Dalla Curva

“Pensiamo positivo, quarto risultato utile di fila.”

Non è riuscita l’impresa di bissare il successo di domenica scorsa, ma comunque gli uomini di Domenicali, portano a casa un punto che consente di allungare la striscia positiva.
Prova non all’altezza delle ultime uscite, quella sciorinata contro il Cassino, da parte di un undici giallorosso sceso in campo troppo imballato, o forse troppo convinto di fare un sol boccone dei laziali, che di contro si sono presentati al Ceravolo, con la ferma intenzione di ripartire con un risultato positivo dopo la debacle della scorsa giornata di campionato.
Dopo aver letteralmente regalato il primo tempo agli avversari, l’ FC nella seconda frazione di gioco, grazie anche ad uno schema tattico più consono alle qualità della squadra, riesce a bilanciare il risultato, mettendo a segno con Bueno un sacrosanto rigore concesso dal sig. Morabito di Messina, apparso nel più delle circostanze estraneo al gioco ed assolutamente cervellotico nelle sue decisioni; insomma ben tornati anche a voi arbitri di C2.

Come di consueto per la nostra rubrica, abbiamo raccolto alla fine dell’incontro il commento di qualche spettatore presente sugli spalti del Ceravolo:

Danilo A.: Non ho visto in campo la stessa squadra di domenica scorsa, pochi spunti, molta approssimazione e soprattutto un centrocampo nettamente al di sotto delle precedenti uscite. Il loro goal ospite è frutto di una ingenuità difensiva spaventosa, una discesa sulla fascia, un cross ed un buco nel pieno centro dell’area di rigore, tre errori nella stessa azione fanno capire come forse i festeggiamenti per la vittoria sul Celano, abbiamo influito in maniera negativa sulla “cattiveria agonistica” dei nostri. Cosa aspettavano per fermare l’azione?
Qui è finita la partita dei nostri avversari che grazie alla complicità di un arbitraggio assolutamente modesto, hanno finito per arginare la non proprio brillante manovra giallorossa su una linea mediana che in alcune fasi di gioco sembrava sovraffollata come la strada della Roccelletta in periodo estivo. Nel secondo tempo qualcosa di diverso si è visto, una manovra più garbata e qualche spunto in più ci hanno avvicinato alla porta avversaria, ma è mancato l’ultimo passaggio per il nostro ariete. Forse c’è qualcosa da rivedere negli schemi, forse la vittoria di domenica ci ha esaltato un po’ troppo, fatto sta che per essere competitivi mancano ancora un paio di elementi di valore da aggiungere alla rosa, un catalizzatore di gioco ed un altro attaccante. Vedremo cosa succederà da qui a un altro mese, quando si potrà tracciare un primo bilancio della stagione.

Giuseppe D.M.:Pronti via, e si denota immediatamente una squadra un pò lenta che come risultato immediato subisce a freddo il gol degli ospiti, sulla prima (e forse unica) vera incursione nella nostra metà campo. A quel punto lì con il pasticcio combinato ed una formazione ben diversa, almeno nella mentalità, rispetto alle precedenti uscite, facciamo fatica a venir fuori ed imporre il nostro gioco, forse per colpa di uno schema tattico (quello ad una sola punta n.d.r.) che penalizza oltremodo il gioco del nostro unico attaccante privato di qualunque fonte di gioco. Veramente un gran peccato l’aver regalato un tempo al non-gioco degli avversari, fatto sta che pian piano nella ripresa veniamo fuori, ricominciamo a lottare e non solo contro gli 11 del Cassino ma anche con un arbitro che sembra impallato e che probabilmente aveva voglia più di una giornata in riva al mare che non di “arbitrare” un incontro di calcio.
Comunque sia a circa un quarto d’ora dalla fine raggiungiamo un pareggio tutto sommato giusto, su un calcio di rigore ineccepibile. Alla fine un punto che fa morale anche perchè non sempre è facile raddrizzare incontri del genere contro squadre catenaccio. Vediamo il lato positivo: è il quarto risultato utile di fila, adesso però ci toccherà vincere qualche partita in trasferta, altrimenti addio sogni di gloria.

Luciano F.
: Un’altra squadra pessima è venuta al Ceravolo e si è portata via un punto, questo è quanto. Quali sono gli obiettivi che possiamo raggiungere se continuiamo a perdere così le occasioni per accorciare la classifica? Purtroppo al momento non c’è niente da fare, con questa squadra la nostra massima aspirazione è quella di evitare i play-out. Giochiamo poco sulle fasce e la nostra manovra consiste il una serie interminabile di passaggini in orizzontale per poi creare lo spazio al malcapitato di turno che effettua il solito lancio di trenta metri in campo avversario, preda di nessuno.E questo è calcio? Mi rendo conto che siamo in C2, ma allora perché non giocare da C2, le squadre avversarie sono ostiche, scorbutiche, fallose e noi invece cerchiamo il bel gioco che poi si tramuta in un nulla di fatto, visto che in campo non abbiamo gli uomini in grado di produrlo.
Cuffa inguardabile, Coppola fuori forma, Wahab lezioso, Cunzi fuori posizione, Bueno ingiudicabile (non ha ricevuto un pallone, dicasi uno, giocabile), unica nota lieta un Ballanti in difesa vero mastino dell’area di rigore e quasi insuperabile. Per il resto dieci passi indietro rispetto alla scorsa partita, ed un evidente segnale: Mancano almeno altri tre elementi per rendere competitiva la rosa a disposizione e per poter soddisfare quindi le esigenze tecnico tattiche del modulo tanto caro a mister Domenicali. Altrimenti bisognerà fare di necessità virtù e qualcuno dovrà recedere dal proprio credo, ed attenersi ad un modulo più consono alle qualità dei singoli. In ognuno dei due casi occorre un segnale forte per invertire la tendenza di questo inizio campionato. Stiamo gettando letteralmente alle ortiche un’occasione per risalire immediatamente nella serie superiore, siamo in un girone ai limiti della sufficienza ed il Catanzaro è quint’ultimo, questo dato dovrebbe far riflettere. Tralascio volutamente il giudizio su un arbitraggio da oratorio, giustificherebbe una prestazione incolore di un Catanzaro che proprio per il nome che porta non avrà sconti ne tanto meno vantaggi. Nove punti in nove gare sono un magro bottino per chi è partito a suo tempo con proclami e paroloni, la voglia di riscossa e di riscatto si deve vedere in campo e non essere sbandierata e/o venduta in tv o in piazza.

Prossima gara in terra abruzzese, dovremo far visita al Val di Sangro, è obbligatorio continuare a ProvarC1 !
Massimo Saverino

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Massimo Saverino

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