Un traguardo raggiunto sabato a Pagani. E festeggiato con un successo importante. Tre punti ma soprattutto la conferma per il mister che i giallorossi sono già Squadra e se la giocheranno fino alla fine. Un fuoriclasse per la categoria. Un maestro di calcio. Perfezionista dei dettagli. Dalla preparazione atletica alla tattica. È il secondo ciclo per Don Tano in giallorosso. Il tutto è iniziato nella stagione 2009/2010, conclusasi con la sconfitta in finale playoff contro la Cisco Roma. Tornare non è mai facile. Le aspettive sono altissime ma Auteri ha l’entusiasmo di chi vive tutto come se fosse la prima volta.
Chissà fra 50 panchine

6) 60 mesi esatti sono passati dall’ultimo 0-4 giallorosso: era il 13 ottobre del 2013 quando il Catanzaro guidato da mister Brevi si impose sul campo della Nocerina calando il poker (reti di Tortolano, due volte Fioretti e Uliano). Cinque anni più tardi, sempre in Campania, le Aquile vincono contro la Paganese rifilando quattro reti senza subirne alcuna. Coincidenze.

7) I giocatori andati a segno su otto gol realizzati. Il solo Ciccone ha fatto due reti (entrambe su calcio piazzato). Per il resto la banda Auteri ha sfruttato tutti i suoi interpreti d’attacco eccezion fatta per Kanoute, ancora fermo nella casella dei gol realizzati. Ma non solo le punte, anche difensori e centrocampisti. Da Fishnaller a Maita, poi Giannone, Riggio, De Risio e D’Ursi. Cooperativa del gol.

8) Le reti in campionato dopo cinque match disputati. Solo a Rende la squadra non ha segnato. Quattro sono arrivate nel primo tempo e altrettante nella ripresa. Una statistica che, in verità, si è riequilibrata grazie al secondo tempo di Pagani. Solo Ciccone aveva realizzato a tempo scaduto contro la Vibonese. Poi sono arrivati i gol di Riggio, De Risio e D’Ursi tutti insieme appassionatamente al “Torre”. Le altre quattro reti sono state realizzate tutte nei primi 30 minuti di gioco, segno che la squadra parte forte, prendendo il sopravvento sull’avversario con l’intento, una volta trovata la rete, di gestire a proprio piacimento il match. Ciccone al Potenza; Fischnaller alla Vibonese, Maita a Caserta e Giannone alla Paganese. Nel calcio però quando puoi “uccidere” l’avversario devi farlo altrimenti rischi di soffrire e rovinare tutto magari per un banale errore. Le gare vanno chiuse prima. Copione eseguito alla perfezione nell’ultimo match. Belli e cinici.

9) I punti in classifica dopo 5 partite giocate. Il Trapani vola con 16 punti in 6 gare, il Catania è partito forte, la Casertana è lì. Mente la Juve Stabia fin qui ne ha vinte 4 su 4. Ecco che dopo la doppia frenata in trasferta era necessario tornare a vincere ora uno scontro diretto in casa e poi una serie di partite da vincere contro regina monopoli e Bisceglie prima di andare a Catania.

10) Come il numero di maglia di Giannone. Il fantasista giallorosso ha trovato il primo gol in stagione dopo alcune partite in sordina. Le prestazioni sono nettamente migliorate, cosi come le giocate di qualità. Illuminante l’assist per Fischnaller in occasione del gol che ha sbloccato il derby contro la Vibonese. Giannone è un riferimento per questa squadra e le sue qualità tecniche sono indispensabili per centrare l’obiettivo. Auteri lo sa. Luca partita dopo partita lo sta capendo.

Autore

Matteo Pirritano

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